Dimaraz

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soluzione:acquisti la proprieta intera delle autorimessa,sistemi gli interventi come da verbale VV.FF e poi affitti i posti auto.sempre verificando i costi dell'intervento si sistemazione.per rilevare le proprieta' non dovrebbe costare molto visto il disinteresse degli altri condomini.

Possibile ...ma non è detto che:
1-tutti gli altri proprietari siano disponibili ad una "svendita"
2-abbia le possibilità economiche per l'acquisto totale
3-sia effettivamente possibile sanare le irregolarità che impediscono l'uso o che la spesa non sia "proibitiva".

Soluzioni alternative:
-vende
-cita in causa il Condominio per il mancato adempimento che gli impedisce il legittimo uso.

Il Giudice obbligherà l'intervento.
 

basty

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Proprietario Casa
Mai come in questa discussione ho letto consigli a dir poco avventati: qualcuno dovrebbe saldarsi la bocca prima di parlare a sproposito.

Non mi capita spesso di condividere al 100% modi e contenuti delle risposte di Dimaraz, ma questa volta non potrei fare altro che sottoscriverle.

L'amministratore è il primo responsabile delle cose comuni, e se il condominio dimostra superficialità e disinteresse, credo abbia fatto il suo dovere ad impedire ulteriori comportamenti illeciti protratti per troppi anni: probabilissimo abbia fatto dare un paio di punti saldatura, che all'occorrenza si fanno saltare con un colpo di martello, ma lasciano il segno dell'infrazione. Nel frattempo nessuno ha contestato la cosa formalmente: quindi appare come legittimato dalla maggioranza dei condomini.

Alla postante, prima di lamentare l'inerzia dei condomini, chieda all'amministratore le "carte" che attestano motivazioni e cause della inagibilità dichiarata. Probabile ci sia un non rispetto delle norme anti-incendio visto che si parla di VV.FF.

Ma non so se questi intervengano solo per sicurezza anti-incendio: quindi prima di proporre usi alternativi al parcheggio, sarebbe bene conoscere le documentate motivazioni che impediscono l'agibilità.
Poi si potranno valutare i costi, i tempi di ripristino o variazione della destinazione.
Se l'assemblea dei condomini è inerte, spetterà all'interessato esplorare i termini della questione.

Piuttosto trovo interessante l'ultimo aspetto sollevato da Dimaraz, che vorrei generalizzare:

a) Supponiamo che per ripristinare l'utilizzo del box occorra affrontare spese rilevanti, anche non direttamente sul box stesso: un esempio potrebbe essere ripristinare la strada di accesso , immaginiamo franata.
Può il singolo condomino "pretendere" (anche aprendo una causa) l'intervento del condominio, anche se la maggioranza non fosse disposta a spendere?

La domanda quindi si riassumerebbe in:
? Ha diritto la minoranza ad ottenere il ripristino delle possibilità di utilizzo di una parte comune, nonostante la opposizione/disinteresse della maggioranza?
 

uragano

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Professionista
Soluzioni alternative:
-vende
-cita in causa il Condominio per il mancato adempimento che gli impedisce il legittimo uso.

Il Giudice obbligherà l'intervento.

possibile:
non e' detto che voglia vendere, e che voglio aprire un contenzioso legale (visto i tempi della giustizia ).
 

luciano1949

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Mai come in questa discussione ho letto consigli a dir poco avventati: qualcuno dovrebbe saldarsi la bocca prima di parlare a sproposito.

Può essere.........

L'amministratore è il primo responsabile delle cose comuni, e se il condominio dimostra superficialità e disinteresse, credo abbia fatto il suo dovere ad impedire ulteriori comportamenti illeciti protratti per troppi anni:

L'amministratore gestisce un condominio, ma il responsabile è sempre l'assemblea condominiale che accetta o rifiuta le pratiche per la conduzione condominiale, se poi ci fossero irregolarità, l'amministratore può dimettersi e lasciare che il condominio si assuma integralmente la responsabilità

Alla postante, prima di lamentare l'inerzia dei condomini, chieda all'amministratore le "carte" che attestano motivazioni e cause della inagibilità dichiarata. Probabile ci sia un non rispetto delle norme anti-incendio visto che si parla di VV.FF.

