Il promittente venditore garantisce inoltre che in relazione all’unità immobiliare promessa in
vendita sita nel condominio di ………………… via ………………… n. ………. Amministratore
……………..
con studio in ……………………. Tel. ……………………, non sussistono alla data del presente
atto debiti per le precedenti gestioni e i pagamenti per la gestione in corso sono regolari e si impegnano a produrre idonea dichiarazione liberatoria sottoscritta dall’amministratore del condominio contestualmente alla data della stipula del rogito, attestante che tutte le spese condominiali fino alla data di consegna sono già state pagate.
(da presentare all'atto del rogito).
"Vi è anche un foglio che attesta che queste spese verranno da lui pagate" scrivevi. questa sarà la chiave per farti ripagare. meglio di così cosa vuoi?
 
Ultima modifica:
anni fa acquistai un immobile e dal venditore mi feci rilasciare un dichiarazione, in sede di rogito, che tutti i debiti erano estinti verso l'amministrazione e che qualunque altra cosa rimasta non evasa sino alla data del rogito non sarebbe stata pretesa a me.
alcuni anni dopo un nuovo amministratore pretese dal sottoscritto la quota di spese legali per questioni risalenti al periodo precedente l'acquisto, ho consegnato la liberatoria e da allora non mi è stato più richiesto alcun pagamento.
questo per confermare quanto asserito da arciera.
 
Interessante. Questa dichiarazione lo avevi come un foglio allegato al rogito? cioè un documento a parte di cui si faceva menzione nel rogito?
 
Due rogiti in due anni ed ora il terzo (stiamo sistemando un pò di cose..) mi hanno detto che oramai è semplice routine dei notai a Roma inserirla come richiesta direttamente nel preliminare e quindi forzatamente presentato all'atto della vendita (rogito)
 
Riprendo questo vecchio thread sull’argomento. Secondo voi, basta l’attestazione dell’amministratore di regolarità dei pagamenti, assenza di debiti, e assenza di liti pendenti con il condominio… (la cosiddetta “liberatoria“, anche se credo che il termine sia improprio) o l’amministratore deve dichiarare qualcosa anche sulla assenza o previsione di delibere relative a lavori straordinari? Nel nostro caso non ci sono delibere definitive su lavori straordinari però si è stabilito che se ne tratterà nella prossima assemblea.
 
Nel nostro caso non ci sono delibere definitive su lavori straordinari però si è stabilito che se ne tratterà nella prossima assemblea.
Per la precisione, il verbale dell’ultima assemblea dice che nella prossima “si valuteranno offerte per il rifacimento delle facciate sfruttando il bonus del 60%”.
Domanda: Può già questa essere considerata deliberazione di lavori straordinari? O si considera “delibera“ solo quella in cui, valutate le offerte, si decide effettivamente di affidare i lavori all’impresa tale?
 
Per la precisione, il verbale dell’ultima assemblea dice che nella prossima “si valuteranno offerte per il rifacimento delle facciate sfruttando il bonus del 60%”.
Domanda: Può già questa essere considerata deliberazione di lavori straordinari? O si considera “delibera“ solo quella in cui, valutate le offerte, si decide effettivamente di affidare i lavori all’impresa tale?
La delibera avviene quando in assemblea si decide, a maggioranza, di far eseguire i lavori dal soggetto terzo individuato.
 

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