Debora4

Membro Junior
Proprietario Casa
Continuo a non spiegarmi. E' l'usucapiente che deve provvedere a regolarizzare l'intestazione della porzione che ha usucapito. L'intestataria contesta solo che lui debba regolarizzare la sua proprietà. Poniamo il caso che il confinante avesse usucapito una camera, mi sembra logico che debba includere nella sua proprietà e come lo può fare regolarmente se non attraverso una sentenza di usucapione?
Il piccolo terreno usucapito ha un numero di mappale a sé. Quindi avendolo usucapito, non occorre neppure ahimè chiedere di regolarizzare la posizione.
Purtroppo a questo punto credo di non poter fare proprio nulla...
O meglio, posso proporre a Tizo di mettere apposto i documenti in maniera da alienare dalla mia proprietà quanto già in suo possesso, giusto per regolarizzare la mia posizione catastale in caso io decida di vendere la proprietà.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Il piccolo terreno usucapito ha un numero di mappale a sé. Quindi avendolo usucapito, non occorre neppure ahimè chiedere di regolarizzare la posizione.
Purtroppo a questo punto credo di non poter fare proprio nulla...
In questo caso è sufficiente che tu ometta di indicare quel mappale fra gli immobili di tua proprietà.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Attenta a non ricevere soldi se la parte usucapita è una porzione di un tuo immobile, perché apparendo come vendita ti potrebbe pretendere la predisposizione della documentazione e la stipula della atto pubblico. Secondo me l'offerta di 100 € è un tranello. A meno che non te lo dia Brevi Manu e tu non rilasci ricevuta. Tuttalpiù gli puoi riconoscere che l'ha usucapito. Comunque è meglio diffidare.
 
U

User_53056

Ospite
E' qui che non capisco, perché una causa dovrebbe essere vincente per l'usucapiente se il terreno, non essendo chiuso con recinzione completa per renderla ad uso esclusivo del vicino, CHIUNQUE lo poteva utilizzare? Non è mai stato precluso l'utilizzo ad altri, è su fronte strada, chiunque ci può parcheggiare pure una macchina (se non ci fosse la legna, ed in estate non c'è)! solo per mera tolleranza e buon rapporto di vicinato gli era stata lasciata la possibilità di utilizzarlo. E' qui che non riesco a capire perché sarebbe una causa persa per me
Non è una causa persa. Per intanto come ti hanno anticipato è il giudice che deve definire l'avvenuta usucapione e non il legale della controparte. Già il fatto che il vecchio proprietario "tollerasse" o concedesse di depositare la legna dimostra che chi la depositava non si comportava da proprietario, requisito fondamentale per usucapire. Molto importante è l'offerta dei 100 euro . Se ti consigli con un competente legale o cerchi attentamente su internet scoprirai che già il fatto che ti proponga un velato acquisto esclude per legge il fatto che lui abbia usucapire perché ritenersi proprietario e contemporaneamente proporre alla controparte una offerta in denaro per "l'acquisto" confligge con il concetto di sentirsi e comportarsi da proprietario. Questo è un requisito ESSENZIALE per dimostrare l'usucapione. Capisco che andare in causa per sei metri di terreno possa sembrare illogico ma se tale terreno è davanti al tuo uscio di casa la cosa è abbastanza seccante. Io personalmente mi attiverei . Io non sono un legale né tantomeno un geometra ma ho avuto la disgrazia di aver dovuto affrontare una cosa simile anni fa ... Ho vinto la causa.
Chiedo scusa per tutti gli errori lessicali e grammaticali ma sto rispondendo da un cell.
Buona serata a tutti.
 
U

User_53056

Ospite
@Debora4:
1 - Se il vicino ti ha offerto una cifra per pagare il terreno che ha occupato, fattelo mettere per iscritto, senza allarmarlo.
Una dichiarazione simile vale come il riconoscimento che quel tratto di terreno è tuo. E gli puoi fare causa vincendo a mani basse;
2 - Se invece non ci casca, puoi pretendere che lui provveda a regolarizzare la situazione. Pertanto dovrà chiedere al giudice che gli riconosca l'usucapione in seguito alla quale potrà presentare una domanda di voltura della sentenza che gli permetterà di trasferire l'immobile a suo nome, sollevandoti dalle tasse connesse a quella porzione di cortile.
Sono convinto che ti pregherà di riprendertelo indietro e ti chiederà scusa, altrimenti dovrà sobbarcarsi un costo esagerato per seguire tutta la procedura: non credo che spenderà meno di € 4.000, oltre al tempo che dovrà dedicare all'operazione.
Vai tranquilla che questa soluzione sarà vincente!
Centrato il problema. Sei mitico e preparatissimo
 