E' la prima cosa da fare che ho suggerito, con quel documento avrà la motivazione del perchè c'è stato un divieto di utilizzo delle parti comuni, e come riattivarne l'uso.

La domanda quindi si riassumerebbe in:
? Ha diritto la minoranza ad ottenere il ripristino delle possibilità di utilizzo di una parte comune, nonostante la opposizione/disinteresse della maggioranza?

Facciamo un esempio, la scala per raggiungere l'ultimo piano viene dichiarata inagibile per un qualsisi motivo, l'il condomino dell'ultimo piano ha diritto di vivere nel suo appartamento? ovvio che sì, gli altri condomini se ne fregano? magari sì, la scala deve essere ripristinata.
@cavalletta80 ha un garage, è dichiarato inagibile, ha diritto a richiederne il ripristino, se si rivolgesse a un giudice la risposta sarebbe sì.
 

basty

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Proprietario Casa
Facciamo anche l'esempio che avevo posto: i condomini hanno come accesso carraio una strada che richiede una consistente manutenzione straordinaria, ed oggigiorno sarebbe molto stretta per le attuali automobili: anche qui la minoranza potrebbe imporre il ripristino?
In linea di principio pare anche a me: ma penso che l'iter sia piuttosto accidentato, con cause , mediazione, tribunale, ecc. poi occorre depositare gli anticipi spesa, e se i condomini non adempiono, altra causa...?

p.s.: ho cercato di non personalizzare le critiche; rimango dell'idea che il tema richiedesse meno assertività: prima si "sentenziare" sul caso particolare, occorrerebbe conoscere in dettaglio i fatti e ascoltare tutte le campane.
 
Ultima modifica:

luciano1949

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L’amministratore ha il potere di precludere l’accesso?
Cosa rischio secondo voi se forzo l’ingresso e utilizzo il mio posto auto?

La discussione si è evoluta con nuovi dati, ma quello mancante è il verbale, le due domande iniziali sono state scavalcate ma si possono estrapolare dalla discussione stessa le risposte, la prima è che l'amministratore non poteva chiudere a priori il posto auto condominiale senza che un'assemblea lo autorizzasse, la seconda è ovviamente che @cavalletta80 non può occupare lo spazio per un divieto ben preciso, la discussione poi ha dato anche altre risposte/suggerimenti, la più importante è se il condominio è obbligato a mettere in sicurezza una parte comune che ogni condomino deve poter utilizzare perchè è una sua proprietà, @cavalletta80 era a conoscenza dell'irregolarità? sì, ma avrà avuto un prezzo da pagare inferiore ma è un diritto che le irregolarità vadano sanate, a meno che ci siano problemi tali che sia impossibile utilizzare quella proprietà come box, ma non si può chiudere uno spazio comune che, a lungo andare, potrebbe essere causa di danni irreversibili al condominio stesso, come muffe e/o perdite da impianti idrici, erbacce che intaccano muri portanti o altre "pecche" di varia natura, quindi documenti alla mano, visura da parte di tecnici idonei e alla peggio conversione da box a cantine.... ovviamente questo è il mio modo di vedere il problema e potremmo essere tutti più preparati conoscendo il motivo del sequestro preventivo da parte dei vigili del fuoco, poi magari si scopre che servono solo dei finestri per far circolare l'aria e che mancano delle grate di scolo dell'acqua piovana, o altre piccole baggianate da poche centinaia di €,
Stimo sicuramente gli interventi di @Franci63 , @Luigi Criscuolo ,@Luigi Barbero , @Gianco , @griz , @Dimaraz , @basty e tutti quelli che stanno collaborando con il forum, ma, come è giusto, dovremmo valutare davanti a delle documentazioni che abbiano un riscontro effettivo, mentre ora siamo su "ognuno la vede a modo suo"
buon Week-end a tutti.
 

