quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Questa è un'iniziativa stupenda, già lanciata da Sgarbi al tempo sindaco di Modica, mi pare. Queste operazioni permettono di recuperare il patrimonio immobiliare esistente di tutt'Italia, favorendo la rinascita di borghi e paesotti, che sono la ricchezza del nostro Paese. E poi, meglio una casa vecchia, con gli spazi e le volumetrie di un tempo, che le scatole moderne del cm. sfruttato al massimo.
Sono perplesso Adriano e @JERRY48. Costretto a esempi estremi.
Una bella casa in un deserto è destinata a diventare rudere...
Un aggomerato di case disertate dagli ultimi abitanti è destinato a diventare "deserto"e quindi ruderi...
Adriano dovrebbe ricordarsi un "bellissimo" grido di dolore di una signora che lamentava l'impossibilità di pagare le imposte su uno delle migliaia di alloggi nella valle del Vaiont..ed io le risposi che il suo post meritava di essere affisso nelle bacheche pubbliche di tutti i comuni
d'Italia...Post introvabile per computer KO..(credo si trattasse IMU si
IMU no...).
Io sono costretto a sostenere che prima di comprare una seconda casa
per il tempo libero e/o per investimento (locazione) il cittadino ci pensi 10 volte e proietti a lungo termine lo scenario di vita suo e dei suoi familiari.
Poi mi spiegate entrambi o meglio mi "profilate" il profilo (passetemi il bisticcio) di questi coraggiosi acquirenti che da Modena vanno a comprarsi sia pure con un euro l'alloggio su qualche vallata del Cilento o dell'Aspromonte ecc...vi spendono una bella 50mila e poi tutti contenti
si fanno le ferie una o due volte all'anno...e sempre lì vita natural durante e con la quasi certezza che restano invendibili ancorchè ristrutturati...
Chiudo con due ricordi: il mio fratello maggiore (senza figli) aveva una bella villetta a Vulcano situata fra i "due mari"...essendo andato in pensione con la legge Andreotti a 47 anni l'ha potuta godere appieno...
tuttavia già da una ventina d'anni l'ha poi svenduta...e siamo a Vulcano,
una località ancora apprezzata turiticamente e non nel deserto...
L'altro mio fratello minore (con figli) idem per un alloggio in Calabria
(Scalea mare)...Tanti amici e conoscenti pentiti della seconda casa...
Quindi non basta l'iniziativa dei comuni disastrati se non è supportata
con sgravi fiscali certi, proiettati e garantiti in un corposo futuro, tipo
loculi cimiteriali perenni...Ma non saremmo in Italia...qpq.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Sono perplesso Adriano e @JERRY48. Costretto a esempi estremi.
Una bella casa in un deserto è destinata a diventare rudere...
Un aggomerato di case disertate dagli ultimi abitanti è destinato a diventare "deserto"e quindi ruderi...
