ninetto

Membro Attivo
intanto voglio ringraziare Jrogin per la sua disponobilità e per quel sorriso con cui arriva sul mio pc, ho capito che la legge in questo caso, salvo che un padre non sia fuori di testa, lascia al genitore libero arbitrio di prediligere un figlio anche solo per simpatia.Secondo me, non sto quì a motivare le ragioni, è sbagliato.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Non riesco a capire perchè secondo te tuo padre non potrebbe disporre dei suoi beni. Potrebbe aver avuto bisogno di cure o altro di cui non ha ritenuto opportuno informarti o potrebbe essersi semplicemente goduto quanto di sua proprietà, è ormai finita l'epoca in cui i genitori ritengono di doversi sempre e comunque sacrificare per i figli, l'unica cosa di cui puoi cercare di appurare e che non si venga a trovare in una posizione economica precaria e quindi a gravare sulla tua famiglia. per il resto io ho già cominciato a pensare di non aver sul patrimonio di mio padre più diritti che su quello di mia figlia.
 

Allen

Nuovo Iscritto
L'obbligo è morale. Che vivo a fare se non per i miei figli, se non per mandarli a scuola, se non per lasciargli qualcosa da cui partire per avere una vita serena ed è una cosa che mi riempe la vita non lo sento un sacrificio. Altrimenti se uno non se la sente di fare il padre o la madre può benissimo non fare figli, così non ha obblighi e spende solo per se stesso.
 

marcella

Membro Attivo
Potresti fare un'indagine per capire dove vanno a finire i soldi, non perchè non abbia diritto a spenderseli come vuole, ma per come ha detto Leometra, potrebbe essere incappato in una situazione "difficile da spiegare ai figli".
auguri
 

Marco Costa

Membro dello Staff
Salve, rispondendo ad ALLEN
Che vivo a fare se non per i miei figli,

Sicuramente VIVO e ... vivo per la mia famiglia compresi i figli ... ma senza annullarmi totalmente specialmente di fronte a figli troppo invadenti, un po' fannulloni, oppure venali o semplicemente con idee diverse dalle mie o che sin da piccoli hanno fatto valere ogni loro sacrosanto diritto alla liberta' (anche di sbagliare) incuranti delle esperienze che gli si volevano tramandare anche dopo aver cozzato contro la loro infantile saccenza

I figli non sono DEi scesi in terra sono uomini e come tali possono avere anche difetti o idee divergenti dai padri e dai nonni, quindi anche padri e nonni devono avere un minimo di diritto di poter agire liberamente e disporre di quanto di loro proprieta' (se non circuiti da estranei) ;) ;)
 

Allen

Nuovo Iscritto
specialmente di fronte a figli troppo invadenti, un po' fannulloni, oppure venali o semplicemente con idee diverse dalle mie o che sin da piccoli hanno fatto valere ogni loro sacrosanto diritto alla liberta' (anche di sbagliare) incuranti delle esperienze che gli si volevano tramandare anche dopo aver cozzato contro la loro infantile saccenza

E' vero, hai ragione, spero come padre non mi accada mai. Sono sicuro dei valori che insegno ai miei figli, speriamo che li recepiscano bene perchè vivono in una società che ne ha ben pochi.
 

marcella

Membro Attivo
Se vogliamo fare un trattato sui figli... bhè, penso che almeno una volta ci siamo passati un pò tutti, da libertini, saccenti, scadenti, fannulloni, pretenziosi, e chi più ne ha più ne metta.
Trovare il giusto equilibrio per una retta educazione è un'impresa molto ardua, che spetta soprattutto ai genitori e che non sempre ci azzeccano, in quanto anche loro sono esseri umani, ma quello che più fa sorridere e paura nel contempo, è il fatto che molti di questi genitori pensano di poter insegnare i giusti valori ai propri figli senza: umiltà, amore ed in particolare senza dare il buon esempio. Ricordiamoci che chi semina male raccoglie male, un giorno anche quel genitore che avrà goduto egoisticamente spendendo anche il necessario per sè e per i figli, si ritroverà pagato con la stessa moneta.
I genitori inoltre è vero che sono i responsabili in primis, ma poi, dopo la famiglia, c'è la società, inutile lamentarsi di un mondo che va male se noi TUTTI per primi non diamo il buon esempio, soprattutto ai giovani.
Se ad esempio un giovane fa una manovra strana per strada, la risposta è sempre l'aggressività e l'offesa come minimo verbale. Tutti contro tutti, non si sopporta più nessuno e tutto è dovuto. Questo è lo slogan che impera nell'immaginario collettivo.
Per ritornare invece al problema iniziale, credo sia giusto indagare se, malauguratamente, il genitore sia incappato in qualcosa di più grande di lui: strozzinaggio, vizio del gioco, oppure anche se è stato circuito da una donna "molto affabile" e "poco economica".
Purtroppo, dopo una certa età, ci sono persone a cui dà di volta il cervello, e malgrado si pensi che alla nostra famiglia non toccherà mai, bisogna pensare di tutto.
 

Marco Costa

Membro dello Staff
Quoto al 100% quanto scritto da Marcella
Per ritornare invece al problema iniziale, credo sia giusto indagare se, malauguratamente, il genitore sia incappato in qualcosa di più grande di lui: strozzinaggio, vizio del gioco, oppure anche se è stato circuito da una donna "molto affabile" e "poco economica".
Purtroppo, dopo una certa età, ci sono persone a cui dà di volta il cervello, e malgrado si pensi che alla nostra famiglia non toccherà mai, bisogna pensare di tutto.

ma non posso esimermi dal ritornare sul "fuori argomento"
Solo perche' pur dando buoni esempi di ideali , moralita' di vita e tempo, pazienza e quant'altro ai figli si attraversa il periodo di post adolescenza prima maturita' in cui ... in controportita a sempre piu' pressanti richieste si riesce a dialogare con sempre maggiore difficolta' con chi sembra essere il detentore di tutte le verita' avendo un unica speranza (alimentata da timidi spiragli comportamentali) che l'affrontare difficolta' sul lavoro con le amicizie e altro smussino ed ammorbidiscono i caratteri e le opinioni/idee cosi' cristallinamente opposte a quelle dei genitori.
Questo periodo trovo che serva per far focalizzare ai genitori che giustamente i figli sono un'entita' pensante che in questo periodo della loro vita sono superbamente critici verso i genitori e boccaloni verso amici e chiunque altro esprima opinioni
Questa presa di coscenza da parte dei genitori penso serva anche per invogliarli a fare un bilancio della propria esistenza e nel momento in cui ci si accorge di tendere (esagerando) all'annullamento della priopria vita per seguire ad oltranza i figli occorra darsi una tregua pensando (senza perdere di vista la situazione) un po a se stessi aspettando che i tempi maturino.
Il pensare un po a se stessi dopo una mezza vita passata tra casa, lavoro, scuola, hobby dei figli, ecc puo' cominciare con qualche cenetta al sabato sera con la moglie (invece di stare in pena ad aspettare i nottambuli diciannovenni) tanto esistono i cellulari.
Il pensare a se stessi potrebbe continuare quando i figli si sono sistemati con lavoro e famiglia , non sperperando tutto "il proprio" patrimonio , ma vendendo qualche terreno per fare investimenti diversi in sogni nel cassetto mai realizzati che posssono essere una crociera come l'apertura di una attivita' o lo svolgimento di un'hobby mai confessato

Ecco perche' mi trovavo in disaccordo con il breve pensiero lapidario di ALLEN circa l'obbligo morale indiscutibile di pensare e vivere solo per i figli, un po di sano egoismo e' salubre anche per i figli che devono cominciare a camminare da soli.
Questo lo dico anche come figlio perche' dopo una vita di sacrifici desidererei vedere i miei genitori (generazione che ha dato molto con difficolta' maggiori alla nostra e a quelle future) godersi un po' di piu' la loro vecchiaia.
Cordiali saluti Marco ;)
 

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