Lippa2

Membro Ordinario
Proprietario Casa
Buonasera

Sto vendendo l'appartamento di cui sono comproprietaria con mio fratello al 50%. vorrei, d'accordo con mio fratello, che l'assegno finale a saldo al Rogito, fosse intestato solo a me.
E' possibile ? Oppure il notaio del compratore vorra' vedere 2 assegni separati per la meta' del valore dell'immobile ciascuno ? Oppure un unico assegno con i 2 nominativi ?

Grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Al Notaio non interessa di vedere se e come incassate il prezzo.

Ps. Impossibile emettere 1 assegno con 2 beneficiari.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Al Notaio non interessa di vedere se e come incassate il prezzo.
Al notaio invece interessa "il come", poiché nell'atto deve inserire la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà che le parti devono obbligatoriamente rendere, ex art. 35, comma 22 del D.L. n. 223/2006, convertito con modificazioni dalla legge n. 248/2006, recante l'indicazione analitica delle modalità di pagamento del corrispettivo.
Impossibile emettere 1 assegno con 2 beneficiari.
Invece è possibile.
 
Ultima modifica:
O

Ollj

Ospite
Al notaio invece interessa "il come",
Il notaio riceve solo la dichiarazione in cui l'interessato dichiara la modalita' di pagamento del corrispettivo; trattandosi di dich. sostitutiva atto notorietà non può interessargli il "come" ciò sia avvenuto: non ha tal potere di sindacato.
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
L'altro giorno ho venduto come usufruttuario insieme con mia figlia nuda
proprietaria un box
ricevendo due assegni con importi diversi (uno cadauno) e nel rogito il
Notaio scrupolosamente ha riportato fedelmente la COSA...Se fossimo ricorsi
come nel medioevo a un baratto ( box contro due maialoni pronti al macello)
cosa mai avrebbe scritto il Notaro??? Mi sembra evidente che anche il come
si realizza la controprestazione sia opportuna...Se poi la legge non lo preveda
e se ne possa fare a meno questo non rientra nelle conoscenze di Quiproquo.
P.S. In una discussione focosa con i "miei" notai a proposito di autenticare
atti di qualsiasi genere gli stessi hanno sostenuto il loro diritto-dovere di
controllarne il contenuto, ricorrendo, mi sembra, ad un articolo del loro
regolamento tipico. Controllare il contenuto può essere levantino, bizantino
o Propista come FradJACOno docet??? Se l'assegno fosse contraffatto...
o astutamente reso tale da essere inesigibile...e il notaio se ne fosse accorto...
gli dico: no signor Notaio lei non ha titolo per controllare cosa e come sia
scritto...si limiti alla sola cifra e non si permetta...???
 
Ultima modifica:

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Al notaio invece interessa "il come"

Ti fissi sempre troppo sulle parole..."e perdi la grandezza del creato".

Il "se e come" è riferito al reale...e nulla centra cosa tu poi vada a dichiarare.
Qualcuno ha ben colto il senso.

Precedentemente al 2006 non serviva nemmeno "dichiarare".

Ps. Impossibile emettere 1 assegno con 2 beneficiari.
Invece è possibile.

Ahi ahi ahi..signora Longari mi ricade sul pis...ehm sul baccello.

Come la metti con l'incasso di tale assegno?
I 2 beneficiari dovranno aprire un conto cointestato per ottenere l'incasso...o dovranno recarsi presso la banca emittente per farsi liquidare la somma.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Se fossimo ricorsi
come nel medioevo a un baratto ( box contro due maialoni pronti al macello)
cosa mai avrebbe scritto il Notaro???

Invero prima del 2006...effettuai una permuta senza passaggio di denaro (o assegni).
Credo basti riportare come si proceda.
D'altronde esiste anche la possibiità di acquistare l'immobile senza il pagamento immediato (prassi in aumento visto la difficoltà di erogazione mutui del sistema bancario).
 

quiproquo

Membro Senior
Proprietario Casa
Invero prima del 2006...effettuai una permuta senza passaggio di denaro (o assegni).
Credo basti riportare come si proceda.
D'altronde esiste anche la possibiità di acquistare l'immobile senza il pagamento immediato (prassi in aumento visto la difficoltà di erogazione mutui del sistema bancario).
D'accordo..Ma il notaro deve o non deve riportare tutto... anche le virgole e i punti e virgole o si deve limitare a fare passivamente il "testimone"???
Poi vi è una precauzione fiscale evidenziatasi in questi ultimi tempi...Come la
mettiamo se la belva ti viene a sindacare se una Donazione in apparenza è una cessione onerosa...o viceversa??? Le vie dei passaggi sono sempre frastagliate da
ostacoli imperbi e i mie soliti Notai hanno detto che loro devono controllare anche
la regolarità dal punto di vista tributario e....addirittura...che fra il codice civile e
quello tributario devono seguire quest'ultimo...anche perchè il primo è datatissimo,
mentre il secondo di fatto è posteriore anche di molti anni. Ora ritornando al quesito di partenza, in realtà sono due le transazioni...sia pure con un unico atto...
Se due sono le transazioni, due per correttezza formale devono essere i punti salienti fra cui due distinti pagamenti...Anche con un solo Acquirente...Se fossero
due acquirenti il conto ti tornerebbe più comodo...Non basta professare...
A volte occorre "prudenziare" (nuovo conio...) altrimenti ci si ritrova in girotondo
a rincorrere se stessi oppure quiproquo.
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
o si deve limitare a fare passivamente il "testimone"???

Più che un "testimone" è un "ufficiale"...quindi improprio definire la sua una "limitazione passiva".

La "belva" può comunque venire a sindacare e il Notaio non è certamente un dipendente o rappresentante dell'aGenzia delle Entrate ne un "finanziere".
La "precauzione" fiscale non è tema inerente.
Che debbano controllare può sembrare "formulazione" imperativa...in realtà sono responsabili di ciò che dichiari e quantomeno deontologicamente debbono supervisionare/consigliare quanto vai a fare sia rispondente alle norme vigenti.

Deprecabile (fosse vera e non magari frutto di mala interpretazione) l'affermazione sulla "storicità" del Codice Civile rispetto al Codice Tributario che imponga seguire il secondo rispetto al primo.
Si occupano di materie diverse e come tale uno non può "prevalere" sull'altro...senza contare il fatto che il Codice Civile (al pari del Tributario) è una raccolta di aRticoli di Legge che subiscono mutazioni/aggiornamenti anche sostanziali (si pensi alle norme sul Condominio del 2012/2013)

Tutto il passaggio sulla "pluralità" di transazioni è corretto e condivisibile nell'assunto iniziale...non comprendo la chiusura.
 

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