arfa

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Salve, nel 1990 i genitori di mia moglie hanno acquistato (da privato) un appartamento che hanno intestato a lei ed alla sorella (entrambe per il 50%), utilizzandolo come abitazione per il nucleo familiare, e tutt'ora ci vivono i suoi genitori.
Nel 2007 mia moglie ha acquistato un appartamento (nel comune in cui risediamo, diverso da quello in cui si trova l'immobile acquistato dai suoi genitori), usufruendo delle agevolazioni per l'acquisto della prima casa. Alcuni giorni fa, l'Ufficio delle entrate le ha chiesto la differenza del 6% sull'IVA già versata perché non avrebbe potuto usufruire di quella agevolata al 4%, in quanto già nel 1990 avrebbe usufruito delle agevolazioni per la prima casa.
Ciò che Vi chiedo è se deve necessariamente pagare o se, considerando che l'immobile cointestato con la sorella, si trova in un comune diverso e che non ne può usufruire, inquanto ci vivono i genitori, possa comunque usufruire di tale agevolazione.
 

Jrogin

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Se il per il primo acquisto ha usufruito delle agevolazioni prima casa (IVA al 4% anzichè al 10%), non ne poteva riusufruire fino a che non lo avesse alienato. Quindi purtroppo mi sembra legittima la richiesta dell'agenzia dell'entrate.
 
L

Loretta Grazia

Ospite
La pretesa dell'erario è fondata. Infatti sul rogito del secondo acquisto tua moglie ha dichiarato di non possedere in tutto il territorio nazionale alcun immobile, anche in quota, acquistato con le agevolazioni "prima casa"...e purtroppo invece ne aveva già usufruito in precedenza. Ciao, buona giornata.
 

arfa

Nuovo Iscritto
Il primo acquisto, quello effettuato dei genitori che hanno acquistato la loro abitazione intestandola alle figlie e non a loro, è avvenuto da privato e non da costruttore, pertanto, non hanno dovuto pagare l'IVA.
Il fatto che la casa sia abitata dai genitori non vale niente?
Eventualmente non si potrebbe convertire a seconda casa quella utilizzata dai genitori e non quella in cui abitiamo che stando a quanto richiesto dall'erario dovrebbe essere considerata seconda abitazione?
Ciao.
 

Jrogin

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Il primo acquisto, quello effettuato dei genitori che hanno acquistato la loro abitazione intestandola alle figlie e non a loro, è avvenuto da privato e non da costruttore, pertanto, non hanno dovuto pagare l'IVA.
Quello che ti chiede il fisco, mi sembra che sia la restituzione dei benefici ottenuti su secondo acquisto
Il fatto che la casa sia abitata dai genitori non vale niente?
Ai fini delle imposte in acquisto non vale niente.
Eventualmente non si potrebbe convertire a seconda casa quella utilizzata dai genitori e non quella in cui abitiamo che stando a quanto richiesto dall'erario dovrebbe essere considerata seconda abitazione?
Credo che ad oggi non si possa fare più niente.
Avrebbe dovuto tua moglie alienare la casa acquistata nel 1990, prima di procedere all'acquisto dell'attuale sulla quale l'Agenzia delle Entrate richiede il rimborso.
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
Alcuni giorni fa, l'Ufficio delle entrate le ha chiesto la differenza del 6% sull'IVA già versata perché non avrebbe potuto usufruire di quella agevolata al 4%, in quanto già nel 1990 avrebbe usufruito delle agevolazioni per la prima casa.
La norma sanzionatoria vale nella stessa misura anche se l'immobile è stato acquistato da privato
 

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