tovrm

Membro Senior
Proprietario Casa
Qui ribadisco che il "piantumatore" può lecitamente piantare tutte le piante che vuole purchè siano mantenute basse a mo' di siepe.

A me sembra che il regolamento di condominio dica una cosa molto precisa quando indica COSA si possa piantare. Logica vuole che se pianti qualcosa di diverso, anche se opportunamente potato, stai violando quanto previsto dal regolamento, con il quale si ha facoltà di restringere quanto permesso dalla legge.

Come dice @moralista , prevenire è meglio che curare, anche perché il giorno che il piantumatore abusivo non avrà più voglia/tempo/denaro di/per potare certe piante, queste in breve assumeranno la loro forma e dimensione naturale, con tutte le conseguenze del caso.

Inoltre, poiché per certi tipi di piante sono previste specifiche distanze minime, è opportuno che le stesse siano rispettate. In sostanza, non si può fare come pare e piace e piantare quel che si vuole dove si vuole a meno di non vivere da soli in un posto isolato.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Sempre meglio la Bastyte che la Dimaraz_malaeducazione....

Tu stai male...hai bisogno di una visita...fatti curare.
Stai forse ripetendo ciò che poco fa ti ha ripetuto il tuo psichiatra?

"becero petulante"...ed io non sopporto chi mi attribuisce parole diverse da quelle che ho scritto.
... figurati che molti qui devono sopportare un becero ... luguleio azzeccagarbugli che non sa che aggrapparsi a qualche sentenza della suprema corte...

Qui ribadisco che il "piantumatore" può lecitamente piantare tutte le piante che vuole purchè siano mantenute basse a mo' di siepe.
Tu puoi ribadire la tua opinione, che letti i precedenti, lasciano il tempo che trovano.

Quanto alla conclusione da te data riguardo al parcheggiatore è stata piuttosto netta, mi pare. Questo lo hai scritto tu:
Inutile cercare giustificazioni sull'area di manovra non si parcheggia.
Se gli altri talvolta tollerano non significa poter profittare o detenere un diritto

Un Regolamento di Condominio è fatto per essere letto ed osservato da comuni cittadini, con una istruzione media e non necessariamente specializzata nel diritto.
Il senso di quel regolamento è chiaro ai più: ogni ulteriore estrapolazione ed interpretazione è propria di chi si aggrappa ai cavilli per pretendere di imporre la propria lettura e giustificare il proprio comportamento.
Il vicino arrogandosi il diritto di piantare quel che vuole , è della stessa pasta tua.

p.s.: forse l'altezza tra piano terra e soglia del balcone del primo piano, dotato di ringhiera (dove è scritto che c'è parapetto?)... è di 3 m : ed il diritto di veduta, non essendo limitato, è di inspicere e perspicere comodamente; anche qui la legge non dà misure ma criteri.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Por favor...non prendermi la "bastyte" acuta..
Credo di essere in grado di cavarmela da sola...;)
Soprattutto quando sbaglio è sicuramente tutta farina del mio sacco: anche se , onestamente , in questo caso non mi pare di aver sbagliato troppo.
Capita di avere punti di vista o sensibilità diverse, sopratutto quando facciamo la punta agli spilli...;)
 

Lucio Melchior

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Per me è chiaro che non si possono piantare essenze ad alto fusto ( un qualsiasi contadino conosce le essenze ad alto fusto) ma solo essenze arbore a basso fusto. In ogni caso, se per negligenza o per altri reconditi motivi, le piante sono lasciate crescere troppo e, in futuro, costituiranno impedimento alla visuale di qualcuno, dovranno essere rimosse. Male ha fatto l'amministratore a non far rispettare il regolamento condominiale creando un precedente; poteva almeno inviare una raccomandata al "piantumatore" invitandolo ad attenersi al regolamento. Comunque un qualsiasi condomino può inviare tale raccomandata conservando la copia, la ricevuta e la cartolina di ritorno: in futuro può servire.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
p.s.: forse l'altezza tra piano terra e soglia del balcone del primo piano, dotato di ringhiera (dove è scritto che c'è parapetto?)... è di 3 m : ed il diritto di veduta, non essendo limitato, è di inspicere e perspicere comodamente; anche qui la legge non dà misure ma criteri.
Premesso che non voglio interrompere il vostro "pacato scambio di vedute", voglio solo evidenziare che la quota di veduta non altera se c'è un parapetto in muratura, una ringhiera metallica o una barriera in cespugli ornamentali: i classici 4 m restano invariatamente liberi.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Premesso che non voglio interrompere il vostro "pacato scambio di vedute", voglio solo evidenziare che la quota di veduta non altera se c'è un parapetto in muratura, una ringhiera metallica o una barriera in cespugli ornamentali: i classici 4 m restano invariatamente liberi.
:^^:..., magari avessi interrotto .... purtroppo la Dimarazzite inibisce i freni inibitori ...