Adriano dovrebbe ricordarsi un "bellissimo" grido di dolore di una signora che lamentava l'impossibilità di pagare le imposte su uno delle migliaia di alloggi nella valle del Vaiont..ed io le risposi che il suo post meritava di essere affisso nelle bacheche pubbliche di tutti i comuni
d'Italia...Post introvabile per computer KO..(credo si trattasse IMU si
IMU no...).
Io sono costretto a sostenere che prima di comprare una seconda casa
per il tempo libero e/o per investimento (locazione) il cittadino ci pensi 10 volte e proietti a lungo termine lo scenario di vita suo e dei suoi familiari.
Poi mi spiegate entrambi o meglio mi "profilate" il profilo (passetemi il bisticcio) di questi coraggiosi acquirenti che da Modena vanno a comprarsi sia pure con un euro l'alloggio su qualche vallata del Cilento o dell'Aspromonte ecc...vi spendono una bella 50mila e poi tutti contenti
si fanno le ferie una o due volte all'anno...e sempre lì vita natural durante e con la quasi certezza che restano invendibili ancorchè ristrutturati...
Chiudo con due ricordi: il mio fratello maggiore (senza figli) aveva una bella villetta a Vulcano situata fra i "due mari"...essendo andato in pensione con la legge Andreotti a 47 anni l'ha potuta godere appieno...
tuttavia già da una ventina d'anni l'ha poi svenduta...e siamo a Vulcano,
una località ancora apprezzata turiticamente e non nel deserto...
L'altro mio fratello minore (con figli) idem per un alloggio in Calabria
(Scalea mare)...Tanti amici e conoscenti pentiti della seconda casa...
Quindi non basta l'iniziativa dei comuni disastrati se non è supportata
con sgravi fiscali certi, proiettati e garantiti in un corposo futuro, tipo
loculi cimiteriali perenni...Ma non saremmo in Italia...qpq.
Se in Italia non si demonizzasse così tanto la proprietà immobiliare specialmente le seconde case (visto che di gettito fiscale ne portano parecchio) forse la gente sarebbe meno spaventata di comprare immobili che poi il tutto va a far ripartire una filiera che genera un incredibile lavoro. Poi un'altro fattore che spaventa è la riforma catastale dove l'obbiettivo a detta loro è quello di mantenere imposte identiche, peccato che vogliano far in modo che le rendite vengano ritoccato bene all'insù portandole ai valori di mercato. Voglio ricordare che se già con le rendite attuali che portano ad un valore catastale circa la metà di quello di mercato già generano tutto questo malcontento, (vedi IMU, TARI, TASi) immaginate cosa voglia dire raddoppiarle per raddoppiare il valore catastale (uguale a quello di mercato attuale). Non oso pensare il casino che salta fuori. Queste sono le cose che occorrerebbe conoscere.
 
