Buongiorno a tutti. Vi spiego la mia situazione sulla quale mi trovo a prendere una decisione importante.
Ho individuato un immobile di proprietà di madre e due figlie, ottenuto per successione regolarmente accettata e trascritta.
La quota di una delle due figlie, pari a 1/6 è gravata da ipoteca derivante da fideiussione con la Banca di Roma, ora Unicredit.
I proprietari non riescono ad estinguere l'ipoteca poiché, a loro dire, Unicredit non ritrova nei loro archivi questo credito.
Hanno così deciso di ricorrere al Tribunale secondo l'art. 702 bis che li ha convocati per il 17 ottobre, col quale richiedono la cancellazione per creditore introvabile e mai intervenuto.
I miei dubbi sono molteplici:
è possibile che una banca "perda" un credito?
La strada che hanno intrapreso è percorribile e può effettivamente portare alla cancellazione dell'ipoteca?
Vi prospetto la soluzione che ho pensato:
Premesso che la suddetta ipoteca decadrà nel 2020 perché trascorreranno 20 anni,
ho proposto ai venditori di scrivere un compromesso dal notaio in cui pago la caparra e mi impegno a effettuare il rogito entro sei mesi dalla cancellazione della caparra, sia che venga estinta con sentenza del giudice, sia al decadimento dei 20 anni.
Ho chiesto inoltre di entrare in possesso anticipato dell'immobile per poter effettuare i lavori di ristrutturazione.
Vorrei sapere se tale soluzione è sicura, oppure vista la situazione complicata devo lasciar perdere.
Grazie dei vostri pareri che per me saranno molto utili.
Ho individuato un immobile di proprietà di madre e due figlie, ottenuto per successione regolarmente accettata e trascritta.
La quota di una delle due figlie, pari a 1/6 è gravata da ipoteca derivante da fideiussione con la Banca di Roma, ora Unicredit.
I proprietari non riescono ad estinguere l'ipoteca poiché, a loro dire, Unicredit non ritrova nei loro archivi questo credito.
Hanno così deciso di ricorrere al Tribunale secondo l'art. 702 bis che li ha convocati per il 17 ottobre, col quale richiedono la cancellazione per creditore introvabile e mai intervenuto.
I miei dubbi sono molteplici:
è possibile che una banca "perda" un credito?
La strada che hanno intrapreso è percorribile e può effettivamente portare alla cancellazione dell'ipoteca?
Vi prospetto la soluzione che ho pensato:
Premesso che la suddetta ipoteca decadrà nel 2020 perché trascorreranno 20 anni,
ho proposto ai venditori di scrivere un compromesso dal notaio in cui pago la caparra e mi impegno a effettuare il rogito entro sei mesi dalla cancellazione della caparra, sia che venga estinta con sentenza del giudice, sia al decadimento dei 20 anni.
Ho chiesto inoltre di entrare in possesso anticipato dell'immobile per poter effettuare i lavori di ristrutturazione.
Vorrei sapere se tale soluzione è sicura, oppure vista la situazione complicata devo lasciar perdere.
Grazie dei vostri pareri che per me saranno molto utili.