Detto inter nos, da dove nascono quelli che chiami i "classici 4 m" ?
Non mi risulta esista uno standard per valutare le vedute. Lo conoscevo solo per le luci.
Io non ho fatto che partire da questo:
Dal piano terra al "parapetto" del 1° piano (se non in certi casi persino dal solaio/pavimento) la misura è di 4 metri.
... e se la distanza dei due piani pavimento fosse solo di 3 m ?

(... che poi personalmente io preferisca vedere la chioma della magnolia, piuttosto che la sagoma del vicino in canotta e mutande, è fuori discussione...
Ma dato che qui, come dice Franci, si rifanno le punte agli spilli, meglio precisre ... )
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Per me è chiaro che non si possono piantare essenze ad alto fusto ( un qualsiasi contadino conosce le essenze ad alto fusto)

Cito la tua frase... ma vale per tanti.
La società civile (per interposte persone) si è data delle regole che per le questioni non penali sono raccolte nel Codice Civile.
Quindi, qualora sorga una controversia, non si sentenzia con il "pensiero contadino" ma con quanto precisato nelle norme di Legge.
E non esiste articolo di Legge che dichiari dettagliatamente le varie specie quali siano a basso e quali ad alto fusto.
Si limita a considerare "alte" quelle i cui rami si biforcano a 3 metri da terra... ma (come ripetuto più volte) chiarisce che qualsiasi specie opportunamente tagliata vada considerata alla stregua di un cespuglio.

Se qualche "capra" si ostina a ripetere che il Regolamento difende la tesi della postante e che io do i numeri ... non deve far altro che offrire il proprio sostegno finanziario alla signora @lucia per citare in giudizio il "piantumatore folle" ...ed io mi siedo "in sua compagnia".

Così vediamo se qualcuno che mi da del "becero ...che si aggrappa alle sentenze" parla da persona seria o si ostina a fare il quaquaraquà.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
La società civile si è data delle regole che valgono per tutti

Una comunità più ristretta, quel condominio, ha inteso darsi delle regole più restrittive, (così hanno inteso la maggioranza degli intervenuti), purtroppo non scritte a prova di azzeccagarbugli
Qualora sorga una controversia portata in tribunale, è altamente probabile che i giudici di primo grado, non arrivando a cogliere le intenzioni espresse dal regolamento, accolgano le osservazioni degli azzeccagarbugli.

Il piantumatore si riterrà soddisfatto, ma sarà giudicato , questa volta dai suoi condòmini, come il solito prepotente. (questa fase non è codificata nel codice civile, ma sembra ancora essere nelle possibilità dei liberi cittadini)

Quando smetteremo questa querelle, la magnolia sarà sicuramente cresciuta ulteriormente, e verrà finalmente abbattuta volente o nolente, lasciando di ricordo un fastidioso ceppo.

Intanto gli azzeccagarbugli si saranno guadagnati il pane quotidiano, e qualcuno si riterrà soddisfatto ......
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
anche perché il giorno che il piantumatore abusivo non avrà più voglia/tempo/denaro di/per potare certe piante, queste in breve assumeranno la loro forma e dimensione naturale, con tutte le conseguenze del caso.

In "quel" caso le conseguenze saranno che dovrà toglierle o tagliarle pagando pure le eventuali sanzioni condominiali o spese legali.

O cominciamo coi processi alle "intenzioni"???

Un Regolamento che non è "chiaro" o che si presta a più interpretazioni non ha alcun valore o si demanda ad un Giudice il compito di risolvere che vieppiù seguirà le indicazioni delle norme dello Stato o di Giurisprudenza.
 
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