Gianco

Membro Storico
Professionista
Kerol, ti consiglio di rivolgerti al Giudice Tutelare esponendo le tue perplessità e chiedendo che ti venga riconosciuto un contributo per indennizzarti del tuo impegno e del tuo sacrificio.
Io ho vissuto un problema simile. Un mio figlio ha avuto un brutto incidente stradale ed io sono stato nominato amministratore di sostegno. E' stato ricoverato ricoverato per un anno in una struttura specializzata ad Oristano. Io abito nel circondario di Cagliari. Per assisterlo, altri due miei figli si sono trasferito in quella città e si alternavano al suo capezzale fra mattina e sera. Noi genitori, separati, assieme, una o due volte la settimana andavamo a trovarlo. Quando è stato dimesso ed è rientrato aa casa dalla madre è riuscito ad ottenere il rimborso dell'assicurazione. Mi sono rivolto al giudice con una istanza chiedendogli di poter dare un importo forfettario quasi simbolico ai fratelli che si sono prestati senza nulla pretendere, come era logico che facessero. Alla mia ex ha riconosciuto in importo mensile per poterlo seguire in casa. Ho trovato nel Giudice molta comprensione e disponibilità.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
@kerol la tua esposizione la dice lunga sui rapporti che ci sono tra te e tua sorella: l'amministratore di sostegno ha tra i suoi compiti quello di curare gli interessi patrimoniali del soggetto di cui è stato nominato amministratore è logico che questo cerchi di trovare entrate economiche per la cura di tua madre quindi voglia far fruttare i due appartamenti che risultano a lei intestati: quello dove viveva e quello dove adesso lei vive con te.
Leggi qua come è la situazione dal punto di vista giuridico: Obblighi di discendenti e familiari nei confronti della persona incapace e degli anziani « Valeria Mazzotta Valeria Mazzotta
Nell’ambito della famiglia la cura dell’incapace è avvertita come dovere essenzialmente morale. Si tratta quindi di un’obbligazione naturale, non c’è, in altre parole, un obbligo giuridico (salvo, ad esempio, nei confronti dei figli maggiorenni portatori di handicap grave).
Secondo me, visto il clima esistente tra te e tua sorella, faresti bene a trasferirti nella casa di tua proprietà; una volta trasferita comunicarlo con R/R sia all'amministratore di sostegno che a tua sorella; nella lettera metterei una richiesta di pagamento delle prestazioni che tu hai svolto usando le tabelle previste dall'ordine professionale nel quale tu potresti essre inquadrata. Le tue richieste possono essere retroattive al massimo di 5 anni, devono essere documentate (confermate da testimoni), inoltre ti dovrai consultare con un fiscalista per via degli oneri derivanti da questa entrata extra, per l'assolvimento dell'IVA ecc... ecc.. . Allo stesso modo devi dirti disposta a pagare, al max gli ultimi 5 anni, di occupazione dell'appartamento di proprietà di tua madre; mi sembra di aver capito che in quell'appartamento ci stavate in 3: tua madre, te e la badante. Comunque se dividevi l'appartamento solo con tua madre offri di pagare il costo del posto letto non certo l'affitto di tutto l'appartamento.
Devi mettere l'amministratore di sostegno nelle condizioni di trattare con equità sia te che tua sorella. Non è escluso che messo alle strette decida di trasferire tua madre in una RSA, mettere in affitto i due appartamenti, con quei soldi pagare parte del costo del ricovero ed il resto di chiederlo a voi due sorelle.
Se farai così, questo Natale regala a tua sorella una bottiglia di Soluzione Schoum per curarsi il mal di fegato.
 

