Biz Consulting

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Fosse la sola sostituzione di qualche tegola danneggiata pacifico sia "ordinaria"... ma una sostituzione integrale è cosa diversa
Ciò che è riportato nell'articolo che hai condiviso non è totalmente scorretto e non va contro quello che stiamo scrivendo qui.
Infatti viene detto che:
"Quindi sostituendo l'intera copertura con rifacimento di tutta la struttura (ad esempio travi e travetti quando la struttura è in legno o se la struttura è in latero-cemento si tratterà di soletta inclinata), l'intervento non sarà una manutenzione ordinaria, ma ricadrà piuttosto nella manutenzione straordinaria o addirittura nella ristrutturazione"

Ma, se cambi solo una o anche tutte le tegole mettendone altre identiche (o analoghe) sempre di "riparazione"/"mantenimento in efficienza" (e quindi di manutenzione ordinaria) si tratta e non di "modifica sostanziale alle strutture" o "innovazione" (requisiti per rientrare in straordinaria).

Una cosa che non ritengo corretta nell'articolo, invece, riguarda il discorso del concomitante inserimento di materiale isolante, che permetterebbe l'inquadramento in straordinaria.
Ma penso dipenda dal fatto che il post è stato scritto nel 2014, cioè prima dell'entrata in vigore del DL 222/2016 (e, quindi, del Glossario dell'Edilizia Libera), il quale è servito anche a risolvere questo dubbio, che prima costituiva un'incognita per la richiesta dei permessi comunali.

Per cui ribadisco il concetto: informarsi attraverso gli articoli sparsi per il web può essere l'inizio, ma non il tutto.
Paradossalmente, invece che riempirsi la testa di opinioni scritte qua e là, è più rapido consultare i regolamenti locali che, di solito, sono abbastanza chiari.
Al massimo si contattano gli Uffici Tecnici (anche solo via PEC) e, per mia esperienza, si hanno sempre delle risposte puntuali e, soprattutto, a norma.

Aggiungo un'ulteriore considerazione: fate attenzione alle date di pubblicazione degli articoli che leggete che, seppur approfonditi, potrebbero riferirsi a normative ormai sorpassate o modificate.
Inoltre, in caso di contenzioso, la vedo dura portare come prova a proprio favore un post anziché un regolamento comunale, una norma nazionale o una risposta ufficiale dell'ente pubblico di competenza... ;)
 

griz

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Nel passato quando?
Ho fatto un lavoro simile nel 2017 .... E' stata presentata una variante alla pratica ed ovviamente ho portato tutto in detrazione...:riflessione:
il glossario è del 2019

Una cosa che non ritengo corretta nell'articolo, invece, riguarda il discorso del concomitante inserimento di materiale isolante, che permetterebbe l'inquadramento in straordinaria.
Ma penso dipenda dal fatto che il post è stato scritto nel 2014, cioè prima dell'entrata in vigore del DL 222/2016 (e, quindi, del Glossario dell'Edilizia Libera), il quale è servito anche a risolvere questo dubbio, che prima costituiva un'incognita per la richiesta dei permessi comunali.
esatto, stavo per scriverlo io, inserire un isolamento a caso non basta, è manutenzione ordinaria, se però l'isolamento viene certificato come idoneo al raggiungimento dei parametri per fruire del 65%, è sempre manutenzione ordinaria ma fruisce di questa aliquota
 

Biz Consulting

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il glossario è del 2019


esatto, stavo per scriverlo io, inserire un isolamento a caso non basta, è manutenzione ordinaria, se però l'isolamento viene certificato come idoneo al raggiungimento dei parametri per fruire del 65%, è sempre manutenzione ordinaria ma fruisce di questa aliquota
Fai solo attenzione a cosa sta subito sotto al tetto, perché se c'è un ambiente non riscaldato, allora l'isolamento non può essere detratto con Ecobonus, salvo casi particolari (vedi faq Enea 6b).
 

basty

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Proprietario Casa
Questo "si, certo ...", mi lascia perplesso.
Se si isola estradosso (La parte superiore/esterna?) del tetto, sotto ci sarà sempre comunque il sottotetto (in questo caso non accessibile) non riscaldato. E allora?

Io non ho nulla in contrario sul fatto che si debbano stabilire delle regole e che la valutazione sia fatta da professionisti del settore,..... ma se per ogni lavoro occorre guardare al microscopio la presenza di cavilli .... infestanti.... stiamo freschi.
 

griz

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Professionista
Questo "si, certo ...", mi lascia perplesso.
Se si isola estradosso (La parte superiore/esterna?) del tetto, sotto ci sarà sempre comunque il sottotetto (in questo caso non accessibile) non riscaldato. E allora?
trovo complicato fare un disegno, esiste la soletta di copertura dell'ultimo piano e sopra un sottotetto non agibile e il tetto, si isola l'estradosso (parte sopra) della soletta (solaio) dell'ultimo piano che è la struttura superiore quindi si limitano le dispersioni
 

Dimaraz

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Proprietario Casa
Ma penso dipenda dal fatto che il post è stato scritto nel 2014, cioè prima dell'entrata in vigore del DL 222/2016 (e, quindi, del Glossario dell'Edilizia Libera), il quale è servito anche a risolvere questo dubbio, che prima costituiva un'incognita per la richiesta dei permessi comunali.

Non so se ti riferisci alla diversa distinzione di lavori per i quali "prima" era richiesto un titolo/permesso ed ora sono stati spostati in "edilizia libera".
Fosse questo quanto intendevi allora informo tutti che non è cambiato nulla... esiste risposta ad "interpello" dove Agenzia delle Entrate ribadisce che se prima un intervento richiedeva "comunicazione/permesso" ora anche se in edilizia libera mantiene diritto al bonus.
 

griz

Membro Storico
Professionista
Non so se ti riferisci alla diversa distinzione di lavori per i quali "prima" era richiesto un titolo/permesso ed ora sono stati spostati in "edilizia libera".
Fosse questo quanto intendevi allora informo tutti che non è cambiato nulla... esiste risposta ad "interpello" dove Agenzia delle Entrate ribadisce che se prima un intervento richiedeva "comunicazione/permesso" ora anche se in edilizia libera mantiene diritto al bonus.
interessante! Allego la risposta all'interpello sopraccitata che però non è esaustiva e da adito comunque ad equivoci
certo che a questo punto si può pensare che la sostituzione della copertura con inserimento di isolamento che è sempre stata una manutenzione straordinaria, pur essendo burocraticamente libera possa fuire delle agevolazioni, ne parlerò con chi di dovere
 

Allegati

  • Risposta+n.+383_2019.pdf
    490,2 KB · Visite: 64

Jan80

Membro Attivo
Professionista
la copertura prevista dalle norme comunali è il coppo ma quella esistente è la tegola marsigliese, il coppo è un materiale classico ma problematico quindi si è scelto di mantenere la tegola marsigliese, sostituire la struttura del tetto in modo importante così da poter definire l'intervento come manutenzione straordinaria significa dover depositare il calcolo strutturale. L'unico "escamotage" praticabile nel caso è isolare il sottotetto in modo tale da poter usufruire dell'agevolazione al 65%.
In passato, prima dell'avvento del glossario e delle norme antisismiche attuali bastava aggiungere alla sostituzione del manto di copertura la sostituzione parziale della struttura (o anche totale, tanto non era necessario depositare il calcolo) e/o inserire dell'isolamento nelle opere per classificare l'intervento come manutenzione straordinaria, fatto regolarmente mille volte, cosa che oggi non è più possibile
Ma aggiungere un interventi o su un tramezzo? Recinzione?....
 

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