Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Non direi ci sia il diritto di prelazione, non essendo l'immobile pervenuto per successione.

La donazione della nuda proprietà è pur sempre una anticipazione dell'eredità.

Ora sarà difficile che si aprano collazioni/riduzioni ...ma non sono riportati tutti i particolari.


In ogni caso quanto vogliono fare è una modifica e, per il momento, non una vendita a terzi.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Stando allo spirito della norma, che mira a privilegiare i rapporti familiari, sarei portato ad equiparare la donazione come anticipo di successione, che di fatto è poi avvenuta con conseguente riunione di usufrutto.

Ma poiché il nostro è uno stato di diritto, potrebbe prevalere il cavillo invece che lo spirito. Questione interessante. Peccato che il notaio D'Ambrosio non partecipi più al forum. Sarebbe interessante leggere anche la sua opinione
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
L'immobile non è nemmeno caduto in successione.
Quindi direi che non si può proprio parlare di comunione ereditaria.

Formalmente esatto...infatti ho scritto appare difficile che si aprano contestazioni che possano portare a collazione/riduzione... ma non è impossibile.

Semplice a seguito di una donazione da parte del padre ai tre figli: ha donato la nuda proprietà e poi a seguito della sua morte, i figli appunto sono diventati pieni proprietari

Non esisteva un coniuge in vita alla dipartita del padre?
Altri figli/e?
 

Gianco

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Professionista
Buongiorno, sono in comproprietà con altri due parenti di un negozio. Gli altri due vorrebbero approvare un progetto di divisione di tale negozio in due unità distinte. Le mie domande sono (1) posso oppormi o vince la maggioranza e devo anche concorrere alle spese (2) la proprietà rimane sempre 1/3 per tutti per le due unità che a quel punto avrebbero entrate indipendenti? oppure possono ovviamente vendersi le quote tra di loro? avrei diritto di prelazione? ma riesco a farlo valere?
Certamente ti potrai opporre, ma ovviamente la decisione dovrà essere presa a maggioranza. In mancanza di accordo occorrerà rivolgersi al giudice. Ovviamente dovrai accettare e sopportare gli oneri della decisione assunta. Se non interviene un atto notarile le quote resteranno invariate su entrambi gli immobili. Ciò non toglie che possano trovare accordi fra loro ed eventualmente, uno cedere la sua quota all'altro, senza interpellarti non essendo voi, coeredi.
 

griz

Membro Storico
Professionista
non credo si vada a fare una divisione in due parti per uno sfizio, se l'operazione viene fatta per avere una migliore redditività dell'immobile non capisco perchè ci si voglia opporre, il che è comunque complicato essendo uno su tre
 

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