pesco

Membro Attivo
Proprietario Casa
ma io non voglio mettere mia mamma in RSA, io ho lavorato per tre anni in RSA e so la miseria di assistenza per mancanza di personale.
L'avvocato che ha nominato il giudice, se non risponde alle sue esigenze, lo faccia cambiare. Una mia amica, che gestiva sua madre e non era in buoni rapporti con 1 dei suoi fratelli, questo hanno fatto nominare un avvocato per gestire la mamma dopo 1 anno si sono accorti che l'avvocato NON HA PAGATO L'0AFFITTO, NON PAGATO UTENZE è stato denunciato e nominato altro tutore, attualmente è ricoverata in ospedale in attesa di struttura pubblica. Povere nonnine che fine faremo!!! Settimana prossima vi racconterò il seguito della mia avventura con la suocera che ha devoluto tutti i suoi risparmi alla figlia che ora è DEFUNTA e lasciato la mamma in balia dei figli, nonchè NIPOTI di mia suocera
Auguri @kerol
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
ma io non voglio mettere mia mamma in RSA
ma la cosa, purtroppo, è molto probabile se tu e tua sorella non vi volete mettere d'accordo.
Nel mio intervento precedente avevo scritto che l'assistenza ai genitori anziani e malati è una questione morale.
La Morale è l’insieme dei principi generali che guidano il nostro comportamento e le nostre relazioni; l’Etica è la pratica, la modalità della loro applicazione.
Quindi non tutti hanno la stessa Morale non tutti hanno la stessa Etica.
E' comprensivo, e legittimo, che l'amministratore di sostegno di tua madre chieda l'affitto degli appartamenti che risultano a lei intestati. Però questi soldi li deve gestire per far vivere meglio la persona di cui è il sostegno; se i soldi li dà a tua sorella o li dà per giustificato motivo perché lei ha dei crediti nei confronti di vostra madre, nè più nè meno come li puoi vantare tu, oppure si rende complice di un reato, perché le abitazioni, se è vero quello che hai scritto, sono intestate solo a tua madre.
Se però la casa che stai occupando assieme a tua madre fosse intestata per 1/4 o 1/8 anche a tua sorella, per effetto di una successione, mi dispiace per te, ma gli devi riconoscere quanto le spetta.
Certo su come calcolare quanto tu debba pagare di affitto c'é da discutere: affitto di tutto l'appartamento o solo della camera da letto dove dormi per assistere tua madre? Sempre relativamente agli ulti 5 anni?
Anche l'assistenza di cui ti stai prodigando è una questione di Etica in applicazione alla tua Morale: a te la scelta se farti pagare o meno. Ma se non ti fai pagare non devi recriminare perché è una tua scelta.
 

kerol

Membro Junior
Conduttore
allora, di casa mia mamma ne ha una sola ed è intestata solo lei ed è quella dove abitiamo con la badante , io poi ne ho una mia intestata solo a me. mia sorella di case ne ha tre e una il marito. io abito con mia mamma perché mia mamma non è autosufficiente, è emiplegica dx, è afasica al 100%, è disfalgica e portatrice di PEG, se non ci fossi io ad aiutare la badante quella povera donna come farebbe da sola? io abito in questa casa solo per mia mamma non perché mi serve un posto per dormire (io la mia casa ce l'ho vuota). Io mi chiedo visto che io sono un supporto importante per l'assistenza di mia mamma, la legge cosa dice che io devo pagare l'affitto si o no? io non me ne vado perché come io esco di casa mia mamma và a finire in RSA, l'amministratore me lo ha detto " che finchè ci sono io rimane a casa ma sarebbe una persona da mettere in struttura " io non voglio metterla in RSA ma neanche non voglio che se ne approffittino di mè per questo grande amore che ho nei confronti di mia mamma. Certo per mè sarebbe più comodo e più semplice metterla in una sruttura ma la mia coscienza si rivolterebbe ogni notte- io devo trovare una soluzione al problema dell'affitto.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Appunto, che tua sorella ti sfratti!
se la casa è intestata alla mamma, che si trova in quelle condizioni, lo sfratto per morosità o ogni altra azione riguardante la disponibilità della casa la dovrà fare l'amministratore di sostegno.
@kerol, quello che mi domando è: l'amministratore di sostegno ti ha chiesto dei soldi come affitto perché vivi con tua madre per assisterla? Quanto ti ha chiesto? Per l'affitto di tutto l'appartamento? Per l'occupazione di un letto? Non hai dato alcuna risposta. Forse perché l'amministratore non ha ancora quantizzato quanto chiederti? oppure aspetta che sia tu che faccia una offerta?

o mi chiedo visto che io sono un supporto importante per l'assistenza di mia mamma, la legge cosa dice che io devo pagare l'affitto si o no?
Tu poni la domanda se sei obbligata a pagare o meno. La risposta è c'é qualche accordo scritto tra te e il proprietario di casa che giustifica questa tua presenza nel suo appartamento? Quando hai incominciato ad occupare questo appartamento? Tu hai la residenza in questo appartamento perché era la casa familiare? Se non c'é nulla di scritto, o non puoi provare l'esistenza di un comodato gratuito, certo che devi pagare? Quanto e per cosa tu debba pagare lo si potrà desumere da come è organizzato l'appartamento.
Per quanto riguarda l'assistenza ti è già stato risposto prima.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Le Ultime Discussioni

Alto