Salve a tutti.
Sottopongo alla vs. attenzione il caso che mi interessa, fiducioso di ottenere il vostro valido contributo:
nel condominio ove sono condomino-proprietario, periodicamente, negli anni, siamo andati incontro ad intasamento di alcuni adduttori del collettore principale (che scorre sotto ai corselli dei garages) che a sua volta poi confluisce nella fogna comunale. Tale situazione aveva comportato la fuoriuscita di acque chiare (comunque maleodoranti: cucine-lavastoviglie-etc...) dai tombini interessati ed il problema era stato sempre risolto con intervento di autoespurgo. Recentemente, invece, in presenza dell'ennesimo caso, l'amministratore si è imbarcato autonomamente in un intervento straordinario sul collettore principale (taglio e demolizione del massetto del corsello garage per una lunghezza di circa m. 10 e scavo fino a circa m. 1,50 per raggiungere tale collettore), per un impegno di circa 20.000 euro. Solo dopo 10 gg. di lavoro senza aver ancora risolto il problema ed accorgendosi che la situazione al contrario si complica, indice un assemblea straordinaria per "lavori urgenti fognatura". Tutto ciò premesso e precisando che non sussistevano alcuni elementi di pericolo che potessero giustificare tale autonomo intervento, mi domando:
1- che succede se l'assemblea non autorizza l'intervento?
2- chi paga i lavori fin qui eseguiti e quelli di ripristino della situazione ante?
3- se l'assemblea autorizza l'intervento, sussistono presupposti legali per impugnare la delibera da parte dei dissenzienti e/o assenti?
Ringrazio fin da ora per l'attenzione e resto fiducioso in attesa del vostro contributo.
Antonio
Sottopongo alla vs. attenzione il caso che mi interessa, fiducioso di ottenere il vostro valido contributo:
nel condominio ove sono condomino-proprietario, periodicamente, negli anni, siamo andati incontro ad intasamento di alcuni adduttori del collettore principale (che scorre sotto ai corselli dei garages) che a sua volta poi confluisce nella fogna comunale. Tale situazione aveva comportato la fuoriuscita di acque chiare (comunque maleodoranti: cucine-lavastoviglie-etc...) dai tombini interessati ed il problema era stato sempre risolto con intervento di autoespurgo. Recentemente, invece, in presenza dell'ennesimo caso, l'amministratore si è imbarcato autonomamente in un intervento straordinario sul collettore principale (taglio e demolizione del massetto del corsello garage per una lunghezza di circa m. 10 e scavo fino a circa m. 1,50 per raggiungere tale collettore), per un impegno di circa 20.000 euro. Solo dopo 10 gg. di lavoro senza aver ancora risolto il problema ed accorgendosi che la situazione al contrario si complica, indice un assemblea straordinaria per "lavori urgenti fognatura". Tutto ciò premesso e precisando che non sussistevano alcuni elementi di pericolo che potessero giustificare tale autonomo intervento, mi domando:
1- che succede se l'assemblea non autorizza l'intervento?
2- chi paga i lavori fin qui eseguiti e quelli di ripristino della situazione ante?
3- se l'assemblea autorizza l'intervento, sussistono presupposti legali per impugnare la delibera da parte dei dissenzienti e/o assenti?
Ringrazio fin da ora per l'attenzione e resto fiducioso in attesa del vostro contributo.
Antonio