pupido

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Inoltre, il notaio ha fatto mettere nel preliminare questa clausola: "La parte acquirente esonera il notaio presso il quale il presente compromesso sarà depositato dall'effettuare i controlli ipo-catastali che saranno effettuati prima della stipula del contratto definitivo".
Pertanto, leggendo il contenuto del preliminare mi sono accorto che il notaio si è fatto esonerare da tutti i controlli ipo-catastali che la legge prevede a suo carico con la classica clausola di stile senza motivare in alcun modo tale esonero. Infatti, la giurisprudenza sostiene che tale esonero è lecito ma alle condizioni suddette.
In questo caso, il mio amico può fare qualcosa contro il notaio?
 

Franci63

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No, i controlli sono obbligati per il rogito, o se il preliminare è fatto come atto pubblico, cosa che immagino non sia accaduta.
 

pupido

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No, i controlli sono obbligati per il rogito, o se il preliminare è fatto come atto pubblico, cosa che immagino non sia accaduta.

Quindi, mi stai confermando che quella clausola è illecita?
Oppure che il notaio è obbligato ai controlli solo dopo il rogito?
Si, il preliminare, anche se lo ha redatto il notaio, è una scrittura privata autenticata.
 

Dimaraz

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però il notaio non può aprofittare dell'ignoranza della gente!

Premesso che per la Legge l'ignoranza non è ammessa (altrimenti un omicida od un ladro potrebbero giustificarsi affermando che non conoscevano che fosse reato)...il tuo amico non può invocare l'ignoranza perché se non sa leggere meglio si faccia assistere.

Casomai il Notaio avrebbe profittato della "fiducia" ...ma anche qui non do per scontato la cosa.
Certi controlli si fanno prima del Rogito e non prima del Preliminare
 

pupido

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Vi aggiorno sulla situazione del mio amico visto che, questa sera, ho partecipato alla seduta davanti al notaio.
Ebbene, il notaio ha esordito dicendo che senza l'accordo tra le parti per la proroga del preliminare, per lui tale contratto era da considerarsi risolto in virtù della clausola risolutiva.
L'avvocato della controparte, alle parole del notaio, ha reagito molto male minacciando subito di far partire una diffida ad adempiere al rogito perché secondo lui il termine di scadenza della condizione risolutiva non è essenziale e, quindi, la condizione non si è ancora avverata.
Alla fine, con grande fatica, si è raggiunto un accordo tra le parti. La parte venditrice ha deciso di accollarsi una cifra a forfait che vada a compensare l'esborso del mio amico per le spese straordinarie non ancora deliberate e quindi non ancora quantificabili.
Tale cifra verrà bonificata all'amministratore del condominio e versata nel conto condominiale come acconto della quota del mio amico.
Credo che alla fine sia prevalso il buon senso da ambo le parti perché iniziare una controversia civile avrebbe significato percorrere per esse un terreno minato...
 

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