griz

Membro Storico
Professionista
se sei procuratore puoi vendere, se non pattuite un prezzo per la quota di tuo padre lui potrà sempre rivalersi su di te pretendendo una parte, se lui intende non ricevere nulla, pattuite una quota minima che poi ti dimenticherai di corrispondergli e che lui non ti chiederà e che se ti chiederà potrai tranquillamente riconoscergli. In fondo, oggi, vendere un immobile non è un'impresa facile e il tuo impegno può essere riconosciuto discrezionalmente. Tutto questo se non hai fratelli o madre, altrimenti fai un'operazione trasparente e riconosci a tuo padre la su aparte
 

sardasalata

Membro Junior
Professionista
Se tuo padre intende regalare la sua quota dell'immobile, deve fare una donazione. Che, non essendo di modico valore, deve essere fatta per atto pubblico, sotto pena di nullità.

Quoto Nemesis. Se l'intento è solo quello che tuo padre voglia "regalararti" la sua quota, e tu pensi che vivrai lì nei prossimi dieci anni, la migliore strada è la Donazione.

Cambia il discorso se l'intenzione è quella di "regalarti" il 50% ma tu hai intenzione di vendere il bene, in quanto potrebbero esserci intoppi su erogazioni mutuo per i futuri acquirenti, vista la provenienza donativa.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Anche l'avvocato mi aveva consigliato questa strada.
in pratica tu sei procuratore e nello stesso tempo acquirente ma trattandosi di una compravendita ci deve essere un minimo passaggio di denaro altrimenti emerge l'inghippo.
Se tuo padre non vuole soldi la strada da percorrere è quella della donazione sempre che tuo padre non abbia altri figli e donando a te la sua parte di casa non intacchi la quota legittima degli altri figli.
 

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