MOLLO GIOVANNI

Membro Attivo
Proprietario Casa
mi riferisco al precedente annuncio relativo all'utilizzo temporaneo di un alloggio per uso ufficio.con il presente quesito vorrei porre una variante al tema. Un alloggio per uso abitazione - non necessariamente prima casa - che venga usata per il 45-50% come ufficio dall'inquilino deve essere riaccatastata? e con quali criteri:categorie e rendite diverse anche ai fini IMU? Gradirei riscontri urgenti dai Vs. ottimi esperti.
 

griz

Membro Storico
Professionista
non esiste la possibilità di accatsastare un appartamento con 2 destinazioni, è però possibile l'uso per ufficio di una parte dell'abitazione del professionista, è ininfluente quanta parte, il professionista può operare in casa senza problemi
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
Sentiamo anche i più esperti per il catasto. Una U.I. se destinata a ufficio o studio privato va accatastata in A10. Trattandosi del 50%, non so se ancora l'Agenzia delle Entrate e il Comune lo consentono, si può fare un frazionamento dell'U.I. creandone due, rispettando sempre le dotazioni minime necessarie. Ho frazionato un capannone in due U.I. con una servitù di passo su una U.I. per far sì che l'altra U.I. usufruisse dei servizi igienici comuni.
 

raffaelemaria

Membro Assiduo
Professionista
nel precedente messaggio ho dimenticato di puntualizzare, nel caso di "Mollo" , che così si creerebbero due U.I: (A1,A2,A3...) + A10
Quanto sostiene "griz" è valido solo se non accede pubblico (clienti).
 

griz

Membro Storico
Professionista
allora: il professionista tipico che opera a casa, ha la sede dello studio presso la propria abitazione, riceve il cliente a casa ma è una cosa che accade con bassa frequenza sicuramente non più di 2 volte al giorno, è un rapporto privato, non si può sicuramente interpretare come apertura al pubblico, se l'attività prevede un'apertura al pubblico è diverso ma a questo punto non si può chiamare ufficio
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Io nella mia abitazione ho due locali destinati all'attività professionale, studio tecnico con diversi colleghi collaboratori, oltre al servizio igienico comune. In catasto risulta abitazione, mentre al comune per la TARSU ho comunicato le due superfici sia dell'ufficio che dell'abitazione. Lo stesso faceva mio padre, anch'egli professionista. Tutto regolare.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Il caso credo rientri in un discorso molto simile da quello fatto da @raffaelemaria l'unica differenza è al posto del A/10 devi usare il C/1= negozi e botteghe, e categoria A... quella corrispondente all'effettivo uso e consistenza dell'abitazione.
 

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