Enrico2011
Membro Attivo
Buona sera al Forum e grazie in anticipo a chiunque risponderà (spero di pubblicare nella discussione giusta...)
Questa la vicenda (Roma città), che proverò a “sintetizzare” sperando di renderla il più comprensibile possibile.
- TRATTANDOSI di due colonne portanti, ubicate sul perimetro dello stabile ed in prossimità di un angolo dello edificio (all’interno della zona garage sono presenti altre colonne portanti, in passato già oggetto di lievi smussature agli angoli per agevolare le manovre interne delle auto);
- CONSIDERATO che sia il condomino richiedente sia l’Amm.re hanno taciuto a riguardo (abbattimento di parte di due colonne portanti), che la stessa richiesta presentata dal condomino ne era priva di qualsivoglia riferimento, e che alcun progetto o altra documentazione tecnica (parere, asseverazione da parte di un tecnico strutturalista abilitato) siano mai stata presentati (detta documentazione avrebbe potuto consentire al Condominio di valutare questo aspetto e mettersi nelle condizioni di poter contestare l’intervento);
- CONSIDERATO, inoltre, che il condomino richiedente e l’Amm.re hanno taciuto anche sulla necessità di dover avviare una pratica amministrativa ante/post operam (documentazione di inizio/fine lavori, compresa quindi la denuncia di variazione catastale venendosi a modificare l’involucro esterno dell’edificio),
sarebbe possibile, su queste basi, contestare la delibera dell’assemblea dato che (art. 1120 cc.):
- la richiesta presentata non conteneva l’indicazione del contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli interventi richiesti;
- gli interventi su parti condominiali comuni (nel caso specifico trattasi di innovazione voluttuaria) non devono pregiudicare la stabilità e la sicurezza dell’intero stabile (non essendo stata presentata alcuna documentazione tecnica a riguardo chi può garantire tale stabilità/sicurezza?).
Scusate, volevo sintetizzare ma non sono sicuro di esserci riuscito….cmq grazie!
Questa la vicenda (Roma città), che proverò a “sintetizzare” sperando di renderla il più comprensibile possibile.
- Un condomino presenta richiesta di ampliamento “porta basculante” di accesso esclusivo al suo posto auto nel garage condominiale ubicato al P. seminterrato, garage condominiale a cui si accede da un’unica rampa in discesa che consente l’ingresso allo stesso garage anche da altre due porte basculanti utilizzate per raggiungere gli altri posti auto presenti;
- Le porte basculanti sono condominiali ed ubicate sul perimetro dello stabile, una su un lato dell’edificio (quella oggetto della richiesta di ampliamento), le altre 2 sul lato che segue ed hanno tutte una larghezza di 3mt. ed un’altezza di 2.2mt.
- La porta basculante oggetto della richiesta di ampliamento si trova a ridosso di uno degli angoli dello stabile di 5 piani.
- La richiesta presentata dal condomino (con mail all’Amm.re e a tutti i condomini), estremamente generica nel contenuto e priva di qualsiasi dettaglio in merito alle modalità di esecuzione dei lavori, era anche priva di qualsiasi documentazione tecnica (parere/asseverazione/progetto), documentazione economica (preventivo di spesa) e di qualsiasi riferimento alla necessità di espletare una pratica amministrativa ante/post operam (compresa denuncia di variazione catastale) come scoperto in seguito dopo l'assemblea.
- In assemblea, tenutasi oltre i 30gg. dalla data della richiesta, la richiesta, così come era stata presentata (priva di qualsiasi documentazione tecnica/economica), viene approvata dal Condominio che, tra l’altro, sempre su richiesta del condomino richiedente, approva la ripartizione della spesa in base ai millesimi per un ammontare indicato arbitrariamente dall’Amm.re senza che alcun preventivo fosse stato presentato/discusso.
- A distanza di una settimana dall’Assemblea, si scopre che l’intervento di allargamento della porta basculante comporta l’abbattimento di c.ca 70cm. (totali) delle due colonne portanti che delimitano lateralmente tale apertura (quindi 35cm di demolizione della colonna portante di dx e 35cm. della colonna portante di sx, per un’altezza di 2.2mt.).
- TRATTANDOSI di due colonne portanti, ubicate sul perimetro dello stabile ed in prossimità di un angolo dello edificio (all’interno della zona garage sono presenti altre colonne portanti, in passato già oggetto di lievi smussature agli angoli per agevolare le manovre interne delle auto);
- CONSIDERATO che sia il condomino richiedente sia l’Amm.re hanno taciuto a riguardo (abbattimento di parte di due colonne portanti), che la stessa richiesta presentata dal condomino ne era priva di qualsivoglia riferimento, e che alcun progetto o altra documentazione tecnica (parere, asseverazione da parte di un tecnico strutturalista abilitato) siano mai stata presentati (detta documentazione avrebbe potuto consentire al Condominio di valutare questo aspetto e mettersi nelle condizioni di poter contestare l’intervento);
- CONSIDERATO, inoltre, che il condomino richiedente e l’Amm.re hanno taciuto anche sulla necessità di dover avviare una pratica amministrativa ante/post operam (documentazione di inizio/fine lavori, compresa quindi la denuncia di variazione catastale venendosi a modificare l’involucro esterno dell’edificio),
sarebbe possibile, su queste basi, contestare la delibera dell’assemblea dato che (art. 1120 cc.):
- la richiesta presentata non conteneva l’indicazione del contenuto specifico e le modalità di esecuzione degli interventi richiesti;
- gli interventi su parti condominiali comuni (nel caso specifico trattasi di innovazione voluttuaria) non devono pregiudicare la stabilità e la sicurezza dell’intero stabile (non essendo stata presentata alcuna documentazione tecnica a riguardo chi può garantire tale stabilità/sicurezza?).
Scusate, volevo sintetizzare ma non sono sicuro di esserci riuscito….cmq grazie!