Debora4

Membro Junior
Proprietario Casa
In questo caso è sufficiente che tu ometta di indicare quel mappale fra gli immobili di tua proprietà.
Allora Gianco, sono andato a guardarmi bene bene la particella... in realtà Tizio sta occupando solo una parte di essa con la legna, una parte invece è completamente sgombera e io la posso utilizzare a mio piacimento, tanto più che su di essa esiste un vecchi manufatto (un vecchi bagno esterno alla casa) sul quale Tizio non ha vantato usucapione, anzi, nell'offerta di acquisto avanzata dall'avvocato, mi ha chiesto di vendergli, oltre alla parte usucapita già per il decorso dei 20 anni, ANCHE il manufatto, intendendo così che non lo intende già suo per usucapione.
A questo punto credo che qualche possibilità la posso anche avere di vincere una eventuale causa!
 

Debora4

Membro Junior
Proprietario Casa
Non è una causa persa. Per intanto come ti hanno anticipato è il giudice che deve definire l'avvenuta usucapione e non il legale della controparte. Già il fatto che il vecchio proprietario "tollerasse" o concedesse di depositare la legna dimostra che chi la depositava non si comportava da proprietario, requisito fondamentale per usucapire. Molto importante è l'offerta dei 100 euro . Se ti consigli con un competente legale o cerchi attentamente su internet scoprirai che già il fatto che ti proponga un velato acquisto esclude per legge il fatto che lui abbia usucapire perché ritenersi proprietario e contemporaneamente proporre alla controparte una offerta in denaro per "l'acquisto" confligge con il concetto di sentirsi e comportarsi da proprietario. Questo è un requisito ESSENZIALE per dimostrare l'usucapione. Capisco che andare in causa per sei metri di terreno possa sembrare illogico ma se tale terreno è davanti al tuo uscio di casa la cosa è abbastanza seccante. Io personalmente mi attiverei . Io non sono un legale né tantomeno un geometra ma ho avuto la disgrazia di aver dovuto affrontare una cosa simile anni fa ... Ho vinto la causa.
Chiedo scusa per tutti gli errori lessicali e grammaticali ma sto rispondendo da un cell.
Buona serata a tutti.
Grazie Eastwood per aver condiviso la tua esperienza...
sì, è molto seccante avere di fronte a casa questa situazione, non so bene i termini per cui tu sia riuscito a vincere la tua causa, Tizio mi ha fatto l'offerta tramite lettera dell'avvocato, precisando che nonostante sia già proprietario per usucapione, pur di mantenere dei buoni rapporti di vicinato con i 100 euro mi risarciva in qualche modo del maltolto e mi chiedeva inoltre l'acquisto del manufatto (un bagno esterno alla casa non usucapito, per sua ammissione) presente sulla particella, ovviamente compreso nei 100 euro offerti).
Credo a questo punto di poter vedere uno spiraglio per venire a capo di questa situazione, magari cambiando avvocato!

E' anche vero che la tolleranza tra vicini e non tra parenti, spesso è invisa ai giudici, a quel che vedo in internet. Dalle mie ricerche sembra che la tolleranza tra vicini non sia accettabile per un tempo ventennale e sia spesso causa di perdita del contenzioso per usucapione...
 

Debora4

Membro Junior
Proprietario Casa
tentare la strada del comodato verbale gratuito precario; no?
Intendi dire che dovrei cercare dei testimoni tra i parenti proprietario deceduto che possano dire che c'erano degli accordi tra l'usucapente e il proprietario deceduto?
Non so se sia una strada percorribile... uno dei parenti è disposto a testimoniare che l'ex proprietario aveva coscienza che il terreno era suo e che Tizio lo utilizzava per la legna con il suo benestare, ma dovrei indagare per sapere se c'era un accordo verbale tra i due, cosa abbastanza complessa visto che Tizio dice che è una vita che mette la legna lì.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
se il comodato è precario non ha limite di tempo: si estingue sicuramente con la morte del beneficiario mentre può continuare con il consenso degli eredi del comodante.
 

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