Giuggiu

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Proprietario Casa
Ciao a tutti,

mi sono iscritta per richiedere il vostro supporto in quanto mi trovo in una situazione (per me che non sono del mestiere) un po' complessa.

Vorrei acquistare un appartamento che mi piace molto, ma ho dovuto rimandare la firma del preliminare perchè sembrano esserci delle non conformità catastali.

In particolare, quella più lampante, riconosciuta anche dal venditore (società costruttrice) è data dal fatto che nel soppalco, che è assolutamente abitabile, è presente un bagno che in planimetria viene rappresentato come ripostiglio. Il venditore mi dice che c'è l'abitabilità, l'altezza media del bagno è di 2,26 m, è finestrato, quindi non dovrebbero esserci problemi per effettuare il cambio di destinazione d'uso. Preferisco comunque che prima sia verificata la possibilità di sanare la situazione.

Mi viene però anche un altro dubbio: nella planimetria l'ingresso è posto al piano terra, nell'androne comune, da cui si accede poi ad una scalinata privata in cui vi è un'altra porta di accesso all'appartamento. In planimetria è quindi disegnata una sorta di parete sottile che precede la scalinata: dico "parete sottile" perchè il venditore mi ha detto che dovevano effettivamente costruire una parete in uglass. Allo stato di fatto questa parete di uglass non è stata fatta, quindi dall'androne si prendono le scale e si arriva direttamente a quello che è il reale ingresso dell'appartamento.
Non essendo quella disegnata in planimetria nell'androne una vera e propria parete, può essere considerata anche questa una non conformità da sanare? Oppure, come mi dice il venditore, la parte dell'ingresso è in regola anche senza la parete in uglass?

La mia preoccupazione è più che altro per la perizia che verrà fatta dalla banca che dovrò pagare a spese mie in ogni caso. So che eventualmente c'è la possibilità di fare una sanatoria in corso di vendita (a carico del venditore) ma vorrei capire quante sono le situazioni da sanare.

Grazie
 
La condizione "sine qua non" è che la rappresentazione indicata nella planimetria catastale, oltre che rappresentare lo stato dei luoghi, corrisponda a quello previsto dal progetto approvato. In alternativa è sufficiente inoltrare una variante in corso d'opera. Gli interventi per regolarizzare la pratica sono una formalità dal costo irrilevante. Ovviamente la planimetria catastale deve essere perfettamente rispondente al progetto approvato e quindi al "realizzato".
 
La condizione "sine qua non" è che la rappresentazione indicata nella planimetria catastale, oltre che rappresentare lo stato dei luoghi, corrisponda a quello previsto dal progetto approvato. In alternativa è sufficiente inoltrare una variante in corso d'opera. Gli interventi per regolarizzare la pratica sono una formalità dal costo irrilevante. Ovviamente la planimetria catastale deve essere perfettamente rispondente al progetto approvato e quindi al "realizzato".
Se fosse necessario dover regolarizzare le due situazioni (bagno in soppalco e ingresso), sa indicarmi quali potrebbero essere le tempistiche?
 
E' necessario consultare il progettista per capire se sia necessario presentare un progetto in accertamento di conformità o una variante in corso d'opera. Entrambe le pratiche essendo esclusivamente burocratiche dipendono dall'irregolarità da sanare.
 
Preferisco comunque che prima sia verificata la possibilità di sanare la situazione.
Consulta un tecnico, che valuterà là conformità catastale e urbanistica, e ti saprà dire se è possibile regolarizzare il tutto, con che spesa e in quanto tempo.
Bagno con altezza 2,26 ? L’altezza minima dovrebbe essere 2,40, salvo situazioni specifiche …
 
Consulta un tecnico, che valuterà là conformità catastale e urbanistica, e ti saprà dire se è possibile regolarizzare il tutto, con che spesa e in quanto tempo.
Bagno con altezza 2,26 ? L’altezza minima dovrebbe essere 2,40, salvo situazioni specifiche …
Il tecnico di mia fiducia effettivamente è la parte venditrice stessa...infatti è stata questa stessa persona a dirmi che essendo il bagno con un'altezza minima di 2,26 m sarebbe stato possibile sanare la situazione (mi è stato detto che per essere in regola il minimo è stato portato a 2,20). Occorre però sentire il parere del comune in merito al regolamento urbanistico edilizio mi sembra di aver capito (scusate ma capisco poco di queste cose)
 
che io sappia un bagno per essere chiamato tale deve avere altezza 2,40, se poi si vuole accettare un servizio che si chiama ripostiglio, non sarà in regola ma potrebbe anche essere usato, il problema del tecnico della banca esiste ma non tutti sono tanto pignoli da andare a segnalare difformità che hanno scarsa rilevanza, certo che se tutto venisse regolarizzato i problemi non ci sarebbero
 

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