Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
beh sia io che lei lavoriamo fissi, sia io che lei abbiamo un'appartamento. L'appartamento però in questione è il mio (e di mia MADRE)

Non si comprende se poni una domanda a scopo preventivo o cerchi una giustificazione per quanto hanno sentenziato.
Parimenti non hai spiegato tanti altri particolari:
-gia fatta la separazione?
-con "addebito" per qualcuno dei due oppure "consensuale"?
-quanti anni ha il figlio e da quanto vivete nella casa
-prima scrivi di tua madre...poi che è anche tua!!!
-tua madre dove risiede

Le risposte possono variare in funzione della descrizione.
 

fasa78

Membro Attivo
Impresa
Ciao Dimaraz, hai detto giusto ...domanda a scopo preventivo

- la casa è 50% mia e 50% di mia madre... tuttavia poniamo anche il fatto che la casa diventasse al 100% mia a breve giro , e a mia madre per questione di tasse gli intesto un'altro appartamento nulla a che vedere con quello in cui vive il figlio.

- mia madre risiederebbe (tenendo conto del 1' caso) nella stessa casa al pianto terra, io al 1' piano con la mia compagna e figlio (non siamo sposati)

- come dicevo essendo una domanda a scopo preventivo consensuale o giudiziale non avrei idea. Sta il fatto che mi baso anche su quanto è successo davvero ad un mio collega, ovvero Lei per i sui "sfizi" ha voluto lasciarlo... ed è stata pure premiata con la casa acquistata da lui , dovendo contribuire per 400 euro al mese al mantenimento al figlio. Ora non vorrei venisse interpretato male , a mio figlio ci tengo quindi problemi nel mantenimento non ci sono. Era solo il contesto generale , ovvero la compagna che si "appropria" della casa.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
La convivenza di fatto è un nuovo istituto, introdotto dalla Legge 76 del 2016 sulle Unioni Civili, e vale per le coppie omo ed etero. O meglio, come dice la norma: «tra due persone maggiorenni unite stabilmente da legami affettivi di coppia e di reciproca assistenza morale e materiale, non vincolate da rapporti di parentela, affinità o adozione, da matrimonio o da un'unione civile».
È possibile formalizzare davanti alla legge una convivenza di fatto effettuando una dichiarazione all’anagrafe del Comune di residenza.
I due conviventi dovranno dichiarare all’ufficio anagrafe di costituire una coppia di fatto e di coabitare nella stessa casa.
La dichiarazione potrà essere sottoscritta di fronte all’ufficiale d’anagrafe o inviata tramite fax o per via telematica. I dichiaranti potranno in questo modo ottenere il certificato di stato di famiglia.
Con il contratto di convivenza, vengono definiti anche i rapporti patrimoniali: sarà la coppia a decidere se avvalersi della comunione dei beni.I rapporti patrimoniali di convivenza possono essere definiti e modificati, nel periodo della convivenza, davanti a un notaio.
Se ci si separa è come se il contratto di convivenza cessasse di esistere fra due persone. Ma «il giudice stabilisce il diritto del convivente di ricevere dall'altro convivente gli alimenti qualora questi versi in stato di bisogno e non sia in grado di provvedere al proprio mantenimento». Gli eventuali alimenti verranno calcolati dal giudice in modo proporzionale in funzione della durata della convivenza.

Nel tuo caso siete registrati all'anagrafe come conviventi o siete in"nero"? Se la tua compagna è in grado di mantenersi penso che dovrà lasciare la casa e tu dovrai pagare le spese per il mantenimento di tuo figlio in conformità con il tuo reddito. D'altro canto è lei che vuole interrompere volontariamente la convivenza (a meno che ci sia sotto un tuo tradimento).
 

fasa78

Membro Attivo
Impresa
Se la tua compagna è in grado di mantenersi penso che dovrà lasciare la casa e tu dovrai pagare le spese per il mantenimento di tuo figlio in conformità con il tuo reddito.


grazie per il chiarimento.... no nessun tradimento.

Lei lavora stabilmente, quindi tornerà nelle SUE CASE (ne ha ben 3 di proprietà con sua madre), da come scrivi non avrebbe diritto alla mia casa, ma OVVIAMENTE al mentenimento del figlio si (circa 300 euro per uno stupendio di 1200 euro da operaio).

Mantenere il figlio non è un problema... mantenere una "benestante" invece è un problema, quello è il problema.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
L'importante è tutelare i figli e l'assegnatario(a), poi lui con i sodi che gli avanzano dalla sua retribuzione, può andare a dormire sotto i ponti, magari facendo concorrenza ai poveri immigrati.
 
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