baruana

Membro Ordinario
Nel disastro del Berlusconismo vi è spazio abbondante per la denigrazione della RAI.
Quando quel malfattore da imprenditore edile decise di entrare nel mondo mediatico televisivo impadronendosi delle onde spaziali con
l'indebito intervento di quell'altro mascalzone che come presidente del consiglio invece di difendere
un ente statale e la sua esclusività in materia di etere gli permise di impossersarsene nonostante una legge avversa che un giudice aveva cercato di far rispettare...per la mia beneamata mamma RAI cominciò un lentissimo declino...ancora in corso.
Tutto si diceva sulla RAI che era lottizzata dai tre
partiti maggiori...e tutti lo sapevano... Ma vi era nelle tre reti un comune denominatore di decenza al di sotto del quale non si scendeva e
cosa importante non aveva bisogno di rincorrere
l'indice di ascolto perchà la pubblicità era RIDOTTA AL MINIMO e non era preponderante
fino al punto da influenzare la programmazione
e la scelta tipologica e temporale dei palinsesti.
La prima cosa che fece il ganimede fu quella di copiare (all'epoca erano famosi i giapponesi...)
il meglio della RAI...: nella terza pagina dei giornali si parlò di "EFFETTO RAI"...iniziando col
prendersi il conduttore n.1 che era lo stesso emblema della stessa. Spero che qualche propista con la mia età potrà intervenire a sostegno o meno di quel che ho detto. Potrei scrivere ancora per molte pagine..e non va bene...Chiudo asserendo a viva voce che nonostante tutto io sarei disposto
a pagare un extra canone per ottenere anche una sola rete RAI senza pubblicità. La RAI resta comunque un enorme archivio storico e di conoscenze che non hanno eguali in Italia al quale fanno ricorso continuamente anche le reti
di quel fottutissimo eccellentissimo imbonitore, ganimede impenitente, ridefloratore
di giovani pulzelle, più o meno consenzienti, ben
remunerate con fiumi di denaro..prebende..
incarichi e poltrone eccelse....Allora: Viva la RAI??? No !!! Aiutiamola a ridefinirsi??? SI' !!!.
Prossimamente da Quiproquo...

Credo che se gli italiani prima di parlare e dire stupidaggini, su quanto sentito da terzi, si documentassero con dovizia di particolari; forse oggi non ci si troverebbe in questa situazione e di sicuro si starebbe meglio. Purtroppo l'ignoranza, a tutti i livelli, con presupposizione di sapienza, impera sovrana nel ns. paese e guardandosi intorno se ne vedono le conseguenze:
Auguri con consiglio di documentarsi e non farsi indottrinare come un beota.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Sig. Baruana quando non si è d'accordo su una tesi esposta, si ricorre ad una controtesi per dimostrare l'eventuale inconsistenza della prima argomentazione, evitando almeno in prima battuta la denigrazione aggettivante. Se io dovessi adottare il suo metodo, sarei costretto a rispondere aggettivo per aggettivo e potrei coprirla di MM...a (con due Emme) Ma non lo farò: se lei avesse il coraggio di illustrare con argomentazioni sostanziali il suo punto di vista, che è contrario al mio, allora si potrà parlare anche di libertà di parola dove, come disse un famoso filosofo: "non sono d'accordo con te, ma potrò dare la vita affinché tu possa esporre il tuo pensiero.." E potremmo in tal modo contribuire democraticamente e "CIVILMENTE" ad un maggiore approfondimento sul tema RAI e il suo canone. Prima di lei sono intervenuti altri propisti, anche in disaccordo con me....ma nessuno di essi si è permesso l'uso infamante da lei adottato...Spero e fido che non ci sia l'effetto imitativo...E che il suo metodo resti una isolata eccezione...Anzi...per come dialogano i propisti...ne sono sicuro. Liberamente da Quiproquo.
 
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jac0

Membro Senior
Proprietario Casa
Credo che se gli italiani prima di parlare e dire stupidaggini, su quanto sentito da terzi, si documentassero con dovizia di particolari; forse oggi non ci si troverebbe in questa situazione e di sicuro si starebbe meglio. Purtroppo l'ignoranza, a tutti i livelli, con presupposizione di sapienza, impera sovrana nel ns. paese e guardandosi intorno se ne vedono le conseguenze:
Auguri con consiglio di documentarsi e non farsi indottrinare come un beota.
Io mi sono documentato molto e mi risulta che nel periodo ipotetico tra la proposizione subordinata (detta 'protasi') e quella reggente (detta 'apodosi') va, al più, la virgola e non il punto e virgola.
Esempi: "Se continui me ne vado". "Me ne vado, se continui".
Per un punto Martin perse lo scoop.
 

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