Quoto al 100% quanto scritto da Marcella
Per ritornare invece al problema iniziale, credo sia giusto indagare se, malauguratamente, il genitore sia incappato in qualcosa di più grande di lui: strozzinaggio, vizio del gioco, oppure anche se è stato circuito da una donna "molto affabile" e "poco economica".
Purtroppo, dopo una certa età, ci sono persone a cui dà di volta il cervello, e malgrado si pensi che alla nostra famiglia non toccherà mai, bisogna pensare di tutto.
ma non posso esimermi dal ritornare sul "fuori argomento"
Solo perche' pur dando buoni esempi di ideali , moralita' di vita e tempo, pazienza e quant'altro ai figli si attraversa il periodo di post adolescenza prima maturita' in cui ... in controportita a sempre piu' pressanti richieste si riesce a dialogare con sempre maggiore difficolta' con chi sembra essere il detentore di tutte le verita' avendo un unica speranza (alimentata da timidi spiragli comportamentali) che l'affrontare difficolta' sul lavoro con le amicizie e altro smussino ed ammorbidiscono i caratteri e le opinioni/idee cosi' cristallinamente opposte a quelle dei genitori.
Questo periodo trovo che serva per far focalizzare ai genitori che giustamente i figli sono un'entita' pensante che in questo periodo della loro vita sono superbamente critici verso i genitori e boccaloni verso amici e chiunque altro esprima opinioni
Questa presa di coscenza da parte dei genitori penso serva anche per invogliarli a fare un bilancio della propria esistenza e nel momento in cui ci si accorge di tendere (esagerando) all'annullamento della priopria vita per seguire ad oltranza i figli occorra darsi una tregua pensando (senza perdere di vista la situazione) un po a se stessi aspettando che i tempi maturino.
Il pensare un po a se stessi dopo una mezza vita passata tra casa, lavoro, scuola, hobby dei figli, ecc puo' cominciare con qualche cenetta al sabato sera con la moglie (invece di stare in pena ad aspettare i nottambuli diciannovenni) tanto esistono i cellulari.
Il pensare a se stessi potrebbe continuare quando i figli si sono sistemati con lavoro e famiglia , non sperperando tutto "il proprio" patrimonio , ma vendendo qualche terreno per fare investimenti diversi in sogni nel cassetto mai realizzati che posssono essere una crociera come l'apertura di una attivita' o lo svolgimento di un'hobby mai confessato
Ecco perche' mi trovavo in disaccordo con il breve pensiero lapidario di ALLEN circa l'obbligo morale indiscutibile di pensare e vivere solo per i figli, un po di sano egoismo e' salubre anche per i figli che devono cominciare a camminare da soli.
Questo lo dico anche come figlio perche' dopo una vita di sacrifici desidererei vedere i miei genitori (generazione che ha dato molto con difficolta' maggiori alla nostra e a quelle future) godersi un po' di piu' la loro vecchiaia.
Cordiali saluti Marco
