Fagiani Sarah

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Allora...il progetto è stato presentato con tutti i calcoli del caso compresa la relazione geologica e la valutazione dei carichi di punta. La piattaforma viene installata prevedendo una fossa di 1mt di profondità con un ingombro di 150x160 cm.
Non impedisce nessuna visuale né limita luce o aria dato che il cortile dove verrà installato è 100x18 mt e dato che il ns. palazzo non confina con nessun'altra costruzione o palazzina o casa o qualsivoglia immobile: a dx della struttura c'è una strada e difronte a circa 16 mt dall'impianto elevatore c'è un parcheggio.
Inoltre ribadisco che le eccezioni estetiche degli altri condomini sono futili rispetto alla necessità che ha la persona che ne ha fatto richiesta di utilizzarlo dato che ha un'invalidità del 75% riconosciuta con successivo aggravamento. Detto questo c'è una delibera assembleare favorevole all'installazione.
I ns. ballatoi di sbarco ai terrazzini sono profondi 120 cm e lunghi circa 200 cm.
Inoltre oltre al fatto che è costituita quasi interamente da vetri totalmente trasparenti e non fumè o oscurati o di altro colore la struttura metallica verrà realizzata dello stesso colore della facciata del palazzo.
Saluti
 

Fagiani Sarah

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Dimenticavo, non è possibile per noi l'installazione a muro in quanto sottotraccia passano i tubi delle utenze di gas e acqua di tutti gli appartamenti...non era fattibile tirarli fuori!
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
la persona che ne ha fatto richiesta di utilizzarlo dato che ha un'invalidità del 75% riconosciuta con successivo aggravamento.
Ma non è più comodo cambiare casa ed andare ad abitare in un appartamento servito da un ascensore che arrivi al piano? L'invalidità del 75% in aggravamento non viene considerata per fare la rampa di scale per raggiungere il piano di arrivo? Io francamente non capisco, e non condivido, queste imposizioni. E che noi italiani siamo peggio delle lumache: una volta comprata, o peggio ancora affittata, la casa deve essere quella per tutta la vita. "Finchè morte non ci separi". Invece cambiare casa a secondo delle proprie necessità, secondo me, mantiene giovane la mente perché si riparte da zero. Vedi c'é stata una signora che ha brigato tanto per poter mettere l'ascensore esterno, perché ovviamente interno non c'era spazio se non sacrificando una parte di cucina, e l'ha montato a sue spese con il contributo regionale, essendo un soggetto portatore di handicap. Non voglio stare li a sindacare perché l'ascensore/montacarichi è stato costruito in economia e per soddisfare le esigenze di quella persona e non quella di tutti gli altri possibili usufruitori, però e successo che la signora dopo un paio di mesi dalla installazione è rimasta improvvisamente vedova. Dato il suo stato, la signora in questione dopo un 3/4 mesi da lutto si è trasferita da una delle figlie. L'appartamento è rimasto sfitto; e tutti gli altri si godono ormai da quasi un lustro un monumento all'egoismo che si sta ammalorando, nessuno lo pulisce se non l'acqua di pioggia.
 

