Giulia24

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Proprietario Casa
Buongiorno a tutti,
Avrei bisogno dei vostri consigli.

Sono proprietaria di una casa a schiera a piano terra delimitata da giardino su tre lati.
Il lato di testa della casa affaccia sul giardino di mia proprietà per una profondità
di 3,60 mt che si conclude con una siepe (sempre di mia proprietà) alta circa 2,40 mt che divide il mio giardino con il giardino del mio vicino.
La mia casa risulta in posizione sfalsata rispetto all'abitazione del vicino: una porzione di mio muro affaccia prima di tutto sul giardino di mia proprietà (per 3,60 mt) e in secondo step (dopo i 3,60 mt di mio giardino) con il giardino del mio vicino.
Su questa porzione di muro mi piacerebbe poter aprire una finestra lucifera dotata di inferriata fissa posizionata ad 1 mt circa dal pavimento, con lo scopo di illuminare l'interno dell'abitazione decisamente molto buio.

Questa apertura sarebbe a tutti gli effetti aperta sul nostro fondo poiché affaccerebbe sul nostro giardino e non sul fondo del vicino.
In questo caso, devo rispettare ugualmente le caratteristiche descritte dall'art. 901 del c.c. anche se nell'articolo è esplicitata la dicitura "sul fondo del vicino"?
Oppure, non affacciandosi sul fondo del vicino ma bensì sul mio, posso creare un'apertura con inferriata fissa ad un'altezza inferiore di 2,50 mt dal pavimento?

Lo scopo dell'apertura è solo portare luce all'abitazione.
Purtroppo i soffitti sono troppo bassi per permettere un'apertura a 2,50 mt.
Non mi interessa avere una veduta (anche perchè non ci sono le distante di 10 mt con il vicino).

Vi ringrazio in anticipo a chi vorrà aiutarmi
In allegato potete vedere una pianta dall'alto per essere più chiara.

Grazie
Giulia
 

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Gianco

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Se il piano urbanistico autorizza l'apertura di una finestra a distanza di m. 3,50 dal confine, non hai problemi. In alternativa potresti aprire una luce con una finestra a vasistas la cui altezza dal pavimento non deve essere inferiore a m 2,50 o m 2,00 sui piani superiori.
Vedi: LUCI E VEDUTE: COSA SONO E QUALI DISTANZE
 

Giulia24

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Se il piano urbanistico autorizza l'apertura di una finestra a distanza di m. 3,50 dal confine, non hai problemi. In alternativa potresti aprire una luce con una finestra a vasistas la cui altezza dal pavimento non deve essere inferiore a m 2,50 o m 2,00 sui piani superiori.
Vedi: LUCI E VEDUTE: COSA SONO E QUALI DISTANZE
Grazie mille per la sua risposta.

Purtroppo il comune mi ha detto che per la finestra è necessario avere 10 m dalla casa del vicino.

Per questo speravo che facendo una finestra lucifera con inferriata fissa fosse classificata come luce.
Non posso posizionarla però a 2,50 m dal pavimento perché il soffitto è altro 2,70 in totale.

Non capisco però perché devo rispettare tutti i dettami dell’art 901 cc se la mia luce non si aprirebbe sul fondo del vicino, bensì il mio.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non capisco però perché devo rispettare tutti i dettami dell’art 901 cc se la mia luce non si aprirebbe sul fondo del vicino, bensì il mio.
Perchè il vincolo non è l'art. 901 cc, bensì il D.M. 1444/1968 che impone 10 m di distanza tra pareti finestrate.

Potresti aprire solo una "luce": che però deve essere realizzata sopra i 2,50 dal piano di calpestio. Cosa che dici non essere possibile.

L'art. 901 cc detta le caratteristiche che deve avere una "luce": in genere quel DM non è derogabile, ma potresti tentare un accordo col vicino, ma non sarà facile.
 

Giulia24

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Perchè il vincolo non è l'art. 901 cc, bensì il D.M. 1444/1968 che impone 10 m di distanza tra pareti finestrate.