J

JERRY48

Ospite
Costretto a esempi estremi.
Una bella casa in un deserto è destinata a diventare rudere...
Non sono per niente d'accordo. Ma perchè, come già ho scritto in un altro topic, dobbiamo espandere, espandere sempre, lottizzare terreni agricoli che circondano i paesi, che sono fertili e che possono essere sfruttati per l'economia locale, dare lavoro agli abitanti del posto e far esportare le verdure prodotte guadagnando, invece di importarle dalla Spagna con costi aggiuntivi per noi.
La lottizzazione dei terreni, passarli da agricoli ad aree fabbricabili, costa una miriade di soldi. Invece il centro storico i servizi li ha, bisogna ristrutturare le case e con gli incentivi che il governo mette a disposizione è un affare. Non si tratta di spendere 50.000 € per una seconda casa da utilizzare per un mese all'anno in Agosto e una settimana a Natale ed un'altra a Pasqua. C'è la possibilità di dare la prima casa a giovani che così non sono costretti a chiedere mutui trentennali, o giù di lì, si tratta di risparmiare, si tratta di non far costruire sui greti dei fiumi, che alle prime pioggerelline esondano e allagano le case. Queste sono storture da evitare, se vogliamo che ogni anno o per i terremoti o per le alluvioni lo Stato non sia costretto a stanziare miliardi per riparare i danni subiti da questi eventi.
Non c'è bisogno che in Aspromonte venga un tizio (@QPQ) a comprare per un euro una casa da restaurare. Anzi può anche venire, se vuole respirare aria salubre e benefica, ma ci deve soggiornare, trascorrere i suoi ultimi anni di vita (toccati gli attributibus). Ma il tutto deve essere congegnato per gli stessi abitanti del posto, che le case siano ristrutturate e abitate tutto l'anno, non come scritto sopra per 2 mesi e basta. Bisogna pur avere idee innovative, magari questa benedetta "bolla immobiliare" con pure altre iniziative può incominciare a sgonfiarsi!!!
Ma vi rendete conto che un paio di anni fa, dopo la Grecia la predestinata allo sfascio era la Spagna ed invece oggigiorno ha ripreso ad andare avanti pian pianino, non come noi che non siamo più neanche fermi, ma stiamo tornando indietro sempre più.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Non sono per niente d'accordo. Ma perchè, come già ho scritto in un altro topic, dobbiamo espandere, espandere sempre, lottizzare terreni agricoli che circondano i paesi, che sono fertili e che possono essere sfruttati per l'economia locale, dare lavoro agli abitanti del posto e far esportare le verdure prodotte guadagnando, invece di importarle dalla Spagna con costi aggiuntivi per noi.
La lottizzazione dei terreni, passarli da agricoli ad aree fabbricabili, costa una miriade di soldi. Invece il centro storico i servizi li ha, bisogna ristrutturare le case e con gli incentivi che il governo mette a disposizione è un affare. Non si tratta di spendere 50.000 € per una seconda casa da utilizzare per un mese all'anno in Agosto e una settimana a Natale ed un'altra a Pasqua. C'è la possibilità di dare la prima casa a giovani che così non sono costretti a chiedere mutui trentennali, o giù di lì, si tratta di risparmiare, si tratta di non far costruire sui greti dei fiumi, che alle prime pioggerelline esondano e allagano le case. Queste sono storture da evitare, se vogliamo che ogni anno o per i terremoti o per le alluvioni lo Stato non sia costretto a stanziare miliardi per riparare i danni subiti da questi eventi.
Non c'è bisogno che in Aspromonte venga un tizio (@QPQ) a comprare per un euro una casa da restaurare. Anzi può anche venire, se vuole respirare aria salubre e benefica, ma ci deve soggiornare, trascorrere i suoi ultimi anni di vita (toccati gli attributibus). Ma il tutto deve essere congegnato per gli stessi abitanti del posto, che le case siano ristrutturate e abitate tutto l'anno, non come scritto sopra per 2 mesi e basta. Bisogna pur avere idee innovative, magari questa benedetta "bolla immobiliare" con pure altre iniziative può incominciare a sgonfiarsi!!!
Ma vi rendete conto che un paio di anni fa, dopo la Grecia la predestinata allo sfascio era la Spagna ed invece oggigiorno ha ripreso ad andare avanti pian pianino, non come noi che non siamo più neanche fermi, ma stiamo tornando indietro sempre più.
