basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Che significato ha la annotazione/dicitura " in regime di comunione dei beni" associata alla quota di titolarità?

Sarei curioso di conoscere la interpretazione di 3 diverse situazioni, in riferimento a due coniugi.
Titolarietà espressa nelle risultanze catastali. Quale quota IMU a M, e quale a F?

1) Proprietà 1/2 in regime di comunione dei beni sia in visura di M che di F

2) M-Proprietà per 1/1 in comunione dei beni:

3) F-Proprietà per 1/2 + proprietà x 1/2 in regime di comunione dei beni.

1) Nel primo caso non sorgono dubbi: IMU al 50% ciascuno
2) Nel secondo caso prevale IMU di M al 100%, o prevale la presunzione di comunione del bene (come pare nelle successioni) quindi ancora 50% ciascuno?
3) Qui IMU al 100% ad F, o bisogna operare come se fosse 50%+25% ?

Se ad un immobile è specificata la dizione "in comunione dei beni", il medesimo immobile dovrebbe comparire anche nella partita del coniuge?
 

vittorievic

Membro Senior
Proprietario Casa
Che significato ha la annotazione/dicitura " in regime di comunione dei beni" associata alla quota di titolarità?
secondo me significa che il titolare ha acquistato l'appartamento, o parte di esso, ha rogitato solo lui, ma essendo sposato con regime fiscale di comunione dei beni, per alienare la casa occorre il consenso dell'altro coniuge.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Quindi non ha influenza sulla soggettività IMU ? Ho posto tre situazioni per cercar di far capire il dubbio.

Ma Il caso reale di una mia parente è in pratica il terzo: e la risultanza catastale in effetti non sarebbe aggiornata: in occasione della separazione dal marito, ha rilevato la metà dell'ex consorte, e credo quindi a questa metà si riferisca la piena proprietà del 1/2 senza specificazione di regime.

Rimane poi la seconda posizione, sempre per il medesimo identificativo catastale, che appare con la dicitura 1/2 "in regime di comunione", anche se c'è stato addirittura il divorzio.
Mi sono chiesto quindi se debba essere fatta una pratica catastale di rettifica, anche per quella sua posizione originaria.

C'è inoltre una seconda questione che ha dato origine alle mie domande: gli è stata notificata una cartella di pagamento per insufficiente versamento IMU proprio per quell'immobile: ora lei non si è mai occupata direttamente delle questioni fiscali e si appoggia ad un commercialista.
Tutto è possibile ma che questo sbagli a calcolare gli importi IMU dovuti, cosa che ritengo molto semplice, mi è parso strano, a meno che sia possibile interpretare la situazione di quella metà, come se fosse a sua volta da ripartire con chi era in comunione. Per altro ho verificato che ad oggi l'immobile è presente solo nella visura della mia parente.
 

griz

Membro Storico
Professionista
il caso della tua parente meriterebbe un allineamento dell'intestazione che sicuramente risale ad una fase della separazione e non è mai stata completata, oggi la proprietà è piena
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
il caso della tua parente meriterebbe un allineamento dell'intestazione che sicuramente risale ad una fase della separazione e non è mai stata completata, oggi la proprietà è piena
Certo. Strano che non sia stata allineata da chi ha volturato la metà del coniuge. Ma magari nessuno ci ha pensato.

Quello che mi chiedevo invece è se tale situazione possa essere letta dal commercialista (non credo da Agenzia delle Entrate) in modo errato, ed abbia quindi calcolato l'IMU solo al 75%: non conosco i valori assoluti, altrimenti avrei potuto verificarlo direttamente.

Dalle vs risposte concluderei che al di la della "pulizia" dell'intestazione, tale rappresentazione coincide comunque con la piena proprietà, e non ha conseguenze.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto