U

User_58349

Ospite
Nel primo post è specificato che l'inquilino sfrattato non è tenuto al pagamento della tassa rifiuti "dal momento in cui non risiede più nel locale".
E' ovvio che fino a quando lo occupa (ad esempio in attesa dell'esecuzione dello sfratto da parte dell'ufficiale giudiziario) la Tari è a suo carico.
Sono d'accordo.
Sono un ex inquilino sfrattato nel 2010 da un immobile a Firenze. Ora risiedo legalmente a Lucca da pochissimo, e il Comune di Firenze mi chiede la TARI 2015, quando io ho una dichiarazione di esecuzione di sfratto del 25.1.2010 !! E per dieci anni non potevo cambiare residenza perchè non possedevo altri immobili,nè a Firenze nè altrove ! Ho scritto al Comune di Firenze allegando copia dell'avvenuta esecuzione dello sfratto, credo e spero che la cosa finisca così, ma ho idea che non sarò cosi' affatto...tu che ne dici !
Riccardo
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
non potevo cambiare residenza
Quando hai rilasciato la casa di Firenze avresti dovuto cancellare la residenza all'anagrafe, e iscriverla nel luogo dove sei andato ad abitare. Eventualmente presso l'abitazione di chi ti ha ospitato, dato che pare tu non avessi immobili di tua proprietà o presi in locazione.

Non è chiaro dove sei andato ad abitare dopo l'esecuzione dello sfratto e perché hai mantenuto la residenza in un immobile che di fatto non hai mai più occupato.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
In ogni caso, se si è intestatari di un'utenza TARI, bisogna comunicare qualsiasi variazione all'ente impositore. Tutti i regolamenti lo prevedono.
 
U

User_58349

Ospite
Quando hai rilasciato la casa di Firenze avresti dovuto cancellare la residenza all'anagrafe, e iscriverla nel luogo dove sei andato ad abitare. Eventualmente presso l'abitazione di chi ti ha ospitato, dato che pare tu non avessi immobili di tua proprietà o presi in locazione.

Non è chiaro dove sei andato ad abitare dopo l'esecuzione dello sfratto e perché hai mantenuto la residenza in un immobile che di fatto non hai mai più occupato.
Perchè, non disponendo di altri immobili, ho fatto vita da strada. Sto parlando della Prima Crisi del 2008-2009, che mise sul lastrico centinaia di persone come me, ma nel silenzio generale dei media e della politica.
Ho trovato solo in seguito sistemazioni molto temporanee e nessuno degli ospitanti mi aveva permesso di prendere la residenza presso la loro abitazione. Quindi, cos'altro avrei potuto fare ? Praticamente ero un "senza fissa dimora", credo,e non mi trovavo in Toscana.

Mi sembra strano che il Comune di Firenze mi abbia sfrattato tramite Uff Giud Comunale e che lo stesso non abbia provveduto a darne comunicazione all'anagrafe dello stesso Comune per gli aggiornamenti del caso. Se fosse stato fatto, qualunque burosauro comunale si sarebbe -penso- risparmiato di scrivere per anni a un indirizzo "vuoto".

Questa situazione di "interregno" è durata per anni, fino a Dicembre 2020, quando finalmente ho iniziato una convivenza in un'altra città. Solo a questo punto ho potuto cambiare residenza (e tutti i documenti) poiché solo a quel momento (dic. 2020) disponevo di un permesso scritto dell'ospitante.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
cos'altro avrei potuto fare ?
Registrare la tua residenza anagrafica presso le persone che ti hanno ospitato (anche solo per brevi periodi) oppure far svolgere le pratiche da qualche Associazione, Onlus, ecc che aiuta chi come te purtroppo si è trovato in grande difficoltà.

Inoltre, come già detto anche nell'altra discussione, avresti dovuto comunicare la cessazione della TaRi all'Ufficio tributi del Comune di Firenze.
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Comunque non è chiaro quale sia stata la destinazione della casa di Firenze da cui sei stato sfrattato nel 2010.
Mi pare strano che per 10 anni nessun'altra persona (nuovo inquilino o acquirente se il tuo locatore l'ha poi venduta) vi abbia fissato la residenza.

Nei casi come il tuo (inquilino sfrattato per morosità, che sovente non cambia la residenza per non farsi trovare dai creditori che gli notificano i decreti ingiuntivi) provvedo io come proprietaria alla cancellazione in anagrafe.
Così l'ex inquilino diventa ufficialmente "irreperibile" e se vuole ottenere qualche documento (per il lavoro, sussidi, la scuola dei figli, la tessera elettorale, ecc) è obbligato a registrare la residenza nel luogo dove abita.
 
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