chiacchia

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Proprietario Casa
Per vendere una proprietà ci sono varie problematiche da analizzare ma è difficile saperle tutte pertanto si arriva a porsi delle domande che in alcuni casi non si conoscono le risposte, ad esempio nel compromesso redatto da un notaio/avvocato si legge:
In merito al'indicata successione di xxxxx le parti precisano che sarà a spese della parte promittente venditrice per l'importo di € 500,oo e a cura del notaio xxxx trascritta la relativa accettazione tacita, contestualmente alla trascrizione dell'atto di compravendita definitivo. A tal proposito, la parte promittente venditrice si impegna a consegnare almeno 5 gg. prima della stipula dell'atto definitivo, il certificato di morte del de cuius.
Le domande sono:
Se si è provveduto alla successione nei termini di legge eseguita 13 anni fa, a cosa serve trascrivere l'accettazione tacita?
A cosa serve il certificato di mote del de cuius?
Sarà anche prassi ma io non le ho mai sentite queste richieste, non essendo un tecnico o una persona addetta ai lavori e penso che anche altre non ne sono a conoscenza.
Poi ancora una curiosità, si sa che si deve vendere l'immobile con gli attestati energetici e attestazioni per gli impianti elettrici e idrici, ma in caso di proprietà in condizioni fatiscenti, senza impianti funzionanti senza impianto di riscaldamento con lesioni alle mura causate dal terremoto, i solai pericolanti ecc. cosa occorre? o basta dichiarare le condizioni disastrose in cui versa la proprietà?
Grazie a chi volesse erudirmi
 

Franci63

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Se si è provveduto alla successione nei termini di legge eseguita 13 anni fa, a cosa serve trascrivere l'accettazione tacita?
Se non c'è stata a suo tempo un'accettazione formale e quindi già trascritta, significa che l'accettazione è stata "tacita", e ora per vendere va trascritta.
A cosa serve il certificato di mote del de cuius?
Per certificarne la morte.
si sa che si deve vendere l'immobile con gli attestati energetici e attestazioni per gli impianti elettrici e idrici, ma in caso di proprietà in condizioni fatiscenti, senza impianti funzionanti senza impianto di riscaldamento con lesioni alle mura causate dal terremoto, i solai pericolanti ecc. cosa occorre? o basta dichiarare le condizioni disastrose in cui versa la proprietà?
Per vendere non servono le attestazioni degli impianti , ma solo l'Ape; in caso di immobili fatiscenti, forse nemmeno quello.
Se stai vendendo un rudere, meglio specificare le reali condizioni; penso che il notaio ti possa aiutare a formulare un idoneo contratto preliminare .
Peraltro fai il rogito il prima possibile, per evitare che la casa crolli prima della vendita .
 

chiacchia

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Ecco vedi Franci non sapevo che bisognava trascrivere l'accettazione capisco che sono cose burocratiche ma in genere hanno una ragione che senso ha trascrivere una cosa che non può essere altrimenti, come il certificato di morte a cosa serve oltre a certificare come tu dici alla morte del de cuius in caso di vendita per dimostrare che effettivamente chi si presenta come erede e perché il genitore è morto e non è una farsa?
Perdona la mia ignoranza ma è per cercare di capire il concetto.
Poi Fatti aiutare da un Notaio, infatti mi sono fatto queste domande perché l'acquirente ci ha fatto leggere la bozza del compromesso, dove ad esempio non c'è scritto che fine fa la caparra, lui vorrebbe stipulare quando la banca e pronta circa 9 mesi??? mah! e poi se non ha il mutuo vorrebbe anche la caparra restituita, non c'è scritto in che stato è il fabbricato e chi sa quante altre cose andrebbero scritte per tutelare chi vende e chi acquista come fai a sapere tutto, UFFAaaaa
 

chiacchia

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Proprietario Casa
Ho già fatto questa osservazione in un'altra discussione ma la chiedo anche qui sperando in una risposta specifica.
La dicitura che ancora si usa negli atti:
la promittente dichiara che il fabbricato in oggetto è stato costruito in data antecedente al primo settembre del 1967, ma che significa perché lo devo dichiarare io non c'è scritto nei documenti quanto è stato costruito l'immobile?
 

