effector

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Buongiorno,

A distanza di 9 anni dalla vendita avvenuta l'acquirente (per comodità C) richiede un risarcimento al venditore (per comodità B)
In sostanza quando la parte acquirente C dopo 9 anni è a sua volta diventata parte venditrice ha scoperto delle differenze tra la planimetria comunale (non corretta, presenta lievi differenze rispetto allo stato di fatto) e la planimetria catastale (perfettamente conforme allo stato di fatto) mai riscontrate fino ad oggi.
Tali differenze esistevano già al momento dell'atto originale con l'impresa costruttrice (per comodità A) e B ma nessuno si è mai accorto per i primi 2 atti tra A-B e poi tra B-C.
Solo al momento della vendita tra C e il cliente successivo (che possiamo chiamare D) sono emerse le difformità .
Di conseguenza C è stato costretto a sanare la pratica in comune incaricando un professionista e pagando sanzione + parcella

Ora C a distanza di 9 anni dalla compravendita richiede risarcimento a B.
E' dovuto questo risarcimento in quanto la prescrizione ordinaria prevede 10 anni, o si tratta di un vizio che prevede una prescrizione di 1 anno.
Di fatto la difformità non varia la rendita catastale o il valore dell'immobile.

E' contorta ma spero si capisca.

Grazie
 

effector

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Proprietario Casa
Nella planimetria comunale rispetto alla realtà:
la porta di ingresso è spostata di 90cm
la parete del box doccia (parzialmente in muratura) non è indicata
 

marcanto

Membro Senior
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sono "difformità" irrilevanti
per quale motivo C è stato costretto a sanare la pratica in comune ?
se fosse perchè richiestogli dal nuovo acquirente D, allora sarebbe una sua libera scelta quella di "sanare".
 

effector

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
sono "difformità" irrilevanti
per quale motivo C è stato costretto a sanare la pratica in comune ?
se fosse perchè richiestogli dal nuovo acquirente D, allora sarebbe una sua libera scelta quella di "sanare".
Esattamente
D ha chiesto a C di sanare la pratica prima di vendere.
Quindi C non può chiedere risarcimento al precedente venditore B?
 

marcanto

Membro Senior
Professionista
a mio avviso no, per l'inerzia delle difformità che non incidono in nessun modo ne in ambito edilizio /urbanistico e ne nel classamento catastale
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Al limite possono essere sanate con una semplice pratica edilizia con il pagamento di una sanzione, se non erro, di € 500.
 

griz

Membro Storico
Professionista
oggi si applica una pignoleria che rasenta il ridicolo, la dimostrazione è quanto stiamo leggendo, difformità irrilevanti che un proprietario è costretto a sanare per poter vendere un immobile, chiaro che per evitare la discussione il venditore fa un ulteriore piccolo investimento e sana, in questo caso però la cosa lascia il tempo che trova
 

effector

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
per chiarire

la sanzione amministrativa è già stata pagaga dal secondo cliente (C) nel momento in cui ha venduto al terzo cliente (D). Proprio perchè richiesto da quest'ultimo.

Sia il primo cliente B che il secondo cliente C hanno accettato davanti al notaio le planimetrie (catastali) e lo stato di fatto.
Allo stesso tempo il primo venditore (impresa A) e il secondo venditore (sempre B) hanno dichiarato davanti al notaio che l'immobile fosse perfettamente conforme alla planimetria comunale (non vero, seppur per irrilevanti differenze).

La questione è quindi:
può il secondo cliente C richiedere risarcimento al primo cliente B per la sanzione amministrativa 1000 pagata e il professionista che ha dovuto incaricare 1600?

E ancora può il primo cliente B rivalersi per contro sul primo venditore , impresa A per lo stesso motivo a catena ?
 

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