Elisabetta48

Membro Senior
@Gianco, grazie delle informazioni. Certamente dovrò ricorrere a un tecnico anche perchè certe situazioni sono molto vecchie e mi pare che ci sia un groviglio di interessi e di vincoli reciproci che nemmeno sospettiamo. In realtà, per farla breve non ho raccontato tutto. Oltre al circolo, sul retro si affacciano altre due proprietà che insieme al circolo, nonostante ci siano alti muri di divisione e pertinenze aggiunte, figurano come particella unica e indivisa al catasto. Il nucleo originario delle tre proprietà era un tutt'uno: casa, stalle, fienile. Quindi si deve riuscire a risalire a cosa diavolo è successo di questa proprietà e quali servitù leghi le tre attuali coi proprietari della strada. Un bel macello
 
Ultima modifica:

Elisabetta48

Membro Senior
Un'eventuale sentenza giudiziale ha mero valore dichiarativo, e non costitutivo del diritto.
Scusa se ne approfitto per chiederti questo (sto veramente imparando...): ma cosa succede della proprietà della cosa, in questo caso della strada privata? Questa particella è ora suddivisa tra diversi proprietari secondo le frazioni loro attribuite. Se io mi rivolgo a un tribunale perchè la dichiari da me usucapita, i proprietari precedenti che fine fanno? E se anche il circolo vanta l'usucapione, di chi è alla fine? So che sono domande cretine per chi ne sa, ma io non so...Ho solo l'esperienza di una coppia che zitta zitta ha usucapito un terreno e lo ha contestualmente venduto. Comunque era un terreno dove il proprietario era assente da lunghissimo tempo, qui invece i proprietari ci sono e usano il bene.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'usucapione è un diritto che si acquisisce con il possesso del bene definito nella sua entità, continuo, ininterrotto, pubblico ed incontestato da oltre vent'anni. L'intervento del giudice serve solo per la continuità storica. L'immobile, sebbene intestato a terzi, potrà essere oggetto di atto pubblico.
 

Elisabetta48

Membro Senior
Credo di avere nel frattempo capito qualcosa in più: in questo caso si tratterebbe di usucapione della servitù di passaggio non di usucapione del bene. Quindi non c'entra niente il mio dubbio sulla titolarità del possesso. (Nella mia totale ignoranza conoscevo solo l'usucapione di qualcosa di materiale... Lo dicevo che erano domande cretine... Però sto studiando, migliorerò)
 

Jan80

Membro Attivo
Professionista
Il fatto è che state parlando di due usucapioni differenti. Di norma quando si parla di usucapione di sottointende quella di una proprietà: in questo caso serve il possesso del bene continuo e ininterrotto per vent'anni. Chiaramente essendo la via aperta nessuno di voi potrà mai vantarne una proprietà a meno che non la chiuda!
Si può anche usucapire una servitù, quindi un uso: nel tuo caso una servitù di passaggio, che è poi quella a cui faceva riferimento @Dimaraz quando ti spiegava che essendo il cancello del circolo preesistente al 1978, anche se non trovi scritta la servitù, questa si sarà istituita di fatto.

Ma questo cancello del circolo a che punto della via è? Sarebbe possibile porre un cancello subito oltre tale ingresso, tentando di arginare il disagio?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
essendo il cancello del circolo preesistente al 1978, anche se non trovi scritta la servitù, questa si sarà istituita di fatto.
L'usucapione non la stabilisce la presenza del cancello, ma l'uso della servitù. In definitiva, se il cancello è stato realizzato e dopo, per vent'anni consecutivi, nessuno lo ha attraversato, passando per quella servitù di passaggio, la servitù è persa.
 

Jan80

Membro Attivo
Professionista
Certo, però il cancello resta l'unica prova concreta sul posto. Chiaramente questo non basta, ma è un buon inizio!
 

Elisabetta48

Membro Senior
Il fatto è che state parlando di due usucapioni differenti.
Sì, grazie, alla fine ci sono arrivata a capirlo. @Gianco spesso suggerisce di rivolgersi a tecnici per queste materie e ha ragione, però se io non cerco prima di capire per conto mio, poi nemmeno capisco quello che un tecnico mi dice. Per questo mi è utile il forum: imparo termini e concetti fondamentali.
Tornando al caso: direi che finalmente ho capito che non ha senso porsi il problema del tipo di servitù del circolo - anche se in origine fosse stata solo pedonale, ora sicuramente per usucapione ce l'ha pure per le macchine.
Ma questo cancello del circolo a che punto della via è?
Proprio di fronte a casa mia, circa a metà dello slargo per le manovre. Potrebbe però essere un'idea: non un cancello perchè lì la strada è piuttosto larga, ma dei piletti con catena a individuare dei posti auto riservati a tutti noi. Potremmo farlo? Spazio per le manovre ne rimarrebbe, tanto lì è comunque sempre pieno di auto altrui. Ma cercando in Internet mi pare di aver capito che per mettere dei cartelli di sosta riservata serve comunque una autorizzazione comunale pur se l'area è privata. Ho capito giusto?
E solo questi può imporre limitazione (ai gestori del circolo) ad un uso solo per mezzi di servizio (pulizie-fornitori).
Qui viene il difficile: non sappiamo chi ha concesso la servitù al circolo. Quando il costruttore ha acquistato il terreno che ha poi lottizzato deve avere scritto sul contratto che si impegnava a fare la strada sulla quale il circolo e gli altri già presenti avrebbero avuto diritto di passo. Ma poi sui contratti di acquisto dei proprietari della strada non c'è scritto che loro devono concedere questa servitù (nemmeno la nostra è citata). Allora, questi proprietari hanno diritto di imporre ora limitazioni? Magari... Sarebbe la soluzione.
Tra parentesi, anche se non c'entra nulla: al Catasto terreni la particella su cui sta la strada è classificata di tipo "seminativo"
 

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