griz

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quando si vende un immobile si deve dichiarare la conformità delle planimetrie catastali e di progetto a quanto è realmente esistente, se la costruzione è ante 1967 ed è stata edificata all'esterno di quello che allora era il perimetro urbano potrebbe anche non avere un progetto depositato quindi la conformità è solo al catasto. L'accettazione va trascritta e se non è stata già fatta l'operazione per altre occasioni, la deve fare il notaio contestualmente alla vendita e serve il certificato di morte del de cuius non per dire che è morto ma per procedere alla trascrizione. Relativamente all'APE a quanto mi risulta serve sempre mentre le conformità degli impianti serve solo se l'immobile è abitabile, se è fatiscente, no
 

Gianco

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Professionista

chiacchia

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Proprietario Casa
Io invece ho trovato questo:
Il DM 26/6/2015 ha poi introdotto altre tipologie di immobili / edifici che possono essere esclusi dall’APE:
gli edifici agricoli o rurali non residenziali (ad es. tettoie, ruderi ad uso non abitativo, ecc…) sprovvisti di impianti di climatizzazione i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati.
gli edifici che risultano non compresi nelle categorie di edifici classificati sulla base della destinazione d’uso di cui all’articolo 3 del DPR 412/93, il cui utilizzo standard non prevede l’installazione e l’impiego di sistemi tecnici, quali box, cantine, autorimesse, parcheggi multipiano, depositi, strutture stagionali a protezione degli impianti sportivi, fatto salvo le porzioni eventualmente adibite ad uffici e assimilabili, purché scorporabili ai fini della valutazione di efficienza energetica. (la parti ad ufficio vanno quindi dotate di APE)
gli edifici adibiti a luoghi di culto e allo svolgimento di attività religiose
i ruderi, purché tale stato venga dichiarato nell’atto notarile (quindi il notaio dovrà specificare in maniera precisa tale circostanza nel contratto)

La parte in grassetto sembra essere chiara, ma un edificio in cui ci sono lesioni alle mura portanti, solai, terrazzi pericolanti, non ci sono allacci dei servizi, gli impianti elettrici e idrici non sono in condizioni di essere utilizzati e pertanto non a norma, non c'è mai stato un impianto di riscaldamento, le finestre non hanno vetri e sono chiuse con quello che resta dei vecchi infissi a con tavole di fortuna, l'accesso principale è stato murato per evitare intrusioni, ora mi domando in questo stato può definirsi un rudere l'immobile? o ci vuole uno scienziato per dirlo?

:fico:
 

Nemesis

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Questi sono i casi di esclusione dall’obbligo di dotazione dell’APE:
 

Allegati

  • DM_Linee_guida_APE_appendiceA.pdf
    265,5 KB · Visite: 37

Franci63

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Proprietario Casa
dove ad esempio non c'è scritto che fine fa la caparra, lui vorrebbe stipulare quando la banca e pronta circa 9 mesi??? mah! e poi se non ha il mutuo vorrebbe anche la caparra restituita,
Questi sono tutti aspetti che fanno parte della trattativa, e andrebbero deciso d'accordo tra le parti.
Tempistiche e clausole vanno studiate per bene; aspettare 9 mesi ? Può andar bene , ma non è certo la banca che necessita di cosi tanto tempo.
Se non gli danno il mutuo vuole indietro la caparra; anche qui se sta bene a te, ok. Ma se non ti va, dovreste discuterne, perché rischi di perdere solo tempo.
come fai a sapere tutto
Esistono i professionisti; potresti rivolgerti ad un avvocato o ad un agente immobiliare, per tutelare al meglio i tuoi interessi.
 

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