Vorrei tornare un attimo sul tema di partenza: l'auto. Io avevo detto che solo il coniuge può ereditare la classe di merito del defunto (salvo ci si possa avvalere della legge Bersani). Però i coniugi devono essere in comunione di beni. Ora, sentendo che il papà ha la residenza in un'altra casa, non so (e non voglio sapere) come stanno le cose esattamente. Puoi leggere a questo link. Ne avevo confrontati molti, questa pagina mi sembra ben fatta e corretta.
Decesso del proprietario e pratiche per l'auto (assicurazione e voltura)
In particolare, attenti ad usare l'auto che era di mamma. Se va tutto bene, come sempre "no problem", ma se ci fosse un incidente l'assicurazione potrebbe non pagare (pare che ciascuna abbia regole sue). Per lo meno verificatelo se volete usare l'auto prima di fare il passaggio di proprietà
 
Che prevede il verificarsi di determinati presupposti. Che da quanto finora fornito, non risultano fossero presenti.
Penosa è la tua capacità di discutere senza offendere. Uomo (?) avvisato, mezzo salvato.
Per quanto riguarda i "3 mesi " a me non risulta. Mia cognata fece la denuncia di successione di suo padre oltre l' anno canonico. Per l' esattezza, 375 giorni dopo la morte dello stesso. Portò la rinuncia all' eredità di sua madre e nessuno le chiese più nulla. Come vedi, cara Ollj, le leggi per qualcuno si applicano e per altri si interpretano. Non sempre è tutto lineare come sembrerebbe sui codici.
 
le leggi per qualcuno si applicano e per altri si interpretano
Di ciò sono convintissimo, ma non ha nulla a che fare con la questione qui dibattuta.

Resta un punto fermo che, ex art.485 Cc, decorsi tre mesi, l'eventuale rinunzia sia del tutto inefficace; infatti tal dichiarazione al notaio o al cancelliere del tribunale non farà venir meno i diritti dei terzi, in primis i creditori del defunto; costoro non saranno limitati per il marginale aspetto che rinunzia formale svolta, conta solo che, ex art.485 Cc, vi è un erede a tutti gli effetti; costui risponderà delle passività del proprio de cuius (con buona pace della rinunzia tardiva presentata)
 
A me risulta che uno possa fare la rinuncia all'eredità, a condizione con non abbia goduto o posseduto anche una sola parte dell'eredità entro dieci anni dall'apertura della successione, art.480. Nel caso specifico l'abitazione era di proprietà esclusiva della mamma o era in comunione? Nel primo caso se il padre non ha usufruito dell'eredità della moglie, può ancora rinunciare.
 
Art. 485 cc
Il chiamato all' eredità, quando a qualsiasi titolo è nel possesso di beni ereditari, deve fare l' inventario entro tre mesi dal giorno dell' apertura della successione o della notizia della devoluta eredità.....
Trascorso tale termine senza che l' inventario sia stato compiuto, il chiamato all' eredità è considerato erede puro e semplice.
 
Concordo con te (scusa ma non so dare del lei in questo sito e ho notato che in certi momenti anche tu ti adegui a questo principio, aldilà delle polemiche), ma la mia ipotesi era che il coniuge superstite non avesse preso possesso dell'eredità, anche parziale.
 
spero che il CAF possa davvero bypassare i costi di un professionista

Su questo non mi farei troppe illusioni...forse un filino meno...o forse persino di più.
Imperativo farsi quantificare/preventivare....sulla "qualità" del servizio è questione di "fortuna" (nel mio caso dovrei "ringraziare" :evil: il Caf per aver "dimenticato" il diritto di abitazione del coniuge superstite).
 
Mi chiedo cosa accadrebbe qualora l'intestazione dell'auto fosse fatta direttamente a mio padre.
In quali sanzioni incorrerei qualora la rinuncia l'avesse fatta al momento della successione?
 

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