Non è chiaro se 115.000 Euro era il prezzo comprensivo dell'IVA al 4%.

Sopra ho fatto l'esempio che fosse il prezzo ESCLUSO IVA.

Se invece fosse comprensivo dell'IVA al 4% va prima scorporata l'IVA:

115.000 * 100 / 104 = 110.577 Euro (prezzo senza IVA al 4%).

IVA pagata al 4% = 115.000 - 110.577 = Euro 4.423

IVA al 10% = 110.577 * 10 / 100 = 11.058 Euro

Differenza: 11.058 - 4.423 = Euro 6.635 (IVA da versare nelle modalità sopra indicata per la perdita benefici prima casa)
 
L'acquirente avrebbe trovato una banca a lui più favorevole .. Se l'immobile fosse acquistato a 125mila.

Per il notaio "nessun problema" ma .. Il venditore, quante tasse pagherebbe IN PIÚ ?
A parte le corrette considerazioni sulle imposte prima casa , mi pare che la domanda "nasconda" altro.
Vuoi sapere cosa comporta dichiarare che vende a 125, anche se effettivamente vende a 100, per permettere all'acquirente di avere un mutuo più alto ?
Ho capito bene ?
 
A parte le corrette considerazioni sulle imposte prima casa , mi pare che la domanda "nasconda" altro.
Vuoi sapere cosa comporta dichiarare che vende a 125, anche se effettivamente vende a 100, per permettere all'acquirente di avere un mutuo più alto ?
Ho capito bene ?

Giusto!

Io avevo capito, dalle risposte precedenti che : non dicendo pagare NOTAIO, l'unica TASSA da ricalcolare é quella BENEFICI PRIMA CASA ... Che non é proporzionale al valore di vendita (che si faccia o non si faccia SPECULAZIONE)
 
Se dichiari di prendere 125, e invece incassi 100, hai dichiarato il falso in un atto pubblico, con l’intento di “frodare” la banca , che erogherà una somma maggiore rispetto a quella che avrebbe erogato sul valore reale della vendita.
Essendo tracciati i pagamenti, l’acquirente dovrà effettivamente versare la cifra dichiarata in atto, per poi farseli restituire.

Insomma, una serie di operazioni decisamente discutibili, anche se non si può negare che qualcuno ricorra a questo sistema per ottenere un mutuo più alto .
 
Se dichiari di prendere 125, e invece incassi 100, hai dichiarato il falso in un atto pubblico, con l’intento di “frodare” la banca , che erogherà una somma maggiore rispetto a quella che avrebbe erogato sul valore reale della vendita.
Essendo tracciati i pagamenti, l’acquirente dovrà effettivamente versare la cifra dichiarata in atto, per poi farseli restituire.

Insomma, una serie di operazioni decisamente discutibili, anche se non si può negare che qualcuno ricorra a questo sistema per ottenere un mutuo più alto .

Io, credo, che tutte le IMPLICAZIONI siano note - l'unica questione dubbia (per il quale é stato spero il TH) era la domanda : cambiano le TASSE per il venditore?
 
cambiano le TASSE per il venditore?

sono escluse dalla tassazione IRPEF sulla plusvalenza le vendite di immobili anche se avvenute prima dei 5 anni dalla data del loro acquisto a condizione che per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto e la vendita siano stati adibiti ad abitazione principale del venditore oppure dei suoi familiari (cioè il venditore o i suoi familiari vi abbiano avuto la loro residenza).
 
Ultima modifica:
sono escluse dalla tassazione IRPEF sulla plusvalenza le vendite di immobili anche se avvenute prima dei 5 anni dalla data del loro acquisto a condizione che per la maggior parte del periodo intercorso tra l’acquisto e la vendita sono stati adibiti ad abitazione principale del venditore oppure dei suoi familiari (cioè il venditore o i suoi familiari vi abbiano avuto la loro residenza).

Thx
 

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