masagu

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Cari amici,
ho un dubbio relativo alla vendita di un appartamento. Nel preliminare viene, ad un certo punto, specificato che il venditore si farà carico delle spese condominiali ordinarie ma anche straordinarie. Ho letto sul web che le spese straordinarie deliberate al momento in cui si è proprietari spettano al proprietario anche dopo la vendita dell'appartamento. Voi cosa mi dite in merito? E' corretto firmare un preliminare di vendita in cui vengono specificate le spese ordinarie e straordinarie che saranno a carico del proprietario anche dopo la vendita? Per le ordinarie ok ma per le straordinarie?? Mi viene anche da pensare ( ma mi auguro di sbagliare) che se ci sono cause in corso il pagamento degli avvocati non credo spetti al proprietario una volta venduto l'appartamento....o sbaglio?:occhi_al_cielo:
 

Ennio Alessandro Rossi

Membro dello Staff
Professionista
La giurisprudenza ha stabilito che le spese straordinarie fanno carico a chi era proprietario all'atto della assunzione della delibera : pertanto quanto previsto è conforme. Meglio sarebbe che il venditore le quantificasse e lasciasse un deposito ad un terzo fiduciario. Diversamente (malgrado l'impegno) se il venditore alla fin fine non volesse adempiere Lei ( e non altri ) dovrebbe sostenere spese legali e tribulazioni per far valere il suo diritto .
Per conoscere compiutamente come stanno i termini della questione sarebbe bene farsi dare gli ultimi verbali di assemblea......: da li' si apprendono molte cose. Con la riforma il proprietario è chiaramente posto in condizioni di pretenderli dall' Amministratore Condominiale senza indugio
 

masagu

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Grazie Ennio ma per la domanda relativa alle spese di eventuali avvocati di eventuali cause in corso? Non credo debba pagare il vecchio proprietario. . . .
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Non credo debba pagare il vecchio proprietario. . .
Non è chiaro se le spese dell'avvocato si riferiscono a compensi approvati dall'assemblea condominiale oppure se si tratta di causa ancora in corso tra il vecchio condomino ed il condominio.
Nel primo caso se la delibera di dare l'incarico ad un avvocato per seguire una causa è stata approvata prima della data del compromesso vale quello che è già stato scritto. Sopratutto se la delibera è vecchia di diversi anni. Altrimenti qualcuno potrebbe vendere la propria unità immobiliare per non far fronte a degli impegni che potrebbero nascere nei confronti di terzi portati in giudizio. Il costo dell'avvocato viene ripartito secondo le quote m/m di proprietà stiamo parlando di cifre irrisorie. Nell'ipotesi che l'avvocato costi 5.000 euro significa che i condomini devono pagare 5 euro per ogni millesimo di proprietà. Diverso peso invece potrebbero avere le possibili conseguenze economiche di condanna.
Nel secondo caso il costo dell'avvocato e delle conseguenze economiche sono senza ombra di dubbio a carico del vecchio condomino.
 

masagu

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Grazie per la risposta Luigi.. quando ho comprato casa vi erano già delle cause in corso approvate quindi prima che acquistassi casa. A questo punto mi viene da chiedere: visto che queste approvazioni sono state fatte prima che io comprassi casa non toccherebbe a me pagarle ma al vecchio proprietario o sbaglio?Adesso se dovessi rivendere quindi devo continuare a pagare io le spese dell'avvocato o il precedente proprietario dal quale ho comprato casa? :occhi_al_cielo:
 

masagu

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Grazie Luigi davvero grazie...avresti modo di darmi un riferimento (un articolo, un codice non so) che lo porto all'amministratore qualora dovesse fare problemi? ;)
 

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