andreino

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
espongo il problema:
i miei abitano su una casa a tre piani comprata e ristrutturata nel 2004.
Precedentemente la casa era divisa al catasto in 2 blocchi, uno di destra e uno di sinistra

guardandola da davanti. il blocco di destra e' la mia prima casa mentre il sinistro e' dei miei.
In seguito alla ristrutturazione bisogna anche sistemare il catasto perche' ora paghiamo un IMU

molto alto causa il grande numero di vani che si sono venuti a creare dopo i lavori.
premetto che io abito nella mia seconda casa.
quanto costa riaccatastare la casa dei miei in modo che sia un unico proprietario?
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il principio da seguire è che ogni immobile in grado di dare reddito proprio deve essere accatastato nella categoria di appartenenza. Se i due fabbricati sono uniti, nel senso che si può accedere dall'uno all'altro senza dover passare dall'esterno costituiscono una unità immobiliare, anche se una porzione può essere abitata per concessione del proprietario da un suo ospite.
L'accatastamento prevede due fasi. Inizialmente occorre redigere il tipo mappale necessario per introdurre sulla mappa catastale il perimetro del o dei fabbricati presenti all'interno del lotto, utilizzando la procedura PREGEO. Successivamente si possono inoltrare le planimetrie delle diverse unità immobiliari urbane con la procedura DOCFA. Se gli immobili sono diversi, occorre presentare l'elenco fabbricati e l'elaborato planimetrico con la disposizione dei subalterni.
Sintetizzando, per redigere il tipo mappale è necessario eseguire un rilievo topografico del perimetro dei fabbricati appoggiato ai punti fiduciali circostanti, punti di riferimento concordati con il catasto, tali da formare uno o più triangoli che contengano il lotto ed eventualmente i punti di stazione. Bene sarebbe se il rilievo fosse inquadrato topograficamente a punti trigonometrici catastali, operazione necessaria per verificare la reale ubicazione dell'immobile, sia lotto, che fabbricato. Le planimetrie dovranno essere redatti dopo avere rilevati direttamente tutti i fabbricati e le unità immobiliari.
Come vedi il lavoro, se fatto seriamente, è tanto ed il costo è difficilmente preventivabile perché intervengono molte variabili. Purtroppo ci sono molti pseudo professionisti che fanno il lavoro "a tavolino" nel senso che si avvalgono di altri rilievi circostanti, eseguiti da altri tecnici e li integrano. Mentre le planimetrie le riducono in scala 1/200 dalle piante del progetto. Capirai bene che in poco tempo e con poca fatica ti consegnano un lavoro finito, ma con risultati dubbi e contestabili. Solitamente questi lavori devono essere rifatti.
Scusami la lungaggine, ma è la mia materia e sovente mi scontro con tecnici che sono seri solo sulla carta e proponendo prezzi da fame abbindolano il cliente e danneggiano i colleghi.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Nel caso specifico credo che non ci siano state variazioni del perimetro del fabbricato quindi l'aggirnamento della mappa tramite il Tipo Mappale non dovrebbe servire. Nel caso elimini una parte parecchio costosa dell'operazione, il resto vale quanto sopra da parte di Gianco. Comunque il preventivo deve farlo un tecnico che prende visione della situazione e decide come procedere
 

andreino

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Il principio da seguire è che ogni immobile in grado di dare reddito proprio deve essere accatastato nella categoria di appartenenza. Se i due fabbricati sono uniti, nel senso che si può accedere dall'uno all'altro senza dover passare dall'esterno costituiscono una unità immobiliare, anche se una porzione può essere abitata per concessione del proprietario da un suo ospite.
L'accatastamento prevede due fasi. Inizialmente occorre redigere il tipo mappale necessario per introdurre sulla mappa catastale il perimetro del o dei fabbricati presenti all'interno del lotto, utilizzando la procedura PREGEO. Successivamente si possono inoltrare le planimetrie delle diverse unità immobiliari urbane con la procedura DOCFA. Se gli immobili sono diversi, occorre presentare l'elenco fabbricati e l'elaborato planimetrico con la disposizione dei subalterni.
Sintetizzando, per redigere il tipo mappale è necessario eseguire un rilievo topografico del perimetro dei fabbricati appoggiato ai punti fiduciali circostanti, punti di riferimento concordati con il catasto, tali da formare uno o più triangoli che contengano il lotto ed eventualmente i punti di stazione. Bene sarebbe se il rilievo fosse inquadrato topograficamente a punti trigonometrici catastali, operazione necessaria per verificare la reale ubicazione dell'immobile, sia lotto, che fabbricato. Le planimetrie dovranno essere redatti dopo avere rilevati direttamente tutti i fabbricati e le unità immobiliari.
Come vedi il lavoro, se fatto seriamente, è tanto ed il costo è difficilmente preventivabile perché intervengono molte variabili. Purtroppo ci sono molti pseudo professionisti che fanno il lavoro "a tavolino" nel senso che si avvalgono di altri rilievi circostanti, eseguiti da altri tecnici e li integrano. Mentre le planimetrie le riducono in scala 1/200 dalle piante del progetto. Capirai bene che in poco tempo e con poca fatica ti consegnano un lavoro finito, ma con risultati dubbi e contestabili. Solitamente questi lavori devono essere rifatti.
Scusami la lungaggine, ma è la mia materia e sovente mi scontro con tecnici che sono seri solo sulla carta e proponendo prezzi da fame abbindolano il cliente e danneggiano i colleghi.



eh infatti mi sto informando ed i costi sono alti perche' c'e' tanto lavoro da fare ma vale la pena provare perche' l'IMU ora e' altissimo
 

moralista

Membro Senior
Professionista
Segui il consiglio di Gianco, chiedi a vari professionisti un preventivo dei lavori che ti è stato prospettato, e ne trarrai delle conclusioni
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Fatti fare un preventivo dettagliato su tutte le lavorazioni che dovranno effettuare. Un consiglio, se il fabbricato è all'interno dell'abitato nella zona vecchia non dovrebbe essere necessario inquadrare topografico il rilievo. Viceversa è consigliabile per verificare l'esistenza di una differenza di confini.
Fai attenzione che in questo caso un professionista esperto ti può risolvere il problema senza incasinarti. Sarebbe sufficiente riportare il rilievo senza evidenziare l'occupazione di un terreno intestato ad altri.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Non c'è forse nulla di sbagliato, ma sospetto che non risolva ed ottenga quanto sperato dal postante..

Se ho inteso bene, le due porzioni, Dx e Sx, appartengono a diversi proprietari.
Teoricamente la fusione potrebbe operare solo a certi fini fiscali. Ma in questo caso particolare potrebbero sorgere obiezioni circa la esenzione IMU.

Due u.i. con titolarità diverse non si possono fondere. Può essere attivata però la procedura che porta alla "unione di fatto" catastale, a patto che siano comunicanti (al loro interno, non attraverso spazi esterni comuni). Ma temo che questo non porti ad alcun beneficio.

Il figlio dice di risiedere in una altra u.i., e non in quella medesima "unificabile" con quella del padre.

Penso quindi che tutto il marchingegno si rivelerebbe inutile.

Condizione per l'applicazione della IMU sulla u.i. unita di fatto, è che entrambi i titolari del diritto, in questo caso padre e figlio, risiedano nella medesima u.i. unita: altrimenti il non residente dovrà continuare ad applicare l'IMU sulla sua porzione di rendita catastale.
 

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