Però i costi in caso di subentro/voltura sono inferiori a quelli di una cessazione del contratto con successiva richiesta di attivazione di una nuova utenza.
La richiesta di attivazione di una nuova utenza, da parte di un nuovo cliente, in seguito alla cessazione del contratto del cliente precedente, che ha richiesto anche la disattivazione del contatore, è un subentro. Quindi con i costi relativi a un subentro.
 
La richiesta di attivazione di una nuova utenza, da parte di un nuovo cliente, in seguito alla cessazione del contratto del cliente precedente, che ha richiesto anche la disattivazione del contatore, è un subentro. Quindi con i costi relativi a un subentro.

Qui c'è un problema di definizione. Subentrare vuol dire, nella lingua italiana, succedere ad altri acquisendo i relativi diritti, doveri e simili. Cosa che non succede col «subentro» come interpretato dalle aziende di servizi, in quanto la richiesta di nuova attivazione implica la disattivazione del contatore e la completa chiusura del rapporto precedente.
La voltura è invece, sempre secondo il significato proprio della lingua italiana, un semplice cambio di intestazione.
Ne consegue che ciò che viene impropriamente chiamato subentro non è tale secondo la nostra lingua, bensì è semplicemente un nuovo contratto con attivazione del contatore.
 
E probabilmente nella cessazione di un contratto vi è la lettura finale con relativo costo a carico del suo titolare. Mentre nella voltura con la sottoscrizione delle parti si dovrebbe dare atto della lettura di passaggio, in modo che siano chiari i costi a carico delle parti.
 

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