tovrm

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Luigi, Griz, io non dico che non debbano esserci delle regole. È più che giusto. Ma non si deve esagerare. Mi dite a cosa serve l'obbligatorietà di un antibagno? È un vincolo architettonico inutile, a mio avviso.

p.s. ho ristrutturato casa nel 2007 e l'architetto responsabile dei lavori non si è minimamente preoccupato di informarmi. Io comunque non avrei potuto realizzarlo a meno di rinunciare al bagno. Capite perché dico che è un'esagerazione?
 

arciera

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I geni nella storia hanno sempre detto: falla semplice. Vi sono delle semplicità a cui tutti arrivano: scaricare le acque nere in quelle bianche se non ci arriva il committente sicuramente ci arriva l'esecutore. Mettiamola nel penale e non ci si pensa più. Questo caso, ad esempio, mi trova d'accordo con tovrm, se i lavori sono stati fatti a regola d'arte dovrebbe essere sufficiente aggiornare il catasto (ed in questo caro fabjjo puoi farti un giretto per geometri o architetti e farti fare un preventivo. a Roma sai quanti ne trovi?) avvertire il condominio nella persona dell'amministratore che dovrebbe garantire, meglio, doveva supervisionare prima la regola d'arte, ossia che gli scarichi siano conformi ed il gioco dovrebbe essere finito. E' il più che stroppia. Per concludere nel rispondere alle tue domande, mi rifaccio alla risposta del primo intervento di griz: per quanto riguarda l'imposta stai a posto, resta l'aggiornamento del catasto quindi o ci pensi ora e appunto puoi chiedere quanto ti costa, dipende dalla parcella di un geometra credo che tu possa cavartela con un ottocento euro, oppure rimandi ad una eventuale vendita
 

griz

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per @arciera: purtroppo non si può farla facile, è necessario che il Comune recepisca il cambiamento, non c'entrano gli scarici ed il resto, nel momento in cui il nostro si proponga di vendere dovrà dichiarare la conformità e la corrispondenza di quanto esistente ai relativi atti amministrativi, se il bagno è al posto della cucina e non ha antibagno e magari il bagno non soddisfa le norme sull'abbattimento della barriere architettoniche, la casa non è a norma, quindi non è vendibile a meno di dichiarare il falso o sistemare tutto quanto. Dichiarare il falso poi nel momento in cui il nuovo proprietario dovesse andare in comune e scoprire la cosa, i problemi sarebbero grossi e molto costosi da risolvere
Luigi, Griz, io non dico che non debbano esserci delle regole. È più che giusto. Ma non si deve esagerare. Mi dite a cosa serve l'obbligatorietà di un antibagno? È un vincolo architettonico inutile, a mio avviso.

p.s. ho ristrutturato casa nel 2007 e l'architetto responsabile dei lavori non si è minimamente preoccupato di informarmi. Io comunque non avrei potuto realizzarlo a meno di rinunciare al bagno. Capite perché dico che è un'esagerazione?
hai ristrutturato ne 2007 e hai costruito un bagno senza antibagno?, trovo strano che il progettista abbia presentato un progetto così. In Lombardia si può realizare un bagno senza antibagno ma deve essere direttamente collegato ad un locale e non essere l'unico servizio dell'appartamento, in poche parole: se il bagno è al servizio diretto di una camera, può essere senza antibagno, altrimenti no, un disimpegno qualsiasi può essere interpretato come antibagno: il pianerottolo delle scale ad esempio
 
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tovrm

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Anche un ingegnere edile mi aveva fatto una proposta di redistribuzione degli ambienti senza antibagno. Siamo proprio sicuri di questa cosa? Ma -soprattutto- a cosa serve? Solo a rubare spazio utile, mi sembra...
 

Luigi Criscuolo

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Anche un ingegnere edile mi aveva fatto una proposta di redistribuzione degli ambienti senza antibagno. Siamo proprio sicuri di questa cosa?
Senz'altro l'antibagno è obbligatorio nei bagni dei locali pubblici e nei bagni degli uffici, pubblici e privti, aperti al pubblico e anche non al pubblico. Nelle case private non sono molto sicuro, tuttavia osservo che nelle case moderne ci saranno dei bagni che per girarsi bisogna essere dei contorsionisti ma sono tutti con antibagno. Bisogna altresi vedere cosa prescrive il regolamento edilizio della tua città. Poi vedi tu.
 

Daniele 78

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Nelle case private non sono molto sicuro
No Luigi l'antibagno è obbligatorio anche nel privato, di solito nei regolamenti edilizi di ogni comune viene menzionato ed inoltre il progetto concessorio dell'immobile (dovendone mandare un copia anche all'ASL) te lo richiedono eccome se te lo richiedono, che poi si faccia una parete in cartongesso e dopo il sopralluogo per l'agibilità del tecnico comunale la stessa venga "tolta" è un'altro discorso ma servirebbe sempre:

http://arredamentoxarredare.lacasag...erve-antibagno-come-arredare-anti-bagno/1201/

c'è da dire che la soluzione dell'antibagno non sempre piace però con un pò d'inventiva riesci a tirarlo sempre fuori senza rubare troppi spazi. Purtroppo si deve.
 

Boss05

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L'antibagno serve come filtro tra il locale igienico e un altro locale. Non sarebbe bello se aprissi la porta del gabinetto e la gente seduta sul divano in salotto ti vedesse che ancora ti stai allacciando la cintura no?!
L'antibagno serve a creare questa zona filtro/disimpegno in modo da rendere più igienicamente abitabile e fruibile la casa. In pratica con il piccolo accorgimento dell'antibagno tu puoi posizionare il servizio igienico dove meglio credi senza essere obbligato a crearlo in una zona precisa della pianta. (per esempio avere per forza il bagno che si affaccia sul corridoio). Inoltre non dimentichiamo che spesso nell'antibagno si può posizionare la lavatrice così tua moglie può fare il bucato mentre tu giochi a texas poker nella vasca da bagno, senza disturbarvi ;)
Io non lo vedo assolutamente come spazio "rubato" al bagno, anzi...se ben pensato è uno spazio assolutamente utile nella distribuzione interna di un alloggio e per la vivibilità dello stesso.
Spero vada bene questa ratio...
Fonte: sono architetto
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Se la casa è grande è pure possibile ricavare l'antimateria. Ma cosa succederebbe a tutte quelle case dove i bagni non erano previsti e si sono dovuti creare exnovo? e dove si sono creati? dividendo le cucine, laddove c'era la possibilità di legarsi all'acqua, oppure proprio dividendo la camera comune, il salotto. Ho visto moltissime case nel centro d'Italia dove l'acqua è arrivata dopo la guerra, addirittura nei '60 e nei '70! Case costruite nel 700 o nell'800, con una stanza dentro l'altra. Come salvare capra e cavoli?
 

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