Gianco

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Con l'entrata in vigore del testo unico 380/2001 il frazionamento di terreni con creazioni di lotti al di sotto di una data superficie era una lottizzazione abusiva.
non saprei cosa avveniva in precedenza nel 1990 ........
e comunque l'ipotesi di una lottizzazione abusiva potrebbe (dico potrebbe) essere il motivo della scomparsa (non accettazione) di quel frazionamento.
Una cosa è una lottizzazione abusiva altra cosa è fare un frazionamento di qualsiasi superficie, non necessariamente per lo stralcio di un lotto da edificare. Il frazionamento si può fare: - per una rettifica di confini anche con la formazione di particelle di piccola estensione; per cambio parziale di coltura ed infine per lo stralcio di un appezzamento che l'acquirente compra per investire con l'intenzione di inserirsi in una lottizzazione ed ottenere un lotto proporzionale. In alcuni centri turistici del circondario nei quali opero prevalentemente, per ogni deposito di frazionamento, richiedono tante dichiarazioni per rilasciare il visto di deposito. Io faccio la mia solita dichiarazione succinta e tutto va bene.
 

Gianco

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il certificato di destinazione urbanistica in questi contesti non centra nulla, era allora ed è anche oggi un documento obbligatoria da allegare nei trasferimenti di terreni, pena la nullità dell'atto di trasferimento
Mentre prima era sufficiente che il certificato riportasse il mappale originale adesso deve essere indicato quello che sarà indicato nell'atto.
 

Gianco

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Ma al di là del motivo per cui il frazionamento è scomparso, siccome c'è un atto di donazione perfettamente valido con tanto di documentazione allegata ecc. al catasto è possibile frazionare nuovamente per bene rettificando il tutto? Altrimenti come si fa a dividere catastalmente le proprietà di due soggetti diversi? La mia paura è che al catasto sia impossibile rettificare, anche se risulta improbabile.
Come ti ho scritto il tipo di frazionamento allegato non era approvabile e non essendo stato regolarizzato nei sei mesi canonici è stato annullato. Allora il motivo di sospensione principale era la discordanza con le misurate fra i punti fiduciali d'appoggio.
 

marcanto

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Una cosa è una lottizzazione abusiva altra cosa è fare un frazionamento di qualsiasi superficie, non necessariamente per lo stralcio di un lotto da edificare.
le due cose erano connesse, almeno sino a qualche anno fa, ora la situazione è diversa.
non a caso citavo il TUE 380/2001, il quale sino a pochi anni fa indicava come lottizzazione abusiva la creazione di lotti di superficie inferiore a 5000 mp (il numero non lo ricordo esattamente), nello stesso articolo vi era un comma in cui venivano indicati i casi previsti/autorizzati tra cui le divisioni ereditarie e donazioni tra parenti: tra genitori e figli.
attualmente quel articolo del TUE è stato completamente modificato e il richiamato comma è stato abrogato.
io mi sto riferendo alla norma nazionale, appunto, poi immagino che se le regioni abbiano deciso differntemente la situazione descritta potrebbe cambiare in base alla norma regionale.
 

marcanto

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Evidentemente il frazionamento ad approvazione rinviata è risultato inapprovabile.
potrebbe essere questo il caso .........
> (1) ma se il frazionamento diciamo non era ancora ufficializzato, per quali motivi il tecnico incaricato ha "portato" gli interessati dal notaio per la donazione .
Solitamente si aspetta la completa definizione e poi si procede.
E il notaio non avrebbe fatto i suoi accertamenti.

Ora devi ripetere il vecchio frazionamento facendo attenzione a controllare i PF che probabilmente il tecnico ha errato e che hanno provocato la bocciatura del frazionamento.
se supponiamo che il primo frazionamento del 1990 non è stato approvato, però i suoi estremi, credo della presentazione, risultano nell'atto della donazione.

Se si fraziona oggi, identicamente a a quello passato, si avrà comunque un frazionamento postumo (di oggi) che diciamo "dovrebbe convalidare" una donazione del 1990.
Ossia un frazionamento con data attuale relazionato ad un atto del 1990 .........in definitiva tempi differenti, con l'aggiunta che sulla donazione sono indicati (presumibilmente) gli estremi del primo frazionamento.
E fermo restando le considerazioni in (1)

Io comunque resto sempre dell'avviso che deve incaricare un tecnico per appurare questi fatti.
 
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Gianco

Membro Storico
Professionista
non a caso citavo il TUE 380/2001, il quale sino a pochi anni fa indicava come lottizzazione abusiva la creazione di lotti di superficie inferiore a 5000 mp (il numero non lo ricordo esattamente), nello stesso articolo vi era un comma in cui venivano indicati i casi previsti/autorizzati tra cui le divisioni ereditarie e donazioni tra parenti: tra genitori e figli.
attualmente quel articolo del TUE è stato completamente modificato e il richiamato comma è stato abrogato.
La lottizzazione abusiva sottintende la presenza di una serie di lotti con la predisposizione delle urbanizzazioni, strade ed impianto elettrico ed acquedotto, anche privato.
In alternativa è semplicemente un frazionamento di una particella che non può fare emergere una lottizzazione. Poi dipende anche dal giustiziere di turno.
 

Gianco

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> (1) ma se il frazionamento diciamo non era ancora ufficializzato, per quali motivi il tecnico incaricato ha "portato" gli interessati dal notaio per la donazione .
Solitamente si aspetta la completa definizione e poi si procede.
E il notaio non avrebbe fatto i suoi accertamenti.
In quel periodo, vista la lentezza degli uffici finanziari per l'approvazione dei tipi era consentito allegare gli elaborati ad approvazione rinviata. Il tecnico incaricato si è dimenticato di seguire l'iter fino all'approvazione. Questo ha comportato il rigetto del tipo di frazionamento che non ha portato alla variazione necessaria per la voltura.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se si fraziona oggi, identicamente a a quello passato, si avrà comunque un frazionamento postumo (di oggi) che diciamo "dovrebbe convalidare" una donazione del 1990.
Ossia un frazionamento con data attuale relazionato ad un atto del 1990 .........in definitiva tempi differenti, con l'aggiunta che sulla donazione sono indicati (presumibilmente) gli estremi del primo frazionamento.
E' un caso più unico che raro. Credo che sia necessario consultare sia il catasto che il o un notaio per trovare la soluzione. A naso, credo che sarebbe sufficiente ripresentare un frazionamento che riproponga la geometria del precedente frazionamento, rettificando l'errore e presentando la domanda di voltura dell'atto, utilizzando i dati desunti dal nuovo frazionamento.
 

marcanto

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E' un caso più unico che raro .......sono d'accordo. Da questa situazione sicuramente ne esce, ma non indenne dovrà investire temo e denaro
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Credo che non ci siano alternative. Potrebbero andare a tirare le orecchie al vecchio professionista, posto che sia ancora reperibile.
 

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