Il tornare ad un economia diversa è possibile ma molto difficile. Il fatto che molto terreni vengano passati da agricoli ad edificabili è dovuto al fatto che rendono sempre meno e ci vuole sempre più denaro (semine, e anche fertilizzanti) per mantenere il terreno adatto e adeguatamente remunerativo per esse seminato. Da noi stanno scomparendo anche perché nessuno ha più voglia di arare un terreno, per cui per tenerlo incolto (quindi solo un peso) tanto vale tentare di renderlo edificabile. Forse oggi è meno conveniente l'edificabilità del suolo rispetto a ieri, infatti può essere anche un azzardo farlo edificabile. Posso dirti che se vuoi coltivarlo ora però i costi sono altissimi anche per i macchinari da utilizzare. Una mietitrebbia arriva tranquillamente a costare 150.000/200.000€ ed in trattore almeno 80.000€. Senza contare le manutenzioni che sono costose (intorno al migliaio d'Euro). Ho uno zio che vende ricambi per macchine agricole e mi ha spiegato un po di cose.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Se in Italia non si demonizzasse così tanto la proprietà immobiliare specialmente le seconde case (visto che di gettito fiscale ne portano parecchio) forse la gente sarebbe meno spaventata di comprare immobili che poi il tutto va a far ripartire una filiera che genera un incredibile lavoro. Poi un'altro fattore che spaventa è la riforma catastale dove l'obbiettivo a detta loro è quello di mantenere imposte identiche, peccato che vogliano far in modo che le rendite vengano ritoccato bene all'insù portandole ai valori di mercato. Voglio ricordare che se già con le rendite attuali che portano ad un valore catastale circa la metà di quello di mercato già generano tutto questo malcontento, (vedi IMU, TARI, TASi) immaginate cosa voglia dire raddoppiarle per raddoppiare il valore catastale (uguale a quello di mercato attuale). Non oso pensare il casino che salta fuori. Queste sono le cose che occorrerebbe conoscere.
Ebbene io le conosco e ne ho parlato su propit fino a stancare...Se puoi vai a rileggerti migliaia di righe che ho postato sul problema IMU...e non attribuirmi il contrario di quel che ho sempre sostenuto... Nessuno demonizza la proprietà immobiliare in quanto tale, ci mancherebbe... Ma la distinzione fra prima e seconda casa è più che mai necessaria anche per redditi medio alti, i soli che potrebbero affrontare la spesa scegliendo a pieni mani fra le offerte a valanga degli impossibilitati a mantenerle (le seconde case). A maggior ragione, come tu stesso dici in chiusura, con un valore catastale nuovamente aggiornato. ??? Ne sei proprio sicuro??? il valore catastale delle mie tre seconde case è triplicato e con la crisi in atto, ha superato quello di mercato. Infine permettimi di esprimere il mio disappunto su come
si riscontrano i post...a partire da questi ultimi due: il tuo e i miei due,quello precedente completamente ignorato nella sua articolazione, mentre, come puoi constatare con quello attuale, io ho ripreso i tuoi argomenti,nonostante la delusione...Non sei il solo...lo fanno quasi tutti anche fra i più noti "solisti" virtuosi immaginifici del sito Propi.it. Che invito a un piccolo esame di coscienza e a un ripensamento delle proprie impostazioni letterarie.
E naturalmente anche FradJACOno che non è secondo a nessuno in tale forma di menefreghismo...postale...Con stima inalterata ti porgo i più cordiali saluti. QPQ.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Il valore catastale @quiproquo lo prendi dalla rendita. Se rifai il Docfa aumenta (se hai un vecchio alloggio degli anni 40 fino agli 80 e lo ristrutturi). Non c'è l'avevo con te sul demonizzare l'edilizia c'è l'avevo per come vengono evidenziati dai media. A forza di sentirle certe cose poi uno si fa l'idea che sia come dice la TV (sbagliato non è così). L'obbiettivo sarebbe quello di allineare i valori catastali (quindi le rendite catastali) con quello di mercato. Credo che tu abbia aggiornato di recente un immobile molto vecchio con una ristrutturazione per aver cambiato la rendita catastale. Il catasto lo rifai quando tocchi la distribuzione interna degli spazi (demolisci e fai nuove tramezze). Ora immagina che con una nuova normativa raddoppi i valori che tu hai appena modificato prova a pensare che ne esce...in realtà ti leggo e ascolto il tuo pensiero. Saluti.
 
