Riprendo questo vecchio thread per segnalare un caso analogo a quello di cui parlava @gattaccia: declassamento da A/1 a A/2 di un immobile a Torino che
non ha più le caratteristiche di appartamento signorile.

I proprietari, il cui ricorso era stato bocciato e avevano perso in primo grado, hanno ottenuto ragione dalla Cgt di secondo grado.
Le motivazioni sono spiegate nell'articolo allegato.
(Fonte: IlSole24Ore NT del 01/12/2025)

Il declassamento rimane comunque un'impresa difficile.
 

Allegati

Vero:
ho una vecchia casa acquistata da mio bisnonno a fine ottocento, ci sono nato durante lo sfollamento: non ha subito interventi da almeno 100 anni; da 40 non ci ho più soggiornato. E' la casa dei "ricordi": tutto è rimasto immutato dal 1905. Parliamo di un paesino del Monferrato, che si stà possessivamente spopolando, un panorama bellissimo ma niente altro: niente servizi, non c'è più panettiere, macellaio, negozietto. Niente.
Non ha riscaldamento, e rete gas, teoricamente non avrebbe nemmeno un bagno, che venne realizzato più di 50 anni fa in un ex salottino senza fare variazione catastale.
I bisnonni vi avevano un ristorante: ci si fermò accidentalmente persino la regina Margherita ad inizio novecento. E tutto è rimasto immutato da allora, quando venne festeggiato il diploma concesso a mio bisnonno come "fornitore della real casa" nel 1905
Ha quindi dimensioni come le case padronali di una volta, ed alla istituzione del catasto degli anni '30 venne classata A2. (in paese oltre alle cascine dei contadini non c'erano case civili, salvo l'ex palazzo del conte)
Oggi qualcuno la potrebbe a ragione definire una catapecchia, ben lontana dagli standard abitativi moderni: provai con un geometra a chiedere una variazione di categoria tramite docfa.

La risposta fu negativa: la motivazione fu che non si prendevano in considerazione richieste conseguenti sia ad uno stato di degrado manutentivo e nè obsolescenza degli standard: potenzialmente il tutto poteva essere riallineato con un intervento di manutenzione straordinaria.

Con quelle motivazioni avrebbero potuto includere anche un rudere diroccato.......

E dovetti pure far rifare la planimetria: quella depositata, a forza di fotocopie prodotte con i vari passaggi da grafico, meccanografico, digitalizzato, la dichiaravano fuori scala: e la TARI la avevano inventata sulla base di quanto immaginavano dalla planimetria. In realtà non era nemmeno così fuori scala, ma prendevano per abitabile anche il piano cantina; ma una volta riprodotta la scala riuscii almeno a d avere un conteggio reale (meno 40%)
 

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