La dichiarazione di successione trasferisce l'intestazione agli eredi per non essendo regolare la continuità storica. Ma perché imbarcarsi in una causa che non è proprio gratis, se nessuno contesta la vostra usucapione? Potrei capirlo se l'immobile potrebbe essere acquisito da uno che poi debba chiedere un finanziamento, altrimenti è una spesa inutile. Trascorsi 10 anni dalla trascrizione della successione nessuno potrà più rivendicarlo.
 
La dichiarazione di successione trasferisce l'intestazione agli eredi per non essendo regolare la continuità storica. Ma perché imbarcarsi in una causa che non è proprio gratis, se nessuno contesta la vostra usucapione? Potrei capirlo se l'immobile potrebbe essere acquisito da uno che poi debba chiedere un finanziamento, altrimenti è una spesa inutile. Trascorsi 10 anni dalla trascrizione della successione nessuno potrà più rivendicarlo.

si è vero che di fatto nessuno sta contestando l'usucapione...pensavamo di far causa semplicemente perché abbiamo intenzione di regolarizzare la cosa e quindi avere, anche su carta, la proprietà...quando tu scrivi trascorsi 10 anni dalla trascrizione nessuno potrà più rivendicarlo cosa intendi?cioè inserendolo in successione, dopo i 10 anni, potremo tranquillamente disporre del bene anche a livello di vendita e acquisto?
 
A tutt'oggi, essendo stato usucapito può essere compravenduto. Chi l'acquista però non potrà ottenere un mutuo, garantendo con lo stesso per mancanza di continuità storica. Mentre, trascorsi 10 anni dalla trascrizione, si regolarizza la continuità storica necessaria per il finanziamento, senza l'intervento con la sentenza dichiarativa.
 
A tutt'oggi, essendo stato usucapito può essere compravenduto. Chi l'acquista però non potrà ottenere un mutuo, garantendo con lo stesso per mancanza di continuità storica. Mentre, trascorsi 10 anni dalla trascrizione, si regolarizza la continuità storica necessaria per il finanziamento, senza l'intervento con la sentenza dichiarativa.


Ok adesso è più chiaro...solo che so per certo che il notaio non farebbe atto ugualmente...perché, anche qualora il nuovo proprietario accettasse di acquisire in queste condizioni il bene (cioè sapendo che a livello cartaceo chi lo vende non ne è il proprietario effettivo) il notaio non farebbe l'atto...questo lo so per certo
 
Cambia notaio. So per certo che il notaio non si può rifiutare di ricevere le dichiarazioni delle parti, ma deve limitarsi a garantire l'identità dei contraenti e della forma del rogito. Se si rifiutasse, sarebbe perseguibile penalmente. Stai tranquillo!
 
Sanzionabile penalmente non proprio, casomai ai sensi dell'articolo 27 della legge notarile. Il notaio magari è particolarmente prudente in consideraziona dei passati orientamenti giurisprudenziali riportati nel link di cui sopra (Cass. numero 9884 del 12 novembre del 1996) in base ai quali l'atto di compravendita rogato in difetto di sentenza di accertamento di avvenuta usucapione è nullo. La giurisprudenza della Cassazione tuttavia ad oggi ritiene questo genere di compravendite valide ed efficaci.
 
La responsabilità del notaio - WikiJus
Qua ho trovato questo:
Per quanto attiene invece al rischio connesso all'acquisto di un immobile il cui titolo di provenienza sia stato specificamente indicato come un acquisto per usucapione, tuttavia non accertata giudizialmente, si veda Cass. Civ. Sez. II, 2485/07 che ha escluso la responsabilità del notaio in conseguenza del semplice inserimento nell'atto di una clausola dalla quale possa ritrarsi la consapevolezza di siffatto rischio.
 

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