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Siamo una coppia che convive oramai da 15 anni ca. e abbiamo avuto una figlia di 8 anni dalla ns unione, e prima del 2010 abbiamo convissuto nella mia casa di proprietà con sua figlia avuta dal 1° matrimonio, di seguito abbiamo deciso di cambiare abitazione e ci siamo traferiti nel 2010 nella nuova abitazione, non potendo più intestarmi casa causa problemi fiscali, abbiamo deciso assieme di intestarle l'intera abitazione e io figurante come garante pagando il mutuo, questo anche per dimostrarle il mio amore dato che lei dal 1° matrimonio ha dovuto lasciare l'abitazione dove viveva con sua figlia.
Purtroppo, con sua figlia non è mai corso buon sangue per motivi vari, anche perché sua mamma non ha mai accettato che io potessi educare sua figlia, specie in contesto di disaccordo con le decisioni di vita quotidiana, sino a quando ora essendo maggiorenne dopo l'ennesima lite, la figlia si esprimeva che tanto la casa è di sua madre e che sarei io a dover sloggiare.... studente universitaria senza occupazione...
Ma a parte ciò, dato che sono il garante e pago il mutuo dal 2010 e avendo acquistato casa totalmente con denaro che io ho messo a disposizione, sia dalla vendita della precedente casa e accendo un mutuo nuovo intestando come spiegato... Volevo sapere che diritti ho come garante e se eventualmente posso, su richiesta alla convivente, intestare la proprietà a ns figlia avuta dalla ns unione e ai miei precedenti figli avuti dal mio 1° matrimonio escludendo sua figlia, anche perché lei comunque si ritrova già futura ereditiera di un appartamento che le lascerà suo padre essendo figlia unica, e altre proprietà.
Attendo risposte, grazie.
 
Credo proprio che tu abbia peso ogni diritto. Hai venduto la tua casa ed hai contribuito ad acquistare la nuova casa intestandola alla tua compagna. Purtroppo non ti sei tutelato in alcun modo. Puoi solo costringere la tua compagna a farti un atto se vuole che continui a pagare il mutuo. Purtroppo lei deve rendere garantire la legittima ai figli, compresa quella di primo letto.
 
la figlia si esprimeva che tanto la casa è di sua madre e che sarei io a dover sloggiare
questo è un vezzo di tutti i figli: considerare già proprie le proprietà dei genitori. Non sanno che fino all'ultimo il destino cinico e baro può riservare delle amare sorprese da portarli alla più conveniente rinuncia all'eredità dei genitori.
Che tu debba sloggiare da casa lo deve dire solo la tua compagna non certo la di lei figlia di primo letto.
Tieni presente che gli stessi diritti sulla casa li può accampare anche la figlia tua e della tua compagna.
Penso che la cosa migliore sia da chiarire tra te e la tua compagna: se lei appoggia sua figlia fai le valige, chiudi il portafoglio, e sopporta tutte le conseguenze di questo gesto perché tu sei garante per la tua compagna. Quindi, prima di fare tutto ciò, fai sparire tutti i liquidi, traferisci le proprietà a tua figlia, in modo da restringere l'attaccabilità della banca creditrice al tuo patrimonio. Considera anche che l'ex marito della tua compagna potrebbe intervenire finanziariamente, se ancora in buoni rapporti, e più diligentemente acquisire con pochi soldi la nuda proprietà della casa (che non pagherebbe alla ex moglie), subentrando nel mutuo e lasciando l'usufrutto alla ex moglie.
In alternativa devi sposare la tua compagna, insistere sulla comunione dei beni, entrare nel mutuo in qualità di coniuge, continuare a pagare il mutuo con metodi tracciabili in modo che dalla data del matrimonio in avanti tu possa ambire ad avere parte della proprietà della casa.
 

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