Emi Monza

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buongiorno, la questione che vi sottopongo è un po' complessa da spiegare ma cercherò di essere il più chiara possibile.
Sono proprietaria di un appartamento in un piccolo condominio di 6 unità abitative in zona montana costruito nel 1981.
Recentemente abbiamo dovuto provvedere al confinamento della proprietà che comprende una parte verde esterna nella quale insiste la rampa di accesso ai box. Dai rilievi prodotti dai geometri incaricati al riconfinamento (nostro e del vicino confinante) è emerso che :
1- per la realizzazione della strada che porta ai box è stata occupata una piccola striscia di terreno di circa 50 cm che risulta essere sulla proprietà del confinante e che se dovesse essere riconosciuta renderebbe di fatto impossibile a noi l'accesso ai box.

2- nell'area condominiale è stato in parte incorporato un tratto di un vecchio sentiero comunale che di fatto non esiste da decenni ma è ancora rappresentato in mappa catastale. A distanza di 40 anni il confinante può richiedere il ripristino del sentiero e utilizzarlo per il suo passaggio ?

Purtroppo ai tempi si andava a spanne e ora sorgono i problemi.
Come se ne esce?
Grazie
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
SE la strada che porta ai box la ha costruita il costruttore è una "servitù per destinazione del padre di famiglia" a favore di ttutti gli altri condomini.
se è una servitù di passaggio pedonale che non è più usata da più di 20 anni la servitù è estinta ma l'estinzione va richiesta ad un giudice da chi ne ha interesse. Pertanto il confinante può ripristinare il sentiero.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
1- per la realizzazione della strada che porta ai box è stata occupata una piccola striscia di terreno di circa 50 cm che risulta essere sulla proprietà del confinante e che se dovesse essere riconosciuta renderebbe di fatto impossibile a noi l'accesso ai box.

2- nell'area condominiale è stato in parte incorporato un tratto di un vecchio sentiero comunale che di fatto non esiste da decenni ma è ancora rappresentato in mappa catastale. A distanza di 40 anni il confinante può richiedere il ripristino del sentiero e utilizzarlo per il suo passaggio ?

Purtroppo ai tempi si andava a spanne e ora sorgono i problemi.
Come se ne esce?
- Una differenza di confine di 50 cm, basandosi solo sulla rappresentazione della mappa catastale è impossibile;
- se la strada, in quella posizione, esiste da più di un anno, l'onere della prova è a carico di chi rivendica e non è certamente facile, vista la citata dimensione;
- da dove risulta che una parte del sentiero comunale sia stato occupato? La strada comunale risulta indicata dalla mappa catastale o è una cessione volontaria? Esistono gli estremi per poterla ricostruire basandosi sul libretto delle misure di tipo di frazionamento eseguito con appoggio ai punti fiduciali? Dopo 40 anni il confinante può recriminare o il ripristino della strada comunale, che notoriamente non è usucapibile o la servitù di passaggio acquisita da un transito per vent'anni consecutivi senza interruzione superiore all'anno.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Purtroppo ai tempi si andava a spanne
Mica sempre: ho una situazione simile, che è stata gestita.
1) Sentiero comunale: un conto è un sentiero/strada comunale rappresentato in mappa, altro un sentiero di fatto.
Ma a rivendicarlo dovrebbe essere il Comune: oggi perchè non è più in uso? E' stato sostituito da una strada comunale? Se si direi che di fatto il sentiero è abbandonato. Il fatto che si sia incorporato il sentiero, avrebbe dovuto essere citato in atto: oppure verificate se potete sostituire il tratto con un percorso alternativo non invasivo.
2) Appropriazione di una porzione di terreno del vicino: tecnicamente direi che ormai è usucapita. Se volete mantenere buoni rapporti, trovate un compromesso con un indennizzo; a noi era capitata una cosa simile, il costruttore era lo stesso confinante che ci aveva venduto il terreno: a lavori effettuati ha evidenziato che la cima del corsello ai box aveva sconfinato sul suo terreno.... (non se ne è accorto mentre lo faceva?...); comunque la cosa è stata regolarizzata con un atto e con una compensazione.
 

Emi Monza

Membro Attivo
Proprietario Casa
- Una differenza di confine di 50 cm, basandosi solo sulla rappresentazione della mappa catastale è impossibile;
- se la strada, in quella posizione, esiste da più di un anno, l'onere della prova è a carico di chi rivendica e non è certamente facile, vista la citata dimensione;
- da dove risulta che una parte del sentiero comunale sia stato occupato? La strada comunale risulta indicata dalla mappa catastale o è una cessione volontaria? Esistono gli estremi per poterla ricostruire basandosi sul libretto delle misure di tipo di frazionamento eseguito con appoggio ai punti fiduciali? Dopo 40 anni il confinante può recriminare o il ripristino della strada comunale, che notoriamente non è usucapibile o la servitù di passaggio acquisita da un transito per vent'anni consecutivi senza interruzione superiore all'anno
 

Emi Monza

Membro Attivo
Proprietario Casa
Rispondo a Gianco e Basty : Il sentiero non esiste in realtà, nè è visibile non essendo praticato da decenni. Abbiamo scoperto della sua esistenza solo dalle mappe catastali. Non è stato sostituito da alcuna strada essendo ai tempi un sentiero pedonale che portava al bosco sul limitare del quale esiste la casa del confinante che vorrebbe (forse) renderla carrozzabile per raggiungere la sua casa che attualmente raggiunge attraverso i prati circostanti di sua proprietà con fuoristrada.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
essendo ai tempi un sentiero pedonale che portava al bosco sul limitare del quale esiste la casa del confinante che vorrebbe (forse) renderla carrozzabile per raggiungere la sua casa che attualmente raggiunge attraverso i prati circostanti di sua proprietà con fuoristrada.
Questo mi sembra un problema: mettiti nei panni del vicino,..... e vedrai che ragioni come lui.
Non so che rilevanza abbia un sentiero tracciato in mappa catastale: ma un conto è un sentiero (largo 50 cm?) un conto è la traccia di una strada campestre indicata in mappa ed andata in disuso: ma un viottolo campestre presumo abbia una larghezza per transitare con dei carri, ed il sedime dovrebbe essere ancora di proprietà comunale.

Credo sia bene informarsi presso il comune. E con un bravo geometra con esperienza di topografia catastale.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
@Emi Monza, è importante chiarire di cosa stiamo parlando:
- servitù di passaggio, non necessariamente rappresentato sulla mappa;
- normalmente un sentiero non viene rappresentato in mappa poiché il suo percorso è ondivago, mentre se fosse condizionato da un tracciato obbligato sarebbe indicato con due strisce tratteggiate parallele larghe circa un metro e una sola striscia se fosse addossata al confine catastale. In entrambi i casi sarebbero anonime;
- la strada interpoderale avrebbe una larghezza maggiore, carrabile, anonima;
- la strada vicinale + nome, di proprietà privata, ma di uso pubblico, è rappresentata con doppia linea continua, non necessariamente parallele, con la scritta: "strada vicinale (con il suo nome). La stessa potrebbe essere interna o marginale ad una proprietà;
- strada comunale, provinciale, statale + nome, rappresentata come sopra, ma generalmente più larga a causa del traffico maggiore rispetto a quella precedente.
 

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