Potresti aprire solo una "luce": che però deve essere realizzata sopra i 2,50 dal piano di calpestio. Cosa che dici non essere possibile.

L'art. 901 cc detta le caratteristiche che deve avere una "luce": in genere quel DM non è derogabile, ma potresti tentare un accordo col vicino, ma non sarà facile.
Grazie mille per la tua risposta.

Leggendo online ho visto una sentenza del tar Lombardia 1484/2019 che ha affermato che una finestra con inferriata fissa è considerabile come luce (perché è privata dell’affaccio - caratterista esclusiva delle vedute).

In quanto luce non deve far riferimento al d.m. 1444/1968.

Se una finestra con inferriata è considerabile come luce e da sul mio fondo, perché deve rispettare tutti i dettami dell’art 901, il cui titolo parla di “luce che si aprono sul fondo del vicino”?
Per dettami mi riferisco in particolare all’altezza di 2,5 m dal pavimento.
 

basty

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Proprietario Casa
perché deve rispettare ..
Bella puntualizzazione. Non ti so rispondere con certezza. Ma l'art. 901 è la definizione di luce, da leggersi congiuntamente all'art. 900 . Dubito si circoscriva all'affaccio "diretto" sul fondo del vicino. Se l'apertura è più bassa dell'altezza-uomo. inferriata o no puoi avere la vista sul fondo del vicino.

Piuttosto è da verificare se per il tuo caso si possa considerare il c. 3 come utile:
3) avere il lato inferiore a un'altezza non minore di due metri e mezzo dal suolo del fondo vicino, a meno che si tratti di locale che sia in tutto o in parte a livello inferiore al suolo del vicino e la condizione dei luoghi non consenta di osservare l'altezza stessa(2)

vedi Cass. civ. n. 643/1976


In quanto luce non deve far riferimento al d.m. 1444/1968.
Corretto: mi riferivo ad una "veduta"
 

Gianco

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Professionista
Se il fabbricato del vicino è addossato al confine comune la cui parete è cieca, a distanza inferiore ai 10,00 m richiesti, potresti eliminare la lo spazio intermedio con la realizzazione di un pergolato, che avrebbe lo scopo di realizzare la continuità fra i due edifici. In tal modo tu potresti realizzare una porta o una finestra nel rispetto del regolamento edilizio, considerando che la loro estensione non possa essere computata nella superficie di 1/8 del vano per garantire la sua luminosità. In alternativa potresti realizzare una resega tramite la quale possa realizzare una parete di limitate dimensioni, inclinata rispetto al confine comune, sulla quale potresti realizzare un infisso, porta o finestra, la cui perpendicolare, essendo inclinato rispetto al confine, potrebbe rispettare la distanza di m 10,00 da detta parete. Il consiglio sembra complesso, comunque spero di essere stato chiaro.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
spero di essere stato chiaro
Mica tanto. Speri male ....
una parete di limitate dimensioni, inclinata rispetto al confine comune, sulla quale potresti realizzare un infisso, porta o finestra, la cui perpendicolare, essendo inclinato rispetto al confine, potrebbe rispettare la distanza di m 10,00 da detta parete.
Sembra tu stia affermando (e non sarebbe la prima volta) che la distanza si misurerebbe tracciando una perpendicolare rispetto al muro su cui si apre la finestra.
Il che sarebbe errato: poichè la regola delle distanze riguarda le vedute dirette ed oblique, le distanze si misurano sempre tracciando la perpendicolare non rispetto alla veduta , ma rispetto al confine (quindi il segmento più breve)

Quindi che la tua ipotetica parete sia inclinata (o parallela al confine), la finestra rimarrebbe sempre alla medesima distanza dal confine.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Secondo me una finestra che non serve ad adeguare i RAI può essere aperta sul giardino, la distanza di legge riguarda le "finestre" un'apertura così si può definire una "luce" che potrebbe venire aperta al m 1,50 dal confine. Si tratta di sentire l'UT comunale secondo questa possibilità
 

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