J

JERRY48

Ospite
Il fatto che molto terreni vengano passati da agricoli ad edificabili è dovuto al fatto che rendono sempre meno e ci vuole sempre più denaro (semine, e anche fertilizzanti) per mantenere il terreno adatto e adeguatamente remunerativo per esse seminato
Ma scusa chi ha le stalle con 200 mucche dove va a prendere il foraggio per il loro mangiare, il mais. Dalle mie parti il Campidano è coltivato, non più come 50 anni fa di grano, avena al 50%, ma coi campi di carciofi, serre per pomodori anche invernali,
e via discorrendo. Te lo dico per esperienza personale, uno dei miei fratelli ha lavorato sempre la campagna con due mietitrebbie di proprietà, un Ansaldo Fossati cingolato.
Un Caterpillar AD7, un Fiat gommato e via discorrendo.
Certo sono due realtà diverse la nostra con la tua, dove ci sono tanti industrialotti e la terra non arriva ad essere competitiva.
 
J

JERRY48

Ospite
.a partire da questi ultimi due: il tuo e i miei due,quello precedente completamente ignorato nella sua articolazione, mentre, come puoi constatare con quello attuale, io ho ripreso i tuoi argomenti,nonostante la delusione...
Scusa, ma stento a seguire la discussione perchè ho un amico che è venuto a trovarmi e sto discorrendo e scrivendo.:risata::risata:
Ho risposto con tanto ritardo al tuo post e altrettanto a quello di @Daniele 78
appunto fuorviando e scantonando.
Chiedo venia, smetto.
 

quiproquo

Membro Senior
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Il valore catastale @quiproquo lo prendi dalla rendita. Se rifai il Docfa aumenta (se hai un vecchio alloggio degli anni 40 fino agli 80 e lo ristrutturi). Non c'è l'avevo con te sul demonizzare l'edilizia c'è l'avevo per come vengono evidenziati dai media. A forza di sentirle certe cose poi uno si fa l'idea che sia come dice la TV (sbagliato non è così). L'obbiettivo sarebbe quello di allineare i valori catastali (quindi le rendite catastali) con quello di mercato. Credo che tu abbia aggiornato di recente un immobile molto vecchio con una ristrutturazione per aver cambiato la rendita catastale. Il catasto lo rifai quando tocchi la distribuzione interna degli spazi (demolisci e fai nuove tramezze). Ora immagina che con una nuova normativa raddoppi i valori che tu hai appena modificato prova a pensare che ne esce...in realtà ti leggo e ascolto il tuo pensiero. Saluti.
Mille grazie. Non ho la tua competenza in materia di valori catastali o di mercato che siano. Io parto dal basso o per meglio dire da un semplice confronto fra i valori catastali rivalutati da Monti (la famosa moltiplicazione per 160) e quelli di mercato. Nel mio caso si sono allineati...poco più o poco meno...Tu forse ti riferisci ai tantissimi immobili dei centri storici di grandi città come Roma innanzitutto dove, nonostante il x 160 i due valori sono ancora molto distanti...e se è così
i proprietari con basso reddito potranno subire l'iniquità di dover vendere l'alloggio (la mia compagna a Torino con pensione al minimo e figlio geometra disoccupato da tre anni, ha messo in vendita l'alloggio
da un anno con prezzo ribassato dall'agenzia e per ora senza risultato...) per l'impossibilità di coprire le imposte così rivalutate.
Iniquità che avevo indicato si potesse evitare parametrando al reddito
con documentazione ISEE. Questo si dovrebbe poter sottoporre ai politici che si accingono a riforme importanti. Cosa ne dici??? qpq.
 

Daniele 78

Membro Storico
Professionista
Ma scusa chi ha le stalle con 200 mucche dove va a prendere il foraggio per il loro mangiare, il mais. Dalle mie parti il Campidano è coltivato, non più come 50 anni fa di grano, avena al 50%, ma coi campi di carciofi, serre per pomodori anche invernali,
e via discorrendo. Te lo dico per esperienza personale, uno dei miei fratelli ha lavorato sempre la campagna con due mietitrebbie di proprietà, un Ansaldo Fossati cingolato.
Un Caterpillar AD7, un Fiat gommato e via discorrendo.
Certo sono due realtà diverse la nostra con la tua, dove ci sono tanti industrialotti e la terra non arriva ad essere competitiva.
È diverso dalle nostre parti (più del vercellese che è a due passi da noi) sono molto famose le risaie e le riserie (dove viene lavorato il riso) quando hai una risaia molto difficilmente hai la stalla con 200 mucche perché sarebbe talmente impegnativo seguire le urne o le altre che sarebbe impensabile. Quando hai la risaia a parte che ne hai più di una (tutte attaccate) e allagate, l'acqua non è stagnante ma passa da una risaia all'altra tramite delle aperture (magari ne controlli 5 per un totale di 2 ettari. il riso per crescere deve avere un continuo ricambio d'acqua n'è troppo calda n'è troppo fredda altrimenti muore. Credimi avere delle risaie da gestire con tutto quello che ne consegue ti impedisce di gestire troppe altre cose. Delle mucche le puoi tenere ma non 200 di sicuro, poche decine (forse) ma con le risaie è dura molto dura. Anche in agricoltura come in edilizia ci si specializza molto.
 

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