La soluzione piu' plausibile sarebbe quella di non vendere il fabbricato. Il problema è che abbiamo gia' un compromesso di vendita in corso,
La migliore soluzione sarebbe di sospendere la vendita, visto che abbiamo gia' un compromesso in atto. Il problema è che nel compromesso è stato specificato che trattasi di soluzione indipendente. Non eravamo a conoscenza che parte del cortile (20 m. su 50 m ) è di proprietà di mia suocera. Su questi 20 m esisteva un vecchio rudere che è stato demolito, mentre il suolo non sapevamo che era rimasta la particella ancora intestata ai suoceri. Questi ,nel momento in cui sono venuti a conoscenza della vendita, per ripicca verso la figlia (mia moglie) vogliono che detta vendita venga svolta solo nelle modalità da me scritte sopra. Noi siamo d accordo che il ricavato viene trasferito ai nostri figli, il dubbio rimane nella modalità legale che tutto cio' avvenga in termini di legge. Se viene trascritto nell atto notarile, i nonni sono dovuti a rispettare tale regola ? oppure è solo simulazione ?
A mio avviso: si potrebbe disporre donazione in favore degli ex donanti sottoponendola a tale condizione risolutiva: che i nonni vendano l'immobile entro un termine perentorio e che il ricavato sia vincolato a favore dei nipoti; non rispettassero tal condizione la donazione sarebbe non produttiva di effetto alcuno.
Ciò solo a garanzia dei nipoti quanto all'onorabilità dell'impegno assunto dai nonni; infatti vi sarà pur sempre il diritto dei futuri legiitimari (moglie di @antonio111 nel concorso con il coniuge superstite) con la conseguenza che, se quanto lasciato non fosse adeguato alla legittima di entrambi, la donazione del denaro ai nipoti sarà a rischio di riduzione.
Quanto all'iteressante massima riportata da Dimaraz, la vedrei di difficile applicazione nell'ipotesi prospettata di doppia vendita, ciò in quanto l'iniziale donazione non era indiretta (si donò proprio l'immobile, non si usò del denaro per acquistarlo).
La migliore soluzione sarebbe di sospendere la vendita, visto che abbiamo gia' un compromesso in atto. Il problema è che nel compromesso è stato specificato che trattasi di soluzione indipendente. Non eravamo a conoscenza che parte del cortile (20 m. su 50 m ) è di proprietà di mia suocera. Su questi 20 m esisteva un vecchio rudere che è stato demolito, mentre il suolo non sapevamo che era rimasta la particella ancora intestata ai suoceri. Questi ,nel momento in cui sono venuti a conoscenza della vendita, per ripicca verso la figlia (mia moglie) vogliono che detta vendita venga svolta solo nelle modalità da me scritte sopra. Noi siamo d accordo che il ricavato viene trasferito ai nostri figli, il dubbio rimane nella modalità legale che tutto cio' avvenga in termini di legge. Se viene trascritto nell atto notarile, i nonni sono dovuti a rispettare tale regola ? oppure è solo simulazione ?