Gio48

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Proprietario Casa
In effetti di fronte alle mie rimostranze il geometra mi ha fatto una lettera specificando che si era sbagliato ma questo è un documento che non serve a nulla se il notaio che ha stilato l'atto non ammette il suo errore oppure decido di portare in tribunale il geometra il notaio perché avrei gli elementi. Il problema sono i costi e i tempi della Giustizia italiana e poi sono passati anni in cui ho deposto le armi.
In realtà noi al momento della stipula avremmo dovuto controllare il testo ma ci siamo fidati del notaio e il nostro notaio dice che lui se vuole può fare una rettifica senza grossi problemi.
Non siamo riusciti in nessun modo a convincere il proprietario che si è messo di traverso che stava facendo un danno a noi e non alla persona che si era accordata con noi per una soluzione e ha così generato una grande confusione, perché in una cantina che è di mia proprietà per due terzi e per un terzo di un'altra persona adesso altri 5 proprietari avrebbero l'utilizzo e l'accesso a questo locale che si trova in mezzo alla parte della casa che non li riguarda minimamente
 

Daniele 78

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Vedi @Gio48 tutti questi problemi che hai citato dalla pessima abitudine (un tempo era così) di fare cessioni tra condomini, nei vecchi stabili, senza uno straccio di compravendita e senza mai citare le consistenze di quello che si andava bene.
Il lavoro del tecnico è sempre stato considerato un costo inutile, però capisci bene che se nel 2018 o anche 10 anni fa (2008) andavi a metter mano su una situazione mai regolarizzata degli anni 70 o prima diventa veramente complicato provare che quella situazione che si è venuta crete è legittima ma proprio perché mancano gli atti (Catasti, permessi edilizi, successioni, volture ecc.) che affermano ciò e senza atti diventa tutto molto alleatorio.

Oggi da quando Fortunatamente sono entrate in vigore queste normative volte a rendere più trasparente e sicura la compravendita immobiliare sono venuti fuori tutti questi problemi ed era inevitabile che accadesse.

Per quanto riguarda quello che si può fare, letto così, non è diverso da ciò che ho scritto ad @Inglese ma proprio perché non ci sono tanti modi per risolvere la situazione !
 

Daniele 78

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In fase di compravendita si analizzano gli atti di provenienza se non erro fino a 10 anni prima dell’atto che si vuole stipulare.

Ma se anche nell’atto di provenienza non compaiono le suddette cessioni “perché si usava fare tutto sulla fiducia ai tempi dei nonni” diventa molto complicato a risalire come effettivamente stavano le cose.

È questo sempre per il principio che i tecnici (Periti, Geometri, Architetti, Ingengeri o Notai) non servivano altro , nella mente dei cittadini, solo ad ulteriori costi.

Poi a distanza di anni quando si deve risalire alle consistenze effettive delle proprietà immobiliari (vuoi per successione o compravrndira o donazione) viene fuori tutto.

L’importante è capire del perché ci sono questi problemi, e spero di averli chiarito ulteriormente!
 

Gianco

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Per questo la situazione è ormai così da più di 10 anni.
Se sono trascorsi 10 anni dalla trascrizione dell'atto, ho paura che non ci sia più niente da fare, perché i beneficiati ormai hanno usucapito.
questo è un documento che non serve a nulla se il notaio che ha stilato l'atto non ammette il suo errore
Il notaio è molto difficile che sbagli perché lui redige l'atto sulla base dei dati che gli vengono forniti dalle parti, e prima della sottoscrizione delle parti, il rogito viene letto e con la firma approvato. Il notaio deve garantire la forma dell'atto, l'identità delle persone che intervengono nella stipula: nessuna responsabilità ha se i dati indicati sono errati perché sono stati letti ed approvati dalle parti.
 

Daniele 78

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Se sono trascorsi 10 anni dalla trascrizione dell'atto, ho paura che non ci sia più niente da fare, perché i beneficiati ormai hanno usucapito.

Il notaio è molto difficile che sbagli perché lui redige l'atto sulla base dei dati che gli vengono forniti dalle parti, e prima della sottoscrizione delle parti, il rogito viene letto e con la firma approvato. Il notaio deve garantire la forma dell'atto, l'identità delle persone che intervengono nella stipula: nessuna responsabilità ha se i dati indicati sono errati perché sono stati letti ed approvati dalle parti.
Tutto giusto tranne questa cosa qua e ti dico anche il motivo, il notaio deve comunque informare l’aquirente in caso di mancanza di Agibilità o di cause ostative che possono inficiare sulla commerciabilità dell’immobile, e la Cassazione è stata molto precisa in ciò .
Quindi il notaio ha il dovere d’informazione tra le parti circa la commerciabilità dell’immobile. Le parti una volta informate possono comunque decidere di arrivare a rogito senza agibilità (ma devono comunque essere informate)!
:L’obbligazione professionale e la verifica dell’abitabilità dell’immobile
 

Gianco

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@Daniele 78, posso essere d'accordo con te ma la regolarità catastale e quella urbanistica la dichiara il proprietario ed eventualmente l'acquirente può confermare la rispondenza. Vedo difficile che il notaio, planimetria e ultimo progetto alla mano, vada a verificare la rispondenza, anche perché non essendo un tecnico qualche particolare potrebbe sfuggirgli.
 

Daniele 78

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@Daniele 78, posso essere d'accordo con te ma la regolarità catastale e quella urbanistica la dichiara il proprietario ed eventualmente l'acquirente può confermare la rispondenza. Vedo difficile che il notaio, planimetria e ultimo progetto alla mano, vada a verificare la rispondenza, anche perché non essendo un tecnico qualche particolare potrebbe sfuggirgli.
Il notaio si avvale sempre della consulenza del tecnico (di solito il Perito o il Geometra) che per conto della banca dell’acquirente fa la perizia negli interessi anche dello stesso.

Ecco perché alla fine comunque il notaio inserisce in atto che la verifica dei requisiti è stata effettuata con perizia dal tecnico .... il cui esito è positivo o negativo!
Quindi di conseguenza è in grado di affermare ciò che ho detto !
 

Daniele 78

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Professionista
Una cosa è essere responsabile direttamente, altra è avvalersi di un consulente: sarà lui il responsabile.
Certo, ma immagino che in caso di rivalsa del danneggiato si tiri in mezzo anche il notaio, che a sua volta si rivarrà sul tecnico per la consulenza errata, senza contare che una falsa perizia in atto pubblico è passibile di "falso in atto pubblico"
 

Gio48

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Proprietario Casa
Ciao Daniele 78. nel mio caso i documenti ci sono e sono i rogiti originari dell'edificio.
Il problema è che il notaio non li ha guardati, sennò si sarebbe accorto della difformità di quanto dichiarato dal geometra e di quello che risulta dal rogito! E il geometra che ha sbagliato! e di tanto, perché le due porzioni di casa che utilizzano il medesimo vano scale hanno un diverso numero civico!
 

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