mandarino

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...perfetto(grazie mille)….espressioni dialettali mi piacciono assai….concordi sul fatto che amministratore sostegno della moglie farà i suoi passi ….a me non deve interessare…..quindi tu dici controparte tenta la negoziazione assistita a suo dire obbligatoria(che causa dovrà fare)….richiedere soldi...mah…..
 

Luigi Criscuolo

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"La negoziazione assistita consiste nell'accordo (c.d. convenzione di negoziazione) tramite il quale le parti in lite convengono "di cooperare in buona fede e lealtà", al fine di risolvere in via amichevole una controversia, tramite l'assistenza di avvocati, regolarmente iscritti all'albo ovvero facenti parte dell'avvocatura per le pubbliche amministrazioni. "
Lo scopo è quello di alleviare il carico dei procedimenti pendenti presso i tribunali.
La negoziazione assistita è obbligatoria per le azioni riguardanti il risarcimento del danno da circolazione di veicoli e natanti e per le domande di pagamento a qualsiasi titolo di somme, purché non eccedenti 50.000 euro e non riguardanti controversie assoggettate alla disciplina della c.d. "mediazione obbligatoria".
Secondo me sia tu che l'avvocato della tua controparte dovete tornare a scuola e rifare l'esame di stato.
"La parte che sceglie di affidarsi alla nuova procedura invia alla controparte, tramite il proprio legale, invito a stipulare la convenzione di negoziazione. Tale invito deve essere debitamente sottoscritto e indicare l'oggetto della controversia e l'avvertimento che in caso di mancata risposta entro trenta giorni o di rifiuto ciò costituirà motivo di valutazione da parte del giudice ai fini dell'addebito delle spese di giudizio."
Tu sai l'oggetto della negoziazione ed allora perché non lo dici!!!!!
"Se l'invito è accettato, si perviene allo svolgimento della negoziazione vera e propria, la quale può avere esito positivo o negativo. In quest'ultimo caso, gli avvocati designati dovranno redigere la dichiarazione di mancato accordo."
 

mandarino

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….il punto è:controparte vuole chiavi immobile (che il fratello neppure ha)e rendiconto del tempo che era amministratore sostegno(può richiederle al tribunale).Quindi conosco bene la negoziazione assistita ma in tale caso non vedo molto sensato per interesse fratello vivo aderire.vedo altresì rifiuto motivato con appunto motivazione di dover iniziare mediazione per far dichiarare nullità testamento.non trovi=
 

Luigi Criscuolo

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controparte vuole chiavi immobile (che il fratello neppure ha)e rendiconto del tempo che era amministratore sostegno(può richiederle al tribunale).
fammi capire: il fratello vivente è stato amministratore dei beni del de cuius? Allora la faccenda cambia. Il diritto del nipote di chiedere conto della amministratore di sostegno esiste perché il nipote è un erede legittimo.
Sei un pasticcione!!! Hai problemi di esposizione dei fatti. Se lavori così come esponi i problemi, poveri i tuoi assistiti. Nelle mie risposte era palese che avevo capito che l'erede universale voleva negoziare per tacitare lo zio che sosteneva la apocrificità del testamento. E tu non hai detto nulla. adesso emerge che il nipote chiama in negoziazione lo zio per chiedere conto della gestione amministrativa dei beni del de cuius.
 

mandarino

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Certo siamo d'accordo su questo.Il nipote si è sempre disinteressato del rendiconto….ora nulla c'è da nascondere per cui può andare a richiedere copia….dato che lo zio vivente non ha interesse alcuno a transare in tema di rendiconto nulla ha preso ed solo pretesto per nascondere la falsità testamento….a maggior ragione vedo:rifiutare negoziazione e procedere con mediazione per impugnazione
 

Luigi Criscuolo

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rifiutare negoziazione
è una strategia: ma il nipote può continuare su questo argomento (gestione dei beni del de cuius) perché fino a prova contraria lui è un erede legittimo. forse conviene andare e non trovare alcun accordo. Contemporaneamente portare in mediazione il nipote per ottenere la nullità del testamento in quanto apocrifo e chiedere l'indegnità (cosa, a mio parere, non facile perché occorre dimostrare che il testamento lo ha scritto il nipote).
 
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mandarino

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Ciao Luigi,sempre in riferimento al post volevo chiedere un tuo parere.l'erede essendo venuto a conoscenza di un testamento falso intende sporgere denuncia.mi chiedo:il classico termine di 3 mesi decorre anche in questo caso?inoltre viene fatta denuncia contro ignoti allegando perizia e testamento per accellerare indagini …..
 

Luigi Criscuolo

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la denuncia di testamento falso va presentato presso i Carabinieri o presso la Polizia. E' meglio farsi assistere da un avvocato in modo che il denunciante eviti di fare nomi di persone che, risultando estranee al fatto, possano a loro volta presentare denuncia di calunnia. Quindi bisogna denunciare il sospetto di falso testamento indicando solo chi è stato a scoprire il testamento. Ci penserà l'avvocato ad inoltrare presso la Procura della Repubblica la querela contro ignoti. E' un onere a carico di chi contesta la genuinità del testamento provare che la scrittura con cui è stato redatto il testamento non è quella del de cuius. Ergo, come ti avevo scritto non so quanti interventi fa, ci vuole una perizia, possibilmente giurata, di un perito calligrafo che avvalori la ipotesi di apocrificità del testamento. Siccome tutti costi saranno a carico di colui che procede, compreso la eventuale CTU, perché non prendi contatti con l'amministratore della moglie in modo da dividere le spese? perché in caso di appurata falsità del testamento la moglie avrebbe il maggior beneficio. Anche perché la moglie essendo legittimaria ha 10 anni di tempo per impugnare il testamento; cosa che il fratello del de cuius non ha (ne ha 5 mi pare), e qui mi sembra che il testamento sia stato già pubblicato: non vorrei che tu stessi "dormendo all'umido" (come si dice dalle tue parti).
E' possibile far dichiarare nullo un testamento olografo senza presentare querela e denuncia presso la Procura della Repubblica; tra l'altro i procedimenti giudiziali volti all’ accertamento della falsità del testamento devono necessariamente essere preceduti dalla Mediazione Civile, che in questo caso è obbligatoria. Questo risparmierà a chi ha falsificato il testamento, se è un erede legittimo, la dichiarazione di indegnità a succedere.
Comunque, secondo me non hai chiarito quali sono gli obiettivi del tuo assistito: se lui vuole solo la parte che gli spetterebbe in qualità di erede legittimo e se ne frega della cognata, oppure se lui vuole escludere per indegnità il nipote.
Confermo la mia sensazione che tu abbia paura a gestire la Negoziazione Assistita proposta dagli avvocati di chi ha fatto pubblicare il testamento. Insisti per andare in mediazione civile e basta. Ma datti da fare.
 
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