Gianco

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Professionista
...e ha fatto bene. Nessun "abuso" su parti private perché l'autorimessa è bene comune e l'amministratore ne è il primo responsabile. Quanto a citarlo "in causa"...significa perdere tempo e soldi perché nessun Giudice degno di tal carica gli darebbe torto.
Qualche anno fa ho acquistato un appartamento seconda casa In una località sciistica, appartamento compreso di posto auto coperto in autorimessa condominiale sotterranea dichiarata già inagibile nel 2000 (anno più anno meno)
Essendo una proprietà privata l'amministratore poteva solo intervenire sulle parti comuni senza limitare l'accesso, magari pedonale. Resta confermato il mio parere sul comportamento illegale dell'amministratore.
 

Antonio Abiuso

Membro Attivo
Proprietario Casa
Bisognerebbe sapere cos'è scritto nel verbale redatto dai VV.FF. ; se contenesse una
formale diffida di consentire ai casigliani e a terzi l'ingresso e la sosta a qualsiasi titolo
nel locale in questione fino a nuove disposizioni della P.A. credo che l'amministratore
avrebbe buoni motivi per dormire tra due guanciali.
 

Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
Rileggetevi l' O.P.
Qualche anno fa ho acquistato un appartamento seconda casa In una località sciistica, appartamento compreso di posto auto coperto in autorimessa condominiale sotterranea dichiarata già inagibile nel 2000 (anno più anno meno) ma utilizzata regolarmente senza alcun intervento, cosa di cui ero perfettamente a conoscenza e di cui ex proprietario e agenzia mi avevano informato.
Dopo circa 6 mesi dal mio acquisto a seguito di una presunta ispezione dei vigili del fuoco (l’amministratore ha saldato di sua iniziativa la porta dell’autorimessa impendendo l’accesso alle auto. Dopo
quasi 2 anni e un paio di assemblee senza nulla di fatto mi trovo ad avere un posto auto inutilizzabile ma soprattutto senza nessuna previsione di lavori, questo perché agli altri proprietari non interessa spendere soldi in quanto utilizzano raramente le loro proprietà.
Le mie domande sono:
L’amministratore ha il potere di precludere l’accesso?
Cosa rischio secondo voi se forzo l’ingresso e utilizzo il mio posto auto?
Sembra, da quello che è stato scritto, che l'autorimessa non aveva mai avuto la agibilità . Questo per i più disparati motivi: poteva essere stata fatta senza approvazione della variante in corso d'opera oppure perché non rispetta i requisiti volumetrici per avere l' agibilità-
Sta di fatto che i proprietari degli appartamenti che avevano il posto auto nella autorimessa condominiale parcheggiavano le loro automobili.
Il sopralluogo dei VV. F. ha appurato la presenza di auto (magari anche alimentate a GPL) nella autorimessa già inagibile. Probabilmente avranno fatto un verbale con il quale imponevano l'assoluto divieto di usare l'autorimessa, verbale che hanno consegnato all'amministratore in quanto responsabile del condominio.
L'amministratore, visto che probabilmente le comunicazioni scritte non avevano sortito l'esito prefissato, ha pensato di impedire l'uso non autorizzato della autorimessa che è condominiale e non privata: quindi ricade sotto la sua competenza.
Quindi alla prima domanda rispondo affermativamente.
Per quanto riguarda la seconda domanda la risposta è "occhio non vede cuore non duole" ma se l'occhio vede sono caxxi. Secondo me commetti diversi reati che appartengono al c.p.: non andrai in galera ma ti brucerai parte della sospensione condizionale della pena e spenderai un pò di soldi in avvocati e spese legali.
Purtroppo nei condomini costituiti prevalentemente da seconde case la manutenzione delle parti comuni è ridotta al minimo tecnico, puoi immaginarti l'approvazione di spese di manutenzione straordinaria.
 

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