uva

Membro Storico
Proprietario Casa
rattenere la cauzione autonomamente ti metterebbe dalla parte del torto.
Questo è vero.
Però a me come proprietaria non è mai successo che un inquilino mi abbia fatto causa se ho trattenuto il deposito cauzionale a compensazione del fatto che lui sia inadempiente nel rispettare il termine di preavviso.
Se l'inquilino è palesemente dalla parte del torto, in genere se ne va senza recriminazioni.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
E di grazia ...trovami l'elenco, se mai esiste un testo di Legge che li precisa, di questi "gravi motivi" ...perchè nella genericità del "titolo", io ribadisco che un Giudice può ammettere talmente tante cose che di fatto qualsiasi "pretesto" sarebbe valido.
Non esiste nemmeno "onere" di spiegare le eventuali ragioni oggettive (fatti) ma invece restano a carico del locatore dimostrarne l'insusistenza/invalidità qualora intenda citare in causa.

Premetto che tutta la famiglia andrà ad abitare insieme alla figlia incinta ed al futuro genero (totale 5 persone miei inquilini + futuro genero + futuro nascituro). Non si tratta quindi di recesso per gravi motivi in quanto il contratto è stipulato con padre e madre non con la figlia incinta

Qui l'inquilino può addure ben più di un "motivo":

-necessità di maggiori spazi abitativi per allargamento della famglia
-problemi economici dovuti all'aumento dei componenti
-necessità di vicinanza per questioni di "salute" od opportunità
...

Per le locazioni ad uso abitativo...la bilancia pende ancor più che in quelle ad uso diverso...e i Giudici ci aggiungono del proprio.

Per contro nessun "grave motivo" (pretesto/presuntoo reale) sarebbe ammesso per il locatore...nemmeno apposita clausola inserita in contratto (Nulla).
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
E di grazia ...trovami l'elenco, se mai esiste un testo di Legge che li precisa, di questi "gravi motivi"
Ciò non fa diventare vera la tua affermazione "non servono "gravi motivi" all'inquilino". Occorre che i gravi motivi ci siano, come accertati dal giudice.
In mancanza dei gravi motivi, se il contratto non prevede la facoltà di recedere in ogni tempo, il conduttore dovrà attendere la scadenza contrattuale.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Rispetto a quelli che vengono accettati come tali da un Giudice.

E' "motivo grave" se il cane del vicino abbaia...Cass. sent. n. 12291/14 del 30.05.2014

Quindi io non mi sognerei mai di intraprendere causa ...ma evidentemente tu, forte della tua "interpretazione legale" delle norme, preferiresti proseguire per 10 anni come i malcapitati citati giunti fino al 3° grado per una questione di poco oltre 3.000 Euro.
Ne avranno spesi ben oltre il triplo nel frattempo.

Se vuoi offrirti "pro bono" e sollevando da qualsiasi ulteriore costo @fedeva55 ...credo non avrà nulla da obbiettare se voi provare a "perseguire" il suo prossimo ex inquilino.

Io le suggerisco di trovare un accordo bonario... e un altro locatario.
 

MrHard

Membro Junior
Proprietario Casa
La prima cosa da capire è la natura del deposito cauzionale in un contratto di fitto. Il deposito cauzionale è una somma di danaro, diversa ed ulteriore rispetto a quella costituente il canone locatizio, versata dal conduttore al locatore all'atto della stipulazione del contratto di locazione, a garanzia dell'adempimento di tutte le obbligazioni poste a carico del conduttore. Inoltre in relazione al preavviso se non diversamente specificato sia in presenza che in assenza di gravi motivi è sempre di 6 mesi. A volte nei contratti vi è la dicitura "senza preavviso" in caso di gravi motivi. Quindi nel caso in esame appare chiaro che il proprietario è nel diritto di trattenere il deposito cauzionale a parziale ristoro del danno subito, anche perchè in assenza di preavviso il conduttore dovrebbe al locatore 6 mensilità a patto che il locatario ricorra ovviamente al giudice e dimostri che per 6 mesi non ha affittato l'immobile. Purtroppo tale diritto va provato davanti ad un giudice, in pratica il proprietario dell'immobile non può trattenere di sua autonomia il deposito cauzionale ma deve sempre essergli attribuito dopo aver fatto ricorso. C'è un solo caso stabilito dalla giurisprudenza che rende lecito il trattenimento del deposito cauzionale senza far ricorso ed è quello che l'inquilino non abbia pagato uno o più canoni di affitto. Comunque nel caso in esame, mi sembra del tutto infondato perchè mi pare che l'inquilino non abbia avanzato alcuna richiesta di restituzione del deposito cauzionale.
 

fedeva55

Membro Attivo
Proprietario Casa
No no la sta richiedendo. Siamo un po' in discussione. Il contratto che abbiamo sottoscritto recita "il deposito cauzionale viene reso al termine della locazione previa verifica sia dello stato dell'unità immobiliare sia dell'osservanza di ogni obbligazione contrattuale". Nel caso specifico doveva provvedere alla stipula di una assicurazione per responsabilità civile contro terzi e per rischi da incendio e scoppio (scoperto lunedì scorso che non è mai stata fatta). Mi sembra che questa non sia stata una clausola rispettata. Oltre a questa nessuna raccomandata di avviso del recesso, stabilita per contratto almeno sei mesi prima. Altra obbligazione contrattuale disattesa. Mi sembra che l'importo cauzionale mi spetta.
 

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