Croco90

Nuovo Iscritto
Conduttore
Ciao a tutti, vorrei porvi una questione riguardante la cessione di proprietà da parte della mamma della mia ragazza. Io e la mia ragazza siamo conviventi e non abbiamo alcuna proprietà. La mamma, oltre la casa in cui vive insieme a suo marito, sua mamma e suo figlio, ha la proprietà della casa che era della nonna (attualmente disabitata). La mamma della mia ragazza avrebbe il desiderio di lasciarci quella casa, quindi abbiamo concordato verbalmente che io mi occuperò dei costi di ristrutturazione e lei ci lascerà a noi la casa che quindi sarà per metà mia e per metà di sua figlia (ovvero la mia ragazza). Andando dal notaio siamo arrivati alla conclusione che è possibile fare un atto di proprietà che renderà proprietari per metà me e la mia ragazza e che utilizzando i miei soldi per la ristrutturazione non potrò ovviamente (anche perché non mi conviene) utilizzare i soldi per acquistare la casa m. Questo per il notaio non è un problema perché è possibile che io faccia una promessa di pagamento che poi non viene estinta perché la mamma della mia ragazza farà una rinuncia dell’incasso. Il problema sorgerà in un futuro quando , ipoteticamente, il fratello della mia ragazza riscatterà la sua parte non avendo io estinto il pagamento. Praticamente rinunciando al pagamento È come se la parte che io ho finto di comprare rimanga di proprietà del fratello (che ovviamente è un erede diretto), e in questo caso io andrei a fare una ristrutturazione importante (100.000 €) per una casa che non è mia. Il problema è : come puó il fratello ricevere la sua parte in modo che non possa riscattare in futuro la parte che ho finto di comprare dalla madre? Si puo concordare che riceverà in futuro una parte in più dell’eredità senza che fino a quel giorno (e anche dopo) possa riscattare la parte di casa mai comprata effettivamente?

Ps la donazione non è possibile perchè io per ristrutturare quella casa dovró fare un mutuo e la banca non mi da i soldi se c’e una donazione di mezzo

Ps la casa ha un valore commerciale di 200.000
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
procediamo con ordine:
La mamma, oltre la casa in cui vive insieme a suo marito, sua mamma e suo figlio, ha la proprietà della casa che era della nonna (attualmente disabitata).
O la casa è proprietà della mamma o è proprietà della nonna ancora vivente anche se disabilitata. Nel secondo caso chi è l'amministratore di sostegno della disabilitata? Solo lui può amministrare e disporre della proprietà del disabile. Per cedere la proprietà bisogna essere proprietari non famigliari del proprietario.
Il problema è : come puó il fratello ricevere la sua parte in modo che non possa riscattare in futuro la parte che ho finto di comprare dalla madre?
è una palese finta compravendita che non può che generare problemi al momento della divisione dell'eredità: il fratello, quando morirà la mamma, potrà chiedere la riduzione di quella che, nei fatti, è una donazione, se gli è stata lesa la sua quota legittima.
Non capisco il motivo per cui la tua futura suocera cede fittiziamente il 50% della proprietà dell'immobile a te e l'altro 50% a sua figlia: forse per cercare un escamotage per ridurre l'azione di riduzione e collazione della donazione. Tuttavia se venisse appurato che anche il restante 50% di alienazione della proprietà è frutto di una finta compravendita, alla fine tutto l'intero immobile rientrerebbe nell'asse ereditario.
 

Croco90

Nuovo Iscritto
Conduttore
La casa è di proprietà della mamma e la nonna ha l’usufrutto ( ma la nonna non è disabilitata ed è lei che vuole lasciarci la casa cedendo l’usufrutto).

E se la madre lasciasse la casa alla mia ragazza (che poi la dividerà con me) e prometterà di compensare in futuro la parte del fratello?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Non dimentichiamo che tua suocera ha un marito che avrebbe diritto alla sua quota da vedovo e tua moglie rientrerebbe sul patrimonio relitto da tua suocera. Ovviamente il panorama potrebbe cambiare sensibilmente.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
scusa ma nella lettura veloce avevo letto disabilitata anziché disabitata.
Comunque la situazione è nonna usufruttuaria e lei può solamente cedere l'usufrutto, questo però dura fin quando lei sarà in vita. Poi l'usufrutto sulla casa, con la morte della nonna, si ricongiungerà al nudo proprietario che è la mamma che diventerà pieno proprietario.
Attualmente la mamma può solo vendere, realmente, o donare la nuda proprietà. La nonna che è usufruttuaria potrebbe cedere in comodato d'uso gratuito l'appartamento perché a lei spetta il diritto di godere e quindi disporre dei frutti generati dal bene su cui ha l'usufrutto. Ma anche il comodato d'uso durerà fino a quando la nonna sarà in vita poi passerà tutta la proprietà alla madre (ammesso che questa, poi, sia figlia unica o che la nonna non rediga un testamento lasciando disposizioni differenti da quelle della successione legittima).
 

colpam

Membro Attivo
Sinceramente, io fossi in te @Croco90 mi farei fare dalla nonna il comodato d'uso gratuito, e un atto di VERA compravendita, con un prezzo ribassato ma non stracciato, con pagamento in là nel tempo, che onorerei: in tal modo non avresti alcun problema con possibili eredi, fratelli, sorelle, zii e cugini...

Quella della rinuncia all'incasso non mi convince tanto, ma se te l'ha consigliata il notaio...
 

Croco90

Nuovo Iscritto
Conduttore
La mamma della mia ragazza è figlia unica.
E io non posso pagare realmente la casa perchè faccio già un mutuo per la ristrutturazione. Se dovessi anche pagare la metà del valore della casa non mi converrebbe ristrutturarla ma piuttosto comprare un appartamento nuovo.. in effetti originariamente era la mia intenzione. Poi per “sfruttare” questa casa disabitata mi hanno proposto di ristrutturarla e abbandonare l’idea di comprare un altra casa.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La mamma della mia ragazza avrebbe il desiderio di lasciarci quella casa, quindi abbiamo concordato verbalmente che io mi occuperò dei costi di ristrutturazione e lei ci lascerà a noi la casa che quindi sarà per metà mia e per metà di sua figlia (ovvero la mia ragazza).
Rileggendo tutta la storia ed essendo convinto che l'amore supera ogni ostacolo, fino a quando non si è obbligati a fare i conti con le ristrettezze economiche, superati i momenti dell'ardore, consiglierei di vedere il problema dall'esterno. Dunque tu e la tua compagna, non moglie, "acquistereste" la casa e tu ti accolleresti il mutuo per riattarla. Ovviamente la casa, terminati i lavori avrà preso un discreto valore e sarete comproprietari. E qui mi fermo, perché il ragionamento successivo è lapalissiano.
 

Croco90

Nuovo Iscritto
Conduttore
E se la mamma della mia ragazza avesse un’altro bene da dare al figlio? Potrebbe lei spartire i suoi beni ed io fare un atto di proprietà nei confronti della mia ragazza?
 

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