moralista

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Tante volte la mancanza di areazione è dovuta al posizionamento dell'immobile, anche al poco tempo chi si vive nell'appartamento, se si deve andare al lavoro la casa rimane chiusa e il poco tempo che si vive si fanno tutti i lavori che si dovrebbero fare lungo la giornata senza la regolare areazione per il ricambio d'aria, che potrebbe causare le macchie di muffa
 

Crys1983

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Intanto rinnovo i ringraziamenti a tutti perché mi siete utili...

Io questa casa ci abito da giugno e già nella camera avevo notato sotto la finestra il muro rovinato ...tipo infiltrazione o grossa umidità...(il proprietario si scuso)...

Le infiltrazioni sono sulla tromba delle scale , sia dalla parte bassa quindi, quindi sostanzialmente dove da fuori scola l'acqua e sulla parte alta dove è posizionato i tetto....
Ora non sono un esperto....ma nei miei 34 anni non è la prima casa dove abito e che frequento...anche ....

la ventilazione della casa , rispetto al comune uso potrebbe essere leggermente inferiore in quanto abito da solo e rientro a casa solo in tarda serata , perciò l'apertura e la ventilazione avviene la mattina e un poco la sera...

ma di contro dentro non ci abita nessuno e nemmeno perlopiù ci cucino...

Credo di avere la muffa sul 80\90 % della casa, compreso l'ingresso, e ogni giorno avanza sempre più....

Nel bagno la potrei capire e tollerare ....in una stanza , magari, dovuta alla posizione idem.....ma in tutta la casa , francamente, anche se fosse serrata e non abitata non mi sembra normale...poi non so....
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Dalla descrizione che fai si capisce che ci sono delle infiltrazioni che devono essere risolte con interventi di manutenzione straordinaria. La restante muffa può essere conseguente all'umidità portata dall'evaporazione dell'acqua che si disperde sulle pareti e sul pavimento dalle lesioni e/o dal vespaio mal realizzato, suppongo.
 

AlexIron

Membro Attivo
Proprietario Casa
Personalmente e se fossi al tuo posto, manderei una raccomandata al proprietario, in termini corretti ma decisi gli spiegherei la situazione (magari corredata da foto), gli chiederei di risolvere la situazione visto che era stata fatta notare anche all'inizio della locazione. Se proprio non volesse sentire e la situazione non si risolvesse a quel punto gli chiederei di risolvere il contratto e se non lo fa lo preavviserei che farei eseguire una perizia da un tecnico per poi chiedergli i danni.
Ma il tuo è un appartamento o una casa singola? Ci sono altre costruzioni simili vicino o confinanti? Potresti chiedere ai vicini se loro hanno la stessa problematica. Ti sarebbe di notevole aiuto.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
1 .Qualcuno sa la procedura o comunque l'ufficio esattoa chi chiedere l'ispezione?
io andrei al comando di Polizia Municipale competente per zona. Nella struttura troverai l'ufficio che si occupa degli abusi edilizi e che ti potrà dire se può, dietro tua segnalazione, attivarsi per eseguire un sopralluogo direttamente, oppure, se provvedono loro ad informare l' ufficio della ASL competente per zona, oppure ancora, ti dirà dove andare.
2. Se fosse considerata non idonea per abitarci, posso restarci fino che non trovo una mia nuova abitazione?
Premesso che tu occupi l'appartamento in virtù di un contratto stipulato con il proprietario di casa, nel momento in cui la ASL dichiara inabitabile la casa ai fini igienico e sanitari, il contratto diventa nullo. Tu devi metterti d'accordo con il proprietario per rimanere lo stretto necessario per trovare un'altra abitazione diciamo, 4-6 mesi dal momento in cui la casa diventa ufficialmente inabitabile.

la casa è degli anni 50
ma a quel tempo già si costruivano i muri perimetrali esterni con doppia parete e cassa vuota.
La muffa sui muri si forma perché l'aria arrivando a contatto con il muro più freddo raggiunge la temperatura di rugiada. Cioè quella temperatura per cui l'umidità in eccesso viene materializzata sotto forma di vere e proprie gocce d'acqua. E' facile vedere i vetri appannati quando l'aria raggiunge una finestra, ma quando raggiunge un muro, l'intonaco assorbe la rugiada e crea il terreno fertile per la crescita delle muffe.
Poi qui:
- Considerazioni sui muri di tamponature

Il compito dei muri di rivestimento è quello di riparare fisicamente dalle intemperie gli appartamenti ricavati nell’edificio.
Il compito delle tamponature è quello di limitare il più possibile lo scambio termico con l’esterno in modo da trattenere il calore d’inverno ed il fresco d’estate negli appartamenti.
Per questo motivo i muri di tamponatura devono essere intonacati su entrambe le facce e per renderli più performanti si usava lasciare una camera d’aria non ventilata tra loro ed i muri di rivestimento. Oggi si tende a riempire la camera d’aria con materiale isolante.
Nella intercapedine tra i due muri non ci deve essere circolazione d’aria e questo si ottiene se la distanza tra i due muri è inferiore ai 5 cm; i moti convettivi con cui circola l’aria facilitano lo scambio termico e questo praticamente annulla la funzione termica protettiva della tamponatura.
Infatti l’aria circolando potrebbe trasmettere l’umidità del muro di rivestimento alla tamponatura creando la spiacevole situazione delle macchie di umidità con relative muffe.
Il materiale con il quale sono costruiti i muri di tamponatura dovrebbe superare la “verifica di Glaser” che è un metodo grafico che permette lo studio del fenomeno della condensa all'interno di una parete costituita da uno o più strati.
Infatti se la velocità di assorbimento dell’umidità è differente a secondo degli strati componenti il muro può succedere che lo strato meno veloce crei la saturazione dello strato stesso, o dello strato che lo precede, con la conseguenza di creare delle sacche di condensa all’interno del muro medesimo, e tutto ciò avviene anche se l’aria del locale non ha raggiunto la temperatura di rugiada.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
La dichiarazione di non agibilità è di competenza del sindaco.
Anche la Carta di Identità ufficialmente è rilasciata dal Sindaco, ma a Roma, ed a Milano, formalmente la firma il Capo ufficio dell' Ufficio Anagrafe della Circoscrizione. Quindi la dichiarazione di inagibilità è senz'altro emessa a nome del Sindaco, ma la firma il Capo Ufficio della Unità Operativa Tecnica della Circoscrizione competente per territorio. La comunicazione verrà inviata al proprietario e per conoscenza anche all'inquilino, sopratutto se è stato il promotore dell'indagine che ha portato alla dichiarazione di inabitabilità. Tuttavia non ho mai visto una pattuglia della ex Polizia Municipale (ora Polizia Locale), effettuare un sopralluogo dopo 15 gg dalla notifica.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi la dichiarazione di inagibilità è senz'altro emessa a nome del Sindaco, ma la firma il Capo Ufficio della Unità Operativa Tecnica della Circoscrizione competente per territorio.
Infatti. Ma la mia era per segnalare che è il podestà (ora il sindaco), sentito l'ufficiale sanitario o su richiesta del medico provinciale (ora, l'ASL) che può dichiarare inabitabile una casa o parte di essa per ragioni igieniche o ordinarne lo sgombero.
 

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