Fagiani Sarah

Membro Ordinario
Proprietario Casa
La signora ha deciso di acquistare l'appartamento sito al 3° piano perché è di suo gradimento come d'altronde fanno tutte le persone normali, scelgono di vivere in una casa che soddisfa i propri gusti e le proprie esigenze. Dato che la sig.ra (dottoressa) vive sola e dato che si trova bene con noi vicini su cui può contare qualora avesse bisogno anche solo di ritirare la posta dalla cassetta, ha deciso di rimanere a vivere qui a seguito del permesso ottenuto dall'assemblea, ovvio che qualora i condomini avessero espresso il loro pare contrario legalmente al momento richiesto la piattaforma non sarebbe stata ordinata.
I condomini che devono cibarsi l'ascensore di cui sopra possono richiederne la rimozione in apposita sede o chiedere di usufruire dello stesso pagando alla signora che l'ha installato la quota parte della spesa da lei sostenuta. Inoltre nessuno da noi ha imposto niente, anzi prima di fare la riunione condominiale abbiamo chiesto il parere di tutti quelli che potevano essere interessati all'utilizzo dell'ascensore e tutti ci hanno detto fate quello che vi occorre fare noi no abbiamo possibilità economiche per partecipare alla spesa. Quindi nessuna IMPOSIZIONE EGOISTICA. Ritengo che l'egoismo sta dalla parte di chi vuole far cambiare casa al disabile.
Purtroppo soluzioni alternative non sono di aiuto all'invalidità del soggetto richiedente.
Nel ns. caso, inoltre, qualora la sig.ra dovesse cambiare casa o ...altro, la piattaforma elevatrice non resterebbe in abbandono, ma utilizzata da noi, proprietari quanto lei dell'impianto, finché morte non ci separi!
Il cambiare casa è soggettivo, infatti, potendo scegliere tra una spesa di €20.000,00 per un ascensore, che mi permetterebbe l'utilizzo del mio bellissimo appartamento (100 mq con luce dalla mattina alla sera e soffitti alti 3,20 mt.) per tutta la vita ed una spesa minima di € 180.000,00 per una casa nuova, scelgo l'ascensore, che tra l'altro fa aumentare di valore il mio appartamento.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Allora emerge che non è solo una persona che ha aderito all'impresa. Sono almeno.... due: tu e lei. Con 20.000+20.000 cioé 40.000 euro che ascensore/montacarichi costruisci? Tra progettazione, perizia geologica, pratica all' ISPELS ci vorranno dai 4 ai 6 mila euro, non per fare i conti nelle tasche degli altri, ma con 34.000 euro costruisci un ascensore che arriva fino al 2° piano. Non è che gli aderenti sono 4?
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
@Fagiani Sarah , Criscuolo vuole soltanto ragionare. Io sono sempre stata dell'avviso di facilitare la vita degli altri anche a costo di rimetterci il possibile. La socievolezza nei rapporti ci guadagna. Criscuolo che è del campo fa' giusto due conti. Se hai notato come è arrivato da solo al numero di quattro, li' si è azzittito.
 
Ultima modifica:

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Ritengo che l'egoismo sta dalla parte di chi vuole far cambiare casa al disabile.
Vedi mio padre ha fatto la guerra; gli è bastato una settimana; è tornato con una gamba più corta dell'altra. Sposatosi ha ottenuto una casa a riscatto (GESCAL). Gli hanno dato una appartamento al IV piano senza ascensore. Mio padre la ha accettata e ci ha vissuto dal 1952 al 1995. Quando a 75 anni di età fare i 4 piani di scale è diventato per lui faticoso, pur essendo invalido di guerra, e con tutti i benefici possibili, ha accettato la proposta di mia sorella di prendere in affitto un appartamento sopra a quello dove lei viveva e li si è trasferito. Senza fare un ascensore montacarichi che si sarebbe fermato sul pianerottolo di riposo e la cui manutenzione oggi sarebbe a carico nostro e del condomino del piano di sotto che forse avrebbe aderito. Nella palazzina di fronte c'é quello che ho definito il monumento all'egoismo (l'ascensore/montacarichi è costato 70.000 euro e con quel prezzo aggiunto al ricavato della vendita la signora di cui ho parlato si trovava una casa con ascensore che si ferma al piano)
Come vedi 100 teste 100 modi di vedere la vita.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
Quindi? Quindi vi sono affari e affari. Affari che vanno a male e affari che vanno bene. Non ti preoccupare che la persona che comprerà casa (la mettessero in vendita invece di far deteriorare tutto) sarà grata per l'ascensore. In tempo di crisi lo farà pesare, in altri tempi sarebbe stato un "must"
 

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