Egregi Avvocati,
Vorrei porre alla vostra cortese attenzione, per arricchirre i diversi punti di vista, nel merito della discussione "Contratto di locazione con destinazione ad uso commerciale ed il decesso del locatore".
Premesso che secondo il caso specifico, gli eredi del de cuius, noostante gli anni trascorsi dal decesso del loro genitore, con la conseguente rinuncia dell'eredità da parte della moglie, lasciando così tutti i propri beni ai figli in egual misura del 50%, quest'ultimi non hanno mai provveduto ad effettuare gli adempimenti fiscali (per pagare le dovute tasse sugli immobili locati), ossia la successione e voltura, con la seguente modifica del contratto di locazione da depositarlo all'Agenzia delle Entrate di competenza per il versamento delle imposte in sede di dichiarazioni.
Gli eredi, consapevoli della situazione incresciosa che si ritorcia contro di loro, hanno continuato fin a tutt'oggi a percepire finché il contratto era in essere il canone mensile degli immobili locali del genitore defunto in modalità "contanti". A ciò noi (contraparte e conduttore dell'immobile) ci siamo riuniti con la conclusione per gli eredi del locatore in tempi celeri a provvedere ad effettuare tutti gli adempimenti previsti per stipulare un nuovo contratto di locazione ad uso commerciale, considerato che nonostante il mancato contratto in essere, ogni mese puntualmente effettuiamo un accredito su conto corrente (contro il loro dissenso, ma per una nostra tracciabilità) del canone come previsto dal vecchio contratto stipulato con il padre, al quale se non ci saranno risvolti positivi entro il mese entrante, bloccheremo ogni forma di versamento agli eredi, per adottare l'emissione dell'assegno circolare al de cuius (ove tutt'oggi risulta lui possessore dell'immobile, tra cui novità da un nostro controllo, ancora in fase di registrazione al catasto, considerato che nonostante l'atto di acquisto, risulta ancora di proprietà alla casa costruttrice).
A ciò l'impostazione da me adottato, è corretta? Pongo tale domanda in quanto il Dott. Comm. della parte ci contesta l'imposizione in quanto per lui son sempre gli eredi e quindi non possiamo opporci nel mancato versamento del canone di locazione, mentre ribadisco senza pensar ad altro punto, che finché non effettueranno tutti gli adempimenti, per me non son eredi, in quanto da un momento all'altro, possono rinunciare ad ogni bene del padre, così facendo eludendo e frodando lo Stato per gli affitti percepiti per metà in contanti e per l'altra metà in contati per evitare controlli.
Vorrei porre alla vostra cortese attenzione, per arricchirre i diversi punti di vista, nel merito della discussione "Contratto di locazione con destinazione ad uso commerciale ed il decesso del locatore".
Premesso che secondo il caso specifico, gli eredi del de cuius, noostante gli anni trascorsi dal decesso del loro genitore, con la conseguente rinuncia dell'eredità da parte della moglie, lasciando così tutti i propri beni ai figli in egual misura del 50%, quest'ultimi non hanno mai provveduto ad effettuare gli adempimenti fiscali (per pagare le dovute tasse sugli immobili locati), ossia la successione e voltura, con la seguente modifica del contratto di locazione da depositarlo all'Agenzia delle Entrate di competenza per il versamento delle imposte in sede di dichiarazioni.
Gli eredi, consapevoli della situazione incresciosa che si ritorcia contro di loro, hanno continuato fin a tutt'oggi a percepire finché il contratto era in essere il canone mensile degli immobili locali del genitore defunto in modalità "contanti". A ciò noi (contraparte e conduttore dell'immobile) ci siamo riuniti con la conclusione per gli eredi del locatore in tempi celeri a provvedere ad effettuare tutti gli adempimenti previsti per stipulare un nuovo contratto di locazione ad uso commerciale, considerato che nonostante il mancato contratto in essere, ogni mese puntualmente effettuiamo un accredito su conto corrente (contro il loro dissenso, ma per una nostra tracciabilità) del canone come previsto dal vecchio contratto stipulato con il padre, al quale se non ci saranno risvolti positivi entro il mese entrante, bloccheremo ogni forma di versamento agli eredi, per adottare l'emissione dell'assegno circolare al de cuius (ove tutt'oggi risulta lui possessore dell'immobile, tra cui novità da un nostro controllo, ancora in fase di registrazione al catasto, considerato che nonostante l'atto di acquisto, risulta ancora di proprietà alla casa costruttrice).
A ciò l'impostazione da me adottato, è corretta? Pongo tale domanda in quanto il Dott. Comm. della parte ci contesta l'imposizione in quanto per lui son sempre gli eredi e quindi non possiamo opporci nel mancato versamento del canone di locazione, mentre ribadisco senza pensar ad altro punto, che finché non effettueranno tutti gli adempimenti, per me non son eredi, in quanto da un momento all'altro, possono rinunciare ad ogni bene del padre, così facendo eludendo e frodando lo Stato per gli affitti percepiti per metà in contanti e per l'altra metà in contati per evitare controlli.