kikkaforever

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Buongiorno,
anni fa mio fratello fece da garante ad un amico per l'acquisto di un telefono, amico che non ha mai pagato una rata e naturalmente la società che gli ha concesso il prestito vuole rivalersi su mio fratello. La situazione sembrava tacere da tempo, quando mio fratello va in banca per chiedere una semplice carta prepagata che non gli intestano. Facciamo richiesta al Crif, il quale ci dice che è in categoria C ma che il debito è stato estinto. Ieri lo chiama la società, credo un recupero crediti, per il saldo di questa somma.
Chi ha ragione? La società? Quest' ''amico'' è irreperibile quindi non possiamo sapere se effettivamente abbia pagato ma non credo. Quindi perchè al Crif risulta estinto? Magari è la società di recupero crediti che ha saldato e ora se la vede con mio fratello per recuperare?
 

Hug

Membro Attivo
Proprietario Casa
La categoria C indica che l’istituto di credito ha ceduto il credito ad una terza società di recupero crediti.
Regola generale: mai fare da garanti.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Di solito la società di recupero paga una minima parte del credito, da 1% al 20/25%, dipende dal creditore, dal tempo trascorso e altre caratteristiche.
Mettendo che lo abbia pagato il 25%, difficilmente accetterà di meno e senza guadagno.
Fatti mandare la situazione ben dettagliata, cioè debito iniziale, quota interessi, quota spese ed altro. Naturalmente tale situazione/documentazione deve essere della società che ha ceduto il credito non di quella che te lo chiede che potrebbe scrivere di tutto.
Poi gli chiedi se vogliono fare una transazione a stralcio a fronte di un pagamento e che a fronte di questo elimino la segnalazione i CRIF entro 30 giorni.
La transazione a stralcio fattela mandare prima e con la firma.
Poi proponi il 20% per arrivare al 25 o 30.
Aspettati le male parole ma mantieni la calma.
Per loro è meglio un 20/30 % che nulla.
In bocca al lupo.
PS: ora tuo fratello ha cambiato metodo di giudizio sugli "amici"?
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Per esperienza, se è una società di recupero crediti che ha acquistato il credito dal creditore principale, SI.
Mai fidarsi di quello che dicono al telefono.
Farsi mandare tutta la documentazione del creditore originario.
Farsi mandare il documento di pagamento a stralcio della posizione firmato e che contenga che con il pagamento della somma tramite c/c postale n. xxxxx il debito originario di € XXX viene rimesso.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Per esperienza, se è una società di recupero crediti che ha acquistato il credito dal creditore principale, SI.
io non ho esperienza nel recupero crediti ma ha fatto per circa 20 anni il commerciale nel settore del movimento terra dove il cliente più bravo ha la rogna.
Mettendomi nei panni del titolare di una società di recupero crediti se pago il 25% del valore di un credito il mio obiettivo sarà quello innanzitutto di prendere il 100% del valore del credito. Poi posso considerare di transare per cifre minori ma certamente non posso transare per importi inferiori al 25% che ho sborsato. Anzi dirò di più: dovrò transare ad una cifra che non sia inferiore al 25% pagato più gli oneri sostenuti per la riscossione, più una quota percentuale che rappresenta l'incidenza del costo della esistenza vita della società ( affitto ufficio,luce,costo impiegati, tasse ecc..ecc.. ) . Al di sotto di questa cifra il titolare della società di recupero crediti ha solo fatto girare soldi e non ha guadagnato nulla (che dovrebbe essere lo scopo della società). Direi che paga per lavorare.
Quando frequentavo, senza infamia e senza lodi, le scuole elementari mi ricordo l'espressione
Ricavo - Costi = Guadagno

Neanche chi ricicla il denaro sporco lo fa al 7.5% della cifra da ripulire.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Chi recupera crediti li acquista in blocchi, senza sceglierli, chi li cede non ha nessuna speranza di recuperare o valuta il recupero più costoso di quanto andrebbe ad incassare, per questo li cede ad una cifra bassissima (5-10% forse).
Il guadagno se c'è, e c'è perché altrimenti non li acquisterebbero, va visto nel complesso e non su ogni singola posizione.
Se il credito fosse 100, ma di fronte hai un nullatenente, che non lavora e quindi non gli puoi aggredire lo stipendio (altri costi . . ), che non ha nulla intestato, che non ha disponibilità alla posta o in banca, che ha debiti sparsi ma che ha la madre che vuole aiutarlo e ti dice 10 te li do di più no, che fai tu?

Quando frequentavo anche io, senza infamia e senza lodi, le scuole elementari mi ricordo l'espressione
10 > 0 sempre vera
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Chi recupera crediti li acquista in blocchi, senza sceglierli,
senz'altro è così, infatti non sposto neanche una virgola a quello che hai scritto.
Tuttavia consentimi alcune osservazioni:
- la prima è quella che nell'ottica di quanto ho scritto nel mio precedente intervento alla fine del blocco acquistato ci deve essere un guadagno altrimenti si tirano fuori soldi per lavorare e ridurre le perdite ai creditori. Infatti, permettimi una estrapolazione matematica un pò più difficile, il limite della funzione 10>0 applicato infinite volte porta ad un guadagno di meno infinito cioè il fallimento.
- la seconda è che creditori non possono vendere al recupero crediti casi disperati o costosissimi: non possono fare sempre "il pacco" altrimenti il mercato del recupero crediti così come è nato muore.
- permettimi di farti rilevare che l'equazione Ricavo - Costi = Guadagno è vincente rispetto alla formulazione 10>0 sopratutto se per avere 10 hai speso 11.
 

1giggi1

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Tuttavia consentimi alcune osservazioni:
- la prima è quella che nell'ottica di quanto ho scritto nel mio precedente intervento alla fine del blocco acquistato ci deve essere un guadagno altrimenti si tirano fuori soldi per lavorare e ridurre le perdite ai creditori.
E' ovvio

Infatti, permettimi una estrapolazione matematica un pò più difficile, il limite della funzione 10>0 applicato infinite volte porta ad un guadagno di meno infinito cioè il fallimento.
Analisi matematica mi è sempre risultata indigesta, ma, per quanto difficile da capire, mi fido sulla parola di quanto esponi.

- la seconda è che creditori non possono vendere al recupero crediti casi disperati o costosissimi: non possono fare sempre "il pacco" altrimenti il mercato del recupero crediti così come è nato muore.
Ogni cosa ha un suo prezzo, sono comunque crediti che la banca o finanziaria dichiara inesigibili, quindi hanno avuto un tornaconto portandoli a perdita (e quindi sono costi che abbattono l'utile riducendo di conseguenza le imposte), quindi tutto quello che ricevono in più per loro va bene, magari solo perché non hanno una struttura dedicata al recupero.
Le banche hanno interesse pure a non averli tra gli attivi perché abbatterebbero di molto la bontà del credito intero. Quindi per liberarsene devono cederli.
Comunque in ogni blocco ci saranno crediti che porteranno "0" come crediti che porteranno di più. Le banche non cedono mai crediti con ipoteche o altre garanzie, ma solo quelli senza nulla su cui rivalersi.
Quindi dipende dal prezzo.

- permettimi di farti rilevare che l'equazione Ricavo - Costi = Guadagno è vincente rispetto alla formulazione 10>0 sopratutto se per avere 10 hai speso 11.

Anche se hai speso 11, 10 è meglio di niente.
 

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