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Utente Cancellato 54816

Ospite
@Sil57, dici giustamente che lo stato dei luoghi deve corrispondere alla autorizzazione edilizia ed alla planimetria catastale. In alternativa potresti presentare la pratica edilizia per la fusione e successivamente in catasto. Risolvi il tutto in un mese o poco più e risolvi i problemi di entrambi.
Ti ringrazio Gianco, in effetti è già una unica unità al catasto. È la porta il problema, speravo di poterla aprire dopo la firma del preliminare
 
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Utente Cancellato 54816

Ospite
Al solito sembra tu non legga gli interventi del postante, che per altro non ci ha spiegato è detto tutto. Sembra che per te il mondo giri attorno al catasto invece che attorno al sole (dai, passamela...)
Stando a cosa ha detto, la fusione è già stata fatta, al catasto. Ma successivamente hanno richiuso inspiegabilmente (?) il passaggio.
In buona sostanza io ho capito che hanno mirato a non pagare imposte seconda casa, ma di fatto hanno ripristinato due u.i. Indipendenti.

Adesso si presenta un compratore dell'insieme. Bisogna riaprire la porta: a catasto e urbanistica sarebbe così già a posto. Ma si vuole l'uovo, la gallina, e magari anche il pulcino da allevare....
Non te la prendere @Sil57 , ma i vecchi dicevano: non si fanno le nozze coi fichi secchi.
Allora, scusate, giusto per capirci.
Ho una unica unità immobiliare, derivante dalla fusione di due appartamenti che non corrispondevano alla attuale situazione trilo+mono. Li ho divisi così perché intendevo vendere il mono. La "fortuna"... ha fatto sì che quello stesso anno sia stata emessa una nuova norma sulla superficie minima calpestabile dei monolocali di nuovo accatastamento, per cui niente vendita. A quel punto li ho semplicemente uniti al catasto, per me è prima casa e affittavo "CON REGOLARE CONTRATTO 4+4" porzione di appartamento corrispondente al monolocale. Non aveva alcun senso riaprire la porta, dato che l'avevo appena chiusa per vendere il mono.
Ora chi è interessato all'acquisto - di tutto ovviamente - è un conoscente con cui ho un dialogo.
Per chiudere il discorso: avevo fatto una domanda, ho intravisto qualche commento non necessario... magari lavoro nonostante l'età e una patologia che mi costringe a vendere. Dopo questa generosa dose di fatti miei, se qualcuno vuole rispondere in maniera costruttiva grazie, diversamente abbiamo perso "tutti" tempo e quindi come non detto, da domani ciao.
Naturalmente nulla di personale, ringrazio le persone gentili.
 
U

Utente Cancellato 54816

Ospite
Appunto: avevo cercato di dire le medesime cose al post #12, e qualcuno sta ancora girando intorno, ... siamo al post #28, e nel frattempo la nostra OP si è eclissata.
Direi che dovresti leggere il post #32, scritto dall'eclissata che lavora tutto il il giorno, manda avanti la baracca da sola e ha pure una patologia neurodegenerativa.
Grazie per il costruttivo apporto alla questione.
 
U

Utente Cancellato 54816

Ospite
Ammetto che la descrizione iniziale di Sil57 è piuttosto ambigua: ma mi sembra che i casi plausibili siano riconducibili ad una unica ipotesi.

Se le due u.i. inizialmente erano appunto due distinte, (però comunicanti con una porta interna), il dire che poi sono state fuse in una unica unità, devo intendere che furono fuse catastalmente/fiscalmente (fisicamente erano già unite dalla porta):
Aggiungere che sempre poi è stata soppressa la porta, significa che la fusione catastale aveva scopi solo fiscali. E si è optato per questo sotterfugio contando sulla mancanza di controlli.

Ora la presunta vendita avverrebbe a patto che il complesso si presenti come u.i. unica (fusa di fatto e di diritto).
Di diritto sembrerebbe essere ancora fusa.
Di fatto no.
Ed il perito della banca che facesse un sopralluogo noterebbe l'incongruenza.

