Luigi Criscuolo

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Proprietario Casa
"Automaticità" che non è applicata, nel caso di regime di separazione dei beni!
la non automaticità è giusta proprio perché il socio ha contratto matrimonio in regime di separazione dei beni pertanto la norma deve essere che l'assegnazione deve essere fatta solo al coniuge socio.
Cosa mi vieta, per legge, nel VOLERE cedere, in fase di acquisizione, per mia libera scelta e in accordo con la mia consorte, una parte della proprietà che mi viene definitivamente assegnata?
per cedere una parte o tutta una proprietà bisogna essere proprietari; evidentemente essere assegnatario non è stato considerato equivalente ad essere proprietario.
Comunque il coniuge sposato in regime di separazione dei beni può nell'atto di acquisto di un bene cointestare tale bene anche all'altro coniuge.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Cosa mi vieta, per legge, nel VOLERE cedere, in fase di acquisizione, per mia libera scelta e in accordo con la mia consorte, una parte della proprietà che mi viene definitivamente assegnata?
Secondo questa affermazione tu stai cedendo a tua moglie una quota della tua proprietà.
Il notaio avrebbe dovuto ricevere le dichiarazioni delle parti senza interferire, trattandosi di assegnazione al socio ed a chi ha contribuito a pagare l'immobile fino a quel momento.
Il notaio non ha alcuna responsabilità, poiché prima di farvi firmare il rogito ve l'ha riletto e voi l'avete, tacitamente, approvato.
 

griz

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Professionista
Gent. Sig. "Griz", la cosa non può essere così! E non possiamo abbassarci, semplicemente per difendere l'operato di un "collega" o della "categoria"
grazie del "gent", tu hai chiesto un'opinione e io te l'ho data, non difendo nessuno nè mi importa di farlo, intendevo semplicemente esprimere che la lite col notaio sicuramente ti costerà del tempo
 

vincejordano

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Proprietario Casa
la non automaticità è giusta proprio perché il socio ha contratto matrimonio in regime di separazione dei beni pertanto la norma deve essere che l'assegnazione deve essere fatta solo al coniuge socio.

per cedere una parte o tutta una proprietà bisogna essere proprietari; evidentemente essere assegnatario non è stato considerato equivalente ad essere proprietario.
Comunque il coniuge sposato in regime di separazione dei beni può nell'atto di acquisto di un bene cointestare tale bene anche all'altro coniuge.

Gent.mo Sig. Criscuolo,
desidero spiegarmi meglio.
Inizialmente la Cooperativa alla quale appartengo, era a proprietà "indivisibile" e quindi, il "Socio Assegnatario" ("temporaneamente", visto che il Socio poteva in qualsiasi momento cedere al propria "quota" ad un nuovo "socio entrate") era colui al quale, essendo iscritto regolarmente e per "requisiti" nel Registro dei Soci, veniva, per l'appunto, "assegnato" e successivamente consegnato (chiavi) l'appartamento scelto dal medesimo. In ogni caso, appartamento che sarebbe potuto essere tolto se lo stesso Socio non avesse soddisfatto tutti gli obblighi amministrativi e di legge. Il Socio, infatti, pagava la propria quota del mutuo e delle spese di gestione alla cooperativa che, a sua volta, provvedeva ad elargirla all'ente che aveva "anticipato" le spese (INPDAP).
Successivamente, la Cooperativa, ha modificato il proprio statuto, chiedendo la possibilità (concessa) a poter divenire a proprietà "individuale".
E questo, credo, sia uno dei "cavilli".
Infatti, se al momento dell'atto di "cessione" dell'alloggio al Socio, avendo questo assolto ai propri obblighi di pagamento e quant'altro (tra l'altro avvenuti tramite bonifici sul c.c.b. della Cooperativa da un c.c.b. cointestato al medesimo ed alla propria consorte), cosa vietava la possibilità (anche da Lei citata quale possibilità a fine commento) di dichiarare la propria volontà, in accordo con la coniuge, di voler cointestarne la proprietà "definitiva"?
 

vincejordano

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
grazie del "gent", tu hai chiesto un'opinione e io te l'ho data, non difendo nessuno nè mi importa di farlo, intendevo semplicemente esprimere che la lite col notaio sicuramente ti costerà del tempo
Mi scuso, se le posso essere sembrato offensivo. Non era mio volere.
La cosa che mi disturba è questa "incertezza" e "libera interpretazione" che possono costare a chi, come me ed a mio parere, si è trovato "costretto" (credendo al Notaio a cui ha affidato la preparazione di un atto così importante) a dover accettare per "sacra" e "unica possibilità" qualcosa che "tanti altri" ritengono fattibile. Prova ne è che ho in mio possesso copia di "altri atti", di cooperative sempre militari, nei quali è stata tranquillamente concessa la possibilità di cointestare l'assegnazione in proprietà ad entrambi i coniugi.
 

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