Chiacchia: Ah Ah. Se la "burocrazia" fosse semplice e lineare cosa farebbero in giro questi stuoli di avvocati, tecnici (sottoscritto compreso), ragionieri, ecc. ecc. Perchè dal primo sett 1967? perchè dal 1942 al 1967 per costruire un immobile serviva la "licenza" ( visto il pagamento dell'IGE ... ecc." ) dopo quella data si erige per "concessione" ... praticamente è stato abolito il "diritto" di costruire ma lo stesso è diventata ("generosamente") una semplice "concessione" che può essere dichiarata decaduta ... per ... e seguono le motivazioni. E' la democrazia, no?
 
il monolocale a norma deve essere 28 mq compreso il bagno ed è perfettamente utilizzabile organizzandolo con criterio e gestendo anche una zona cottura cibi (cucina)
La Cina si avvicina sempre di più!
Mi figlia, nella città dove lavora, abita in affitto in un monolocale di 28 mq. dichiarati sul contratto.... in realtà i 28 mq. comprendo il terrazzino, che da solo è più grande del bagno e angolo cucina messi insieme, per cui lo spazio effettivo abitabile è molto meno.
Personalmente quando ci vado mi sento un po' "soffocare", ma ci sta tutto quello che serve. E tutto è comodo, a portata di mano :risata:
Per fortuna però c'è la casa di mamma e papà dove lasciare quello che non è essenziale.....
 
Mi figlia, nella città dove lavora, abita in affitto in un monolocale di 28 mq. dichiarati sul contratto.... in realtà i 28 mq. comprendo il terrazzino, che da solo è più grande del bagno e angolo cucina messi insieme, per cui lo spazio effettivo abitabile è molto meno.
Ovviamente, (siccome non le piace il baccano) vive da sola.
 
Prima del 1967 non era richiesta la licenza edilizia: era un optiona! Cagliari la richiedeva dopo il '62.
non è propriamente vero.
In base all’ epoca e localizzazione della costruzione, e salvo diverse previsioni più restrittive dei regolamenti edilizi:
- ANTE 1942 – occorre verificare i previgenti obblighi di licenza edilizia o nulla osta eventualmente prescritti da regolamenti locali o edilizi, anche se precedenti alla L. 1150/42 e alla Costituzione (Cons. di Stato n. 1996/2017);
- DAL 1942 AL 1967 – all’interno dei centri abitati interventi eseguiti in assenza di licenza o difformità da essa: non sono legittimi;
- DAL 1942 AL 1967 – all’esterno dei centri abitati interventi eseguiti in assenza di licenza o difformità da essa: sono legittimi, salvo diversa regolamentazione edilizia/locale;
- DAL 1967 AD OGGI – in tutto il territorio comunale interventi eseguiti in assenza di titolo o difformità dal esso: non sono legittimi
 
Mio padre, geometra professionista dal 23/07/49, siccome ha fatto nascere un nuovo quartiere a Selargius in contestazione con il Sindaco, ingegnere, che aveva proprietà ed interessi sul versante opposto, ha dovuto operare contro la sua volontà. Presentava regolarmente il progetto al comune con la relativa richiesta di licenza edilizia e poi trascorso il termine per la risposta, credo almeno un mese, faceva pagare il dazio e dopo avere comunicato l'inizio dei lavori procedeva. Più volte sono arrivati in cantiere i carabinieri, ma si sono dovuti rassegnare perché, mio padre era molto preparato e combattivo: anche lui era un vecchio ufficiale d'artiglieria.
 
vecchia barzelletta che mi aveva raccontato mio padre. Temporalmente va posizionata negli anni '50. Mi scuso se urto qualche sensibilità.
Un tecnico presenta in comune un progetto per una palazzina su più piani. Il tecnico del comune si accorge che mancano totalmente i bagni e chiede spiegazioni.
Il progettista dice:
al primo piano mettiamo dei contadini, che vanno a farla in campagna;
al secondo degli americani, che fanno tutto in scatola;
al terzo dei comunisti, che tengono sempre duro;
al quarto dei democristiani, che non fanno mai niente.
....... anche i bagni non servono ........
 
Caro "chiacchia" son d'accordo che le diciture negli atti lasciano spesso ... a desiderare; vero, non ha senso, ma in questo paese "democratico" è stata promulgata una Legge così. Una delle tante ... così. Molti non sono d'accordo, restano perpelssi o peggio .... qualcuno scrisse in passato : " ... così è, se vi pare!"
 
Tutti a dire come sia ovvio "che la casa deve avere una cucina!"... "e' ovvio!"

Ma stranamente nessuno ad indicare uno straccio di legge nazionale che la imponga...

E sapete perche'?
Sopresona: nell'ordinamento Italiano non vi e' l'obbligo di cucina bensi' quello di avere una camera di minimo 9 metri quadri ed UN SOGGIORNO di minimo 14.

I monolocali possono avere tutto nello stesso localese di dimensione pari ad almeno 28mq, bagno escluso.

Non e' menzionato l'obbligo di cucina nel D.M. sanita' 5 luglio 1975 (art. 1, 2 e 3) ne in altre leggi nazionali.

Un caro saluto, popolo di architetti!
 
osa farebbero in giro questi stuoli di avvocati, tecnici
Ma guarda che io nella mia vita mi sono diplomato poi mi piaceva riparare le TV e ho fatto un corso per specializzarmi su di esse poi le valvole sono passate e da li ho cambiato vari indirizzi dall'elettronica di protezione a quella delle trasmissioni e anche quella medicale e ancora sto cambiando perché mi piace imparare cose nuove, sempre elettronica è ma nuovi apparecchi ecc. anche voi professionisti del vostro campo sicuramente avreste altri approfondimenti che vi porterebbero nuovo lavoro e sicuramente più costruttivo. Oggi si sente parlare l'Europa che vuole togliere i camini le stufe ecc. per fare andare tutto a energia elettrica, ma questa energia da dove la prendono? quella green? ma non basta e poi gli aerei come li fanno volare con la prolunga? e le navi idem? le leggi dovrebbero essere poche e chiare senza paroloni da cercare su i vocabolari che manco si trovano
 

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