Riassumendo: ritieni sempre che la risposta risolutiva per Sil sia

... oppure sia quella di riaprire la porta di comunicazione, prima della visita del perito?
So bene che devo riaprire la porta, come ho già scritto, ma pensavo di farlo dopo la firma del preliminare. Peraltro la porta, come oggetto, non c'era, il varco era aperto.
 
U

Utente Cancellato 54816

Ospite
La fusione in catasto non è stata presentata.
La fusione al catasto è stata presentata ed è in regola, come pure la DIA di inizio e fine lavori che risalgono ormai a più di 10 anni fa. È tutto in regola, devo solo riaprire quel varco chiuso per i motivi spiegati al #32.
...!
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Grazie per il costruttivo apporto alla questione.
Questa frase suona ironica, ... ma mi pare di non essermi poi tanto sbagliato.

La situazione credo di averla intesa per quello che è: e non ho mai espresso giudizi.
E l'aver notato il fatto che tu non sia intervenuta per tutto il giorno, non era un rimprovero: mi rivolgevo a chi secondo me continuava a ipotizzare soluzioni che nulla avevano da spartire con la descrizione da te fatta.

Rimane il fatto di averti ricordato che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca: se devi vendere devi ripristinare la apertura. Non sarà una grande spesa. Se col potenziale acquirente sei in buoni rapporti, puoi concordare , come ti avevo suggerito, di ripristinare la apertura se è disposto a sottoscrivere una regolare proposta di acquisto, versare una caparra (e magari mettere una condizione sospensiva nel caso sorgano problemi col mutuo, per non incorrere in penali.

Francamente non so quali altre risposte costruttive tu ti possa aspettare: conosci i vincoli. Sui quali mi pare tutti concordino.

Mi spiace aver letto dei tuoi problemi personali: su questo non c'è nulla da aggiungere se non forza e coraggio.
 
U

Utente Cancellato 54816

Ospite
(I) mi rivolgevo a chi secondo me continuava a ipotizzare soluzioni che nulla avevano da spartire con la descrizione da te fatta... (II) sottoscrivere una regolare proposta di acquisto, versare una caparra (e magari mettere una condizione sospensiva nel caso sorgano problemi col mutuo, per non incorrere in penali.
@basty: (I) anch'io; mi ricorda molto le chiacchiere di cortile dei Legnanesi. (II) Ok per l'idea, senz'altro utile e ti ringrazio, lui è avvocato e gliene parlerò; non capisco però a che penali ti riferisci... Semplicemente se non gli concedono il mutuo - ma NON perché l'appartamento non è in regola! - lui non può comprare, è una cifra importante.
Ripeto, nulla di personale, ho solo letto commenti tra cui ad esempio che vorrei evadere il fisco... e ho risposto a te ma indirizzando un po' tutti.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Semplicemente se non gli concedono il mutuo - ma NON perché l'appartamento non è in regola! - lui non può comprare, è una cifra importante.

Trascura le polemiche... a volte capita che in qualche discussione si ripeta quanto capita al Bar Sport e da un fatto si inizi tutta una serie di disquisizioni che vanno nelle direzioni più assurde.

Visto che con il potenziale cliente sembri in buoni rapporti , e trattandosi di un avvocato si presume persona dotato di "logica", non dovrebbe essere difficile trovare un punto di compromesso: visto che si rende necessario un costo a beneficio di entrambi convenite il pagamento da parte sua (parte o in toto) del lavoro da fare prima della "ispezione" con successivo "sconto/rimborso" qualora la richiesta di finanziamento abbia esito positivo.

Se basta "un varco" (con porta s'intende anche l'anta apribile di chiusura) ripeto che tale spesa non può superare qualche "centone"... una inezia su quella che definisci "cifra importante".


Ps.
Auguri di cuore... conosco benissimo la tua "impresa".
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La fusione al catasto è stata presentata ed è in regola, come pure la DIA di inizio e fine lavori che risalgono ormai a più di 10 anni fa. È tutto in regola, devo solo riaprire quel varco chiuso per i motivi spiegati al #32.
Quindi devi presentare le DocFa per ripristinare le vecchie unità